Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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snapEly
view post Posted on 28/8/2008, 15:36




O________O
questo sev è così tenero da sembrare quasi irreale :wub:
com'è che va tutto così bene?
secondo me, qui gatta ci cova... <_<
 
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SnapeTear89
view post Posted on 28/8/2008, 17:55




vedrete...non posso anticipare nulla!^^
comunque spero di postare il prossimo al più presto! :wii:
 
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SnapeTear89
view post Posted on 30/8/2008, 09:26




ecco il settimo capitolo..anche se credo che a questo punto non lo leggerà più nessuno...comunque spero sia gradito.. :unsure:

CAPITOLO 7-IL CUORE NON DIMENTICA...

I giorni che seguirono furono molto calmi sia per Vivian che per tutta Hogwarts, a volte non sembrava affatto che ci fosse un grande evento in corso nella Scuola di Magia.
L’unica cosa che faceva intuire una certa aria di festeggiamenti erano le ragazzine urlanti che seguivano ovunque Cedric Diggory, il campione di Tassorosso, sembravano sbavargli dietro, cosa che Vivian non capiva, sia lei che Jessy non trovavano nulla di particolarmente attraente in lui, certo aveva un certo fascino da campione, e senz’altro lo sembrava molto più di Harry, che a quanto pareva non sembrava passarsela bene, come le raccontò quando si incontrarono durante le lezioni.
Poi c’era un altro gruppo di ragazze puntualmente al seguito di Viktor Krum, il campione di Durmstrang.
Vivian era ancora più perplessa riguardo a Krum, che aveva non solo una postura ed un aspetto che lo facevano sembrare assolutamente arcigno, ma anche un espressione assolutamente ebete, a parer suo non era altro che uno zuccone, ma Jessy non era d’accordo, lei lo adorava, Vivian pensò che lo adulasse tanto solo per la sua bravura al Quidditch, sport del quale lei non capiva assolutamente nulla.
Per di più in giro per tutta la scuola si erano diffuse centinaia di spille lampeggianti, che recitavano:“Tifate per Cedric Diggory, il vero campione di Hogwarts” per poi trasformarsi in :“Potter fa schifo!”.
L’iniziativa sembrava essere partita da Malfoy, che come al solito perseguitava Harry, Draco aveva provato a convincere anche Jessy e Vivian ad indossare quelle spille, ma con il risultato che le due gli avevano scagliato contro una Fattura Orcovolante e che le uniche Serpeverde a non aderire a quella buffonata erano state loro due, convinte sempre più che chiunque avesse vinto il Torneo Tremaghi tra Cedric e Harry, sarebbe stata lo stesso una grande onorificenza per tutta Hogwarts, ancora una volta le due ragazze si erano dimostrate due Serpeverde alquanto ambigue.
Per quanto riguardava Piton le acque sembravano mantenersi calme, da quando Vivian aveva scoperto quello che voleva sapere su di lui i due non avevano avuto più occasione di parlare o di stare un po’ insieme, si incontravano solo a lezione, e le loro effusioni si limitavano solamente ai saluti formali di inizio e di fine lezione, dopotutto non potevano rischiare di far capire in pubblico ciò che accadeva tra loro, sarebbero finiti entrambi in guai seri, ancora una volta l’ostacolo insormontabile dell’età sembrava frenare i due ,che sembravano aver oramai capito ciò che provavano l’uno per l’altra.
Per quanto riguardava Jessy, invece, Vivian dovette mantenere la promessa fatta a Severus, si limitò a raccontarle solo una parte della verità su cosa era successo nell’ufficio, le aveva raccontato che arrivata li Piton non c’era, era stata costretta ad aspettare il suo ritorno seduta su una poltrona, disgustata da ciò che i barattoli sugli scaffali contenevano.
