CAPITOLO VIII
‘Io lo ammazzo con le mie mani.. Come ha potuto?’ stava esclamando Remus, mentre con un colpo di bacchetta faceva diventare il suo topo un bicchiere. Era bravissimo.
‘Con tutte le volte che glie l’ho ripetuto di lasciarti stare.. E anche Sirius!’Lily lo guardò stupita.
‘Balck? Che c’entra Black? E poi abbassa la voce Remus ti prego,
non voglio che ci sentano tutti!’ bisbigliò la ragazza in disappunto.
‘Sirius stava cercando di far capire a James come conquistare una ragazza.. Ma da quel che dici non ci è riuscito per niente..’ aggiunse secco il giovane licantropo, incrociando le braccia irritato.
Lily si concentrò sul suo bicchiere, che aveva ancora la coda, senza riuscire a concentrarsi minimamente sulla lezione.
‘Remus.. Lascia perdere..’ sospirò Lily, tanto in ogni modo non avrebbe accettato le scuse di quel viscido nemmeno tra cent’anni.
‘Lascia perdere un corno! Lui è mio amico certo.. Ma lo sei anche tu! Tu sei la mia migliore amica! Come posso permettere che ti tratti così? Che faccia così l’arrogante?’ sbottò Lupin animandosi, guardando Lily negli occhi.
‘Grazie Rem.. Non so cosa farei senza di te..’ sospirò Lily, sorridendo all’amico, che era sempre presente per lei, indipendentemente dalla situazione.
‘Ma ti prego.. Non voglio che litighi con Potter.. te ne potresti pentire..’ aggiunse ragionevole la ragazza, in fondo il legame tra i Malandrini era forte.
‘Lo so, ma se voglio dire ad un amico che è un deficiente lo faccio, punto e basta!’
‘Fai come ti pare Remus..’ disse divertita Lily, ed entrambi tornarono a concentrarsi sull’esercizio di Trasfigurazione.
La mattinata trascorse rapida, tra una lezione e l’altra, e l’ora di pranzo arrivò in un batter di ciglia. Si diresse con Remus al tavolo dei Grifondoro, ma lui le fece cenno di guardare il portone di quercia.
Lily si girò e vide Severus che le faceva cenno di avvicinarsi, in mano tutto l’occorrente per un pick nick.
‘Che aspetti? Vai!’ le disse Lupin dandole una leggera spintarella e lei si avviò verso il giovane Serpeverde.
‘Ciao Sev, ma che fai?’ chiese sbalordita guardando il cestino che il ragazzo teneva tra le mani.
‘Ti va di mangiare con me in riva al lago? E’ una bella giornata..’ disse lui impacciato, ma sorridente.
Lily acconsentì e lo prese per mano, trascinandolo all’aria aperta. La giornata era calda, anche se erano in pieno autunno. Le foglie cadevano lievi dagli alberi secchi, e la luce del sole dava loro bellissime tonalità di colori caldi. Il cinguettio degli uccelli arrivava lieve dalla Foresta e la risacca del lago faceva da sottofondo a questo spettacolo idilliaco.
‘Hai proprio ragione Sev! E’ un incanto qui fuori!’ disse allegra Lily, guardandosi in torno, tutto a un tratto felice. S’incamminarono per il pratone, facendosi largo tra gli studenti che come loro, avevano avuto la medesima idea. Si accomodarono sotto il loro solito ciliegio e stesero insieme la tovaglia.
‘Dove hai preso questa roba?’ chiese osservando Piton che estraeva dal cestello ogni genere di prelibatezza.
‘Oh.. Giù in cucina.. Mi ha accompagnato Lucius..’ disse vago, ma non riuscì a nascondere il suo compiacimento, che lo fece sorridere.
Lily prese un tramezzino e iniziò a mangiare, le gambe incrociate, gli occhi fissi verso il cielo ceruleo.
‘Com’è stata la giornata?’ chiese poi a bocca piena, inghiottendo il suo boccone.
‘La solita noia mortale.. Non vedevo l’ora di vedert.. Del pranzo!’ si corresse balbettando e arrossì di colpo.
‘Si.. Anchio..’ aggiunse la ragazza girandosi verso di lui, sulla bocca un sorrisetto ammiccante.
‘Anchio non vedevo l’ora di vederti Severus..’ sussurrò a due centimetri dal suo volto.
E lo baciò.
Un bacio atteso da troppo tempo, carico di desiderio e di gioia per averlo ottenuto.
Severus rispose impacciato, non sapeva cosa fare, Lily l’aveva preso in contropiede. Decise di cingerle la vita con le braccia e l’avvicinò a sé.
La ragazza gli mise le una mano tra i capelli e prese il controllo della situazione. Voleva che quel momento non finisse mai, che durasse in eterno. Ogni brutto pensiero era volato via, sentiva solo il dolce sapore di Severus sulle labbra e il suo calore sulla pelle. Voleva di più, molto di più. Staccò leggermente le labbra giusto per poter sussurrare il suo nome.
E Severus perse la testa. Cercò le sue labbra e se ne impossessò violentemente, fremendo per il desidero.
Stava forse sognando?
La campanella della scuola li riscosse, facendoli allontanare controvoglia. Un sorrisetto imbarazzato era impresso sul volto di entrambi, che guardavano in direzioni diverse.
‘La campanella..’ sospirò Lily e insieme si alzarono, sistemando il pranzo quasi del tutto intatto nel cestino. Si avviarono verso la scuola, la mano di lui cercò timidamente quella di lei, che l’afferrò con forza, guardandolo negli occhi.
Camminarono in silenzio fino alla sala d’ingresso, un silenzio profondo, carico di emozioni e significato.
‘Ho Incantesimi ora..’ disse Lily controvoglia, cingendo il collo del ragazzo con entrambe le braccia e intrecciando le dita.
‘Io Storia della Magia..’ sospirò lui, cingendole teneramente i fianchi, non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, era avido del suo viso e delle sue forme.
‘Ci vediamo dopo allora Sev..’ e lo baciò, di nuovo, un bacio dolce, rapido, ma altrettanto bello.
‘
A dopo Lily..’ disse Severus, la voce tremante e sciolse la presa, osservandola mentre si allontanava felice.
Remus aspettava Lily appoggiato alla balaustra delle scale.
‘Complimenti pasticcina.. Era ora!’ le disse, un sorriso soddisfatto sul viso pallido.
‘Grazie Remus.. Oh sono felicissima!’ rispose euforica Lily, e insieme si incamminarono verso la prossima lezione.
Nessuno aveva notato che nella confusione generale, un ragazzo con gli occhiali era corso in Sala Grande, prendendo a calci la porta.
E James Potter meditava vendetta.
Aggiorno qui!! è da un po' che non scrivevo, spero vi piaccia!!!
Baciii