Dunque dopo aver atteso Vivian lo aveva visto arrivare, e ,balbettando era riuscita a confessare i suoi sentimenti, ma quando giunse il momento di rispondere su cosa lui aveva detto si mantenne molto sul vago, affermando che forse Severus aveva fatto riferimenti velati ad un possibile sentimento che provava per lei, consapevole che ciò non fosse del tutto vero Vivian si convinse sempre più a non spifferare tutto, non poteva tradire la fiducia di Severus, anche se era consapevole che sarebbe arrivato un giorno in cui avrebbe dovuto spiegare a Jessy le sue menzogne…e sperava che quel giorno sarebbe arrivato il più tardi possibile.
In giro si vociferava che prima dell’inizio delle prove del Torneo ci sarebbe stato un altro evento, anche se meno rilevante, si trattava della cosiddetta “Pesa delle Bacchette”.
In occasione di tale evento i campioni erano tenuti a presentarsi con le proprie bacchette davanti ad una piccola giuria composta da giudici di gara e da un esperto fabbricante di bacchette, quest’ ultimo avrebbe stabilito il perfetto funzionamento e l’impeccabile manutenzione delle stesse, compito fondamentale per una buona riuscita del torneo e per una maggior sicurezza dei campioni stessi, inoltre dopo questa sorta di esame i campioni venivano intervistati e fotografati, il fabbricante di bacchette in questione era Olivander.
Colui che aveva venduto a Vivian la sua bacchetta, legno di tasso e crine di bicorno, una bacchetta abbastanza rara, dato che si raccontava che Olivander fosse stato il primo a riuscire a procurarsi quel crine, data l’astuzia innata dei bicorni e la loro forza.

Era una mattinata molto tranquilla di fine ottobre, quando Vivian si svegliò per prepararsi alla lezione doppia di Pozioni, come al solito non vedeva l’ora, i suoi voti erano finalmente migliorati negli ultimi tempi, specialmente in Pozioni, il merito era solamente della ragazza, che ,improvvisamente più motivata aveva ricominciato la scalata verso l’Eccellenza in tutte le materie, inutile dire che anche Severus ne fosse contento, Jessy invece non sembrava essere molto migliorata, era sempre stata una frana in quella materia, e si riteneva fortunata di non aver mai fuso un calderone, motivo per il quale la ragazza riusciva sempre per un pelo a rimediare un Accettabile.

Vivian si sentiva frastornata dal brusco risveglio, e mentre si alzava e cominciava a rilento a prepararsi si rese conto dell’ora che si era fatta, era talmente tardi che la ragazza stentava a crederci, di quel passo si sarebbe persa la prima mezz’ora di Pozioni, non sarebbe riuscita a stare al passo con gli appunti, si rese conto inoltre che anche Jessy era in ritardo, la svegliò bruscamente e cominciarono entrambi a prepararsi velocemente, ficcando a forza il libri nello zaino che sembrava quasi esplodere.
Non sembrava un mattinata molto propizia, a metà strada verso la Sala Grande le due ragazze si resero conto di aver dimenticato gli antidoti che il professore aveva fatto preparare come compito, furono costrette a tornare indietro per andare a prenderli, sembrava che Piton avesse deciso di avvelenare qualcuno a sorpresa per verificare la loro efficacia, Vivian non aveva assolutamente dubbi, il bersaglio sarebbe stato Potter.
Le due ragazze ebbero solamente un minuto scarso di tempo per rubare al volo dei toast imburrati e divorarli durante il tragitto verso l’aula di Pozioni, che si trovava in profondità nei Sotterranei, molto più lontano e tre rampe di scale più giù rispetto alla Sala Comune di Serpeverde, a volte Vivian desiderava di potersi smaterializzare, il castello era talmente immenso che spesso si perdeva, oppure arrivava in ritardo alle lezioni per colpa dei lunghi tratti da percorrere, ma era consapevole che all’interno delle mura di Hogwarts non ci si potesse materializzare, e per di più bisognava essere maggiorenni e passare un esame per poterlo fare...
Mentre le due amiche stavano per raggiungere l’aula videro che da questa ne usciva Potter accompagnato da un piccolo ragazzino, che non poteva che essere Colin Canon ,dal suo collo pendeva un enorme macchina fotografica pronta all’uso.
Le due salutarono Harry, che rispose distrattamente, sentirono inoltre Colin parlare di foto e di campioni, al che le due amiche capirono, probabilmente ci sarebbe stata la pesa delle bacchette la mattina stessa,e Potter stava andando proprio li...
Temendo un ramanzina coi fiocchi per il forte ritardo le due amiche si avvicinarono alla porta, e sbirciarono dal buco della serratura, la lezione non era ancora iniziata... con molta cautela aprirono la porta, Vivian entrò per prima, nell’aula faceva più freddo del solito, ed ogni loro respiro si condensava in nuvole di vapore.
Vivian guardò Severus negli occhi e disse :
<buon giorno Signore, ci scusi per il ritardo...non ci siamo svegliate in tempo...>
<...andate a.. sedervi... e la prossima volta sarà meglio per voi se...vi presentiate qui in tempo!non posso perdere una mattinata per i vostri comodi!>rispose in tono gelido.
Senza fiatare andarono a sedersi, a Vivian sembrò strano sentire quel tono gelido da lui, proprio lui che fino a qualche giorno prima l’aveva abbracciata e le aveva carezzato affettuosamente i biondi capelli , colui che l’aveva chiamata “piccola mia”... ma purtroppo doveva farci l’abitudine, non potevano comportarsi così anche in pubblico.
Piton cominciò la lezione, non avendo Potter da avvelenare ordinò alla classe di preparare un nuovo veleno da poco inventato, che sarebbe stato oggetto della nuova lezione, l’Ambrafatale.
<l’Ambrafatale è...un veleno molto pericoloso...qualcuno sa dirmi i suoi effetti?>chiese Piton in tono gelido guadando tutta la classe.
Subito la mano di Hermione Granger scattò fremente, come accadeva ogni volta che sapeva qualcosa e non vedeva l’ora di dirla, ma come al solito Piton la ignorò, fu così che Vivian alzò la mano, Jessy la guardava allibita, come era possibile che lei sapesse già tutto su un veleno che era stato inventato da poco?
Piton sembrò stupito, fino a quel momento Vivian aveva ottenuto ottimi voti, ma restando in silenzio, senza mai intervenire durante le spiegazioni.
<si?...Morris?>disse sempre mantenendosi gelido e distaccato.
<beh...L’Ambrafatale è stata inventata recentemente, si tratta di un nuovo veleno, i cui effetti sono devastanti.. e...>Vivian non finì la frase.
<morris...non mi pare di averti chiesto di raccontarmi la storia della tua vita!...ti ho chiesto solamente gli effetti!...come avevo previsto nessuno di voi lo sa...>disse in tono fatale.
<mi scusi ...signore.. ma lei mi ha interrotta se posso permettermi.. vede io..>intervenne rapida Vivian.
<...signorina Morris!non si arrampichi sugli specchi!le ricordo che sta parlando con un insegnante , esigo un po’ di rispetto!>concluse quasi iracondo.
Dietro Malfoy sghignazzò silenziosamente.
Vivian non riusciva a capire.. perchè Severus si stava comportando a quel modo?la ragazza sperò con tutto il cuore che fosse solo un messa in scena.. ma a quanto pareva non lo era…
<dicevo che l’Ambrafatale è un veleno che si distingue per il suo caratteristico colore ambrato, molto simile al miele , anche se meno denso.. ha effetti devastanti...se la si dovesse ingerire la morte sopraggiungerebbe, naturalmente i tempi variano in base alla dose assunta...ma anche se ingerita in piccola quantità la morte è assicurata...>spiegò sempre più glaciale, Vivian continuava a chiedersi perché lui la ignorasse.
<passando ai sintomi...il soggetto che ingerisce tale veleno comincerà immediatamente ad avvertire una pesantezza agli arti, le gambe non lo reggeranno più facendolo cadere al suolo come uno straccio umido, lo stesso comincerebbe a perdere la sensibilità di tutto il corpo...anche se bruciato o sollecitato in qualche modo il soggetto non sentirebbe più ne il dolore ne qualsiasi sensazione...>si interrupe all’improvviso e rivolse un altro sguardo glaciale alla classe, che sembrò rabbrividire alla sconcertante spiegazione.
<la fase successiva degli effetti di questo veleno consiste in una perdita della parola ed un annebbiamento della vista…che si conclude con la morte del soggetto, non a caso è anche detta la Pozione dell’Omicidio Silenzioso...>concluse.
Vivian era rimasta allibita dalla spiegazione, sapeva di effetti simili, ma non sapeva che fossero così devastanti, la ragazza non riuscì a sostenere lo sguardo del professore mentre spiegava, sembrava fatale...
In un folle momento la ragazza immaginò la faccia del professore sul corpo di un Basilisco, era più o meno quella la sensazione , temeva che lo sguardo pericoloso del professore la avrebbe ucciso tanto era penetrante, raccontò sottovoce a Jessy ciò che aveva immaginato, e la ragazza seppellì il volto nelle mani facendo finta di starnutire , non riusciva a trattenere le risate, Vivian le diede un calcione sotto il banco per farla smettere, Piton la stava fulminando con lo sguardo...
<owen!...cosa c’è di tanto divertente?..forse lei e la signorina Morris potete darci una spiegazione?.. così almeno ridiamo insieme a voi no?>la fulminò in tono rabbioso.
<beh..io...>Jessy non ebbe il tempo di rispondere.
<non accetto alcuna scusa Owen!Cinque punti in meno a Serepverde!e come punizione alla vostra impertinenza dovrete scrivere un metro di pergamena in più per la prossima lezione!>le aggredì iracondo.
Le due ragazze chinarono il capo annuendo silenziosamente, si erano fatte punire per una stupida battuta di Vivian, che a quel punto non sapeva più cosa pensare...perché Severus cel’aveva così tanto con lei?

Il professore riprese nuovamente a spiegare, come se nulla fosse accaduto.
<...i pochi che sono sopravvissuti a tale veleno raccontano che oltre a questi sintomi silenziosi si avverte una strana sensazione durante l’arco egli effetti prima elencati, caratterizzata da un forte bruciore, una sensazione quasi di tortura, il soggetto sente come se le sue viscere ribollissero, come se stesse per bruciare dall’interno...>concluse.
<..ovviamente la produzione a scopi che non si limitino allo studio è assolutamente illegale...oggi la prepareremo solamente per studiarne il modo tempestivo di curare i gravi effetti...tutti gli ingredienti sono nell’armadio...avete dieci minuti per procurarvi tutto ciò che vi serve...>concluse con il suo solito tono.
Vivian e Jessy si diressero silenziosamente verso l’armadio, presero altrettanto silenziosamente ciò che le occorreva e tornarono ai calderoni, Vivian non si sentiva in vena di preparare pozioni, e un’idea si era fatta spazio nella sua mente, fu così che mentre Jessy accendeva un fuoco sotto il calderone le disse:
<jessy..io..ho bisogno del bagno...questo è il mio libro, è pieno di annotazioni che ti saranno molto utili per una buona riuscita...mi raccomando non farti scoprire da Piton!...> e così facendo le porse un volume intitolato “Pozioni Avanzate di Terzo Livello”.
<ma..Vivian!questo è un libro per il settimo anno!come fai a studiare su questo?>le chiese Jessy allibita.
<beh...ti basti sapere che...ho imparato tutto quello che so riguardo alle pozioni da questo libro, e non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori per avermelo regalato!e poi ho scoperto io stessa alcuni piccoli accorgimenti che renderanno la preparazione più facile e più efficace...>spiegò Vivian.
<beh...non so cosa dire.. grazie!non sapevo che tu possedessi un tesoro simile!>aggiunse l’amica.
<beh.. ora devo andare... fanne buon uso...>concluse Vivian.
La ragazza si avvicinò alla cattedra per attirare l’attenzione di Severus.
<morris?..cosa c’è?>chiese lui alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo con aria seccata.
<avrei bisogno del bagno...e mi chiedevo se lei mi potesse dare il permesso di assentarmi un attimo...>rispose Vivian evitando il contatto visivo, aveva di nuovo la sensazione che lui le volesse leggere nella mente...
<e va bene...Morris...ma ti consiglio di muoverti...>rispose lui freddo.
Senza fiatare Vivian uscì dall’aula, e mise in atto il suo piano, voleva saperne di più ,doveva capire il comportamento ostile di Severus, che non sembrava così burbero da tempo.
Allora cominciò a risalire le rampe di scale che portavano al piano superiore, per dirigersi nell’ufficio del professore, voleva entrare di nuovo nel Pensatoio, forse avrebbe trovato ciò che cercava.
Mentre continuava a salire le scale pensava... quale poteva essere il modo per uscire dal Pensatoio e quindi tornare presto in classe per non destare sospetti?
Stava per rassegnarsi pensando che forse l’unico modo per uscire era farsi tirare fuori da qualcun altro, quando decise di non darsi per vinta.. avrebbe provato in tutti i modi.
Intanto era arrivata davanti all’ufficio, spinse la porta e si introdusse rapidamente al suo interno, per poi chiudersela immediatamente alle spalle.
Come aveva fatto il professor Piton in precedenza diede un colpetto alla serratura della porta, e il chiavistello scattò, ora era chiusa dentro l’ufficio.
Con il cuore che le martellava furioso in petto per l’emozione si avvicinò al solito armadio, che stavolta era stato chiuso con un grosso lucchetto.
Vivian non si rassegnò, impugnò saldamente la bacchetta, colpì il lucchetto e mormorò
<alhomora!>.
Con un po’ di fortuna il lucchetto scattò ,Vivian lo rimosse e aprì immediatamente le ante, ma non trovò ciò che si aspettava, il Pensatoio non c’era e la ragazza immaginò che Piton l’avesse spostato proprio per non farla tornare li.
La ragazza richiuse l’armadio, pensò a dove potesse essere il Pensatoio, ma era inutile cercarlo, se il professore lo aveva spostato per non farglielo trovare non lo avrebbe trovato.
Fu così che la ragazza cominciò ad aggirarsi per l’ufficio, doveva trovare assolutamente qualche indizio.
Come ulteriore precauzione la ragazza impugnò la bacchetta, e diretta verso la porta mormorò ”Muffliato!” e “Colloportus”, in questo modo sarebbe stata più al sicuro, senza rischiare di essere scoperta.
Cominciò a cercare quanti più indizi poteva, l’armadio era pulito, in pratica vi erano solamente ingredienti per le pozioni, la ragazza era consapevole di tutte le regole che stava infrangendo in quel momento,ma doveva assolutamente saperne di più, non poteva sopportare di essere trattata così...
Tentando di creare meno disordine possibile cominciò ad analizzare ciò che si trovava sulla scrivania, ma trovò solamente fogli riguardanti la scuola e pile su pile di compiti da correggere, tra cui il suo sul quale era stampata ad inchiostro verde un “E” di Eccellente.
Vivian si sedette dietro la scrivania, e intravide quattro cassetti ai lati della sedia, cominciò ad aprirli uno ad uno, i primi tre cassetti contenevano solamente altri ingredienti e piume e pergamene di riserva.
Poi aprì il quarto cassetto, notò qualcosa di strano, apparentemente a prima vista c’erano solo pergamene, ma sembrava strano che un solo strato di pergamene arrotolate riempisse già il cassetto data la profondità di questo profondità di questo visto dall’esterno, fu così che la ragazza cominciò a togliere tutte le pergamene dal cassetto, riponendole una ad una sul piano della scrivania.
Quando ebbe finito di svuotare il cassetto toccò il fondo con le mani, confrontandolo con quelli degli altri cassetti, effettivamente il fondo del quarto cassetto risultava molto più spesso degli altri.
Questo poteva significare una cosa sola... in quel cassetto vi era un doppio fondo, forse Severus nascondeva qualcosa...
Estrasse il cassetto dalla scrivania e lo capovolse, una sottile copertura di legno cadde sul pavimento, rivelando una sorta di piccola cassaforte sotto di esso.
Vivian poggiò il cassetto sulla scrivania in preda ad un improvvisa curiosità, cominciò ad esaminarlo, era come un piccola cassaforte d’ottone con una serratura alquanto minuscola, dove poteva essere la piccola chiave che la apriva?
Senza sperarci troppo la ragazza riprovò l’incantesimo che aveva usato per forzare l’armadietto, ma senza alcun risultato..
Si guardò intorno, e un’immagine le si stampò nella mente, la stanza di Severus, forse la chiave si trovava li, ma temeva di essere scoperta se si fosse aggirata per il corridoio verso la camera.
All’improvviso la ragazza notò qualcosa alla quale non aveva fatto proprio caso, una delle librerie che si trovava nell’ufficio sembrava essere leggermente spostata dal muro, si avvicinò e notò che ben nascosta dietro di questa vi era una piccola porta.
Immediatamente cercò di spostare la libreria, ma con scarso successo dato il suo peso, allora si allontanò di qualche passo ed estrasse la bacchetta, la puntò contro la libreria e disse chiaramente “Accio!”, la libreria scattò verso di lei senza oscillare di un millimetro e si fermò, ora la porta era davanti a Vivian, ma non sembrava essere vecchia, anzi a giudicare dalla manutenzione veniva usata spesso.
Come si aspettava era chiusa a chiave, nulla che l’incantesimo Alhomora non potesse risolvere, la porta si aprì finalmente rivelando una camera da letto, Vivian si rese conto, era la stanza di Severus, e quella dalla quale era appena entrata era la porta dalla quale lo aveva visto entrare quando aveva scoperto il Marchio Nero.
Senza volerlo era giunta proprio nel posto in cui voleva andare, si guardò intorno nella stanza appena illuminata, vide che sul comodino di fianco al letto a baldacchino vi era una piccola scatola d’argento, Vivian lo osservò, sul coperchio recava incise delle iniziali scritte con calligrafia sottile e incurvata, erano una “L” ed una “E” incrociate tra loro, la ragazza pensò che fossero le iniziali per Lily Evans, la malinconia si fece spazio nei pensieri di Vivian, il professore sembrava essere ossessionato da Lily soltanto, e Vivian non era più così certa di voler scoprire cosa contenesse quella piccola cassaforte.
Senza pensarci due volte la ragazza tolse il coperchio dalla scatoletta d’argento, che rivelò contenere una sottile catenina d’argento alla quale era attaccata un piccola chiave d’ottone, l’aveva trovata…
Prese la catenina e se la assicurò al collo, poi ripose accuratamente la scatoletta e si diresse nuovamente nell’ufficio, dove rimise a posto la libreria con un’incantesimo e si sedette di nuovo alla scrivania, era passata circa mezz’ora da quando era uscita dalla classe, si chiese se Severus avrebbe manato qualcuno a cercarla, ma non le importava, chiusa nell’ufficio era al sicuro, nessuno poteva immaginare che lei fosse li.
La ragazza staccò accuratamente la chiave dalla catenina, la inserì nella serratura ,la girò è lo sportello scattò quasi automaticamente, sembrava tutto troppo facile.
Vivia tolse la chiave dalla serratura e si assicurò nuovamente la catenina al collo.
La ragazza guardò meglio la cassaforte e scorse una sorta di meccanismo che sembrava funzionare con una combinazione di cinque lettere, quale poteva essere?Istintivamente scrisse la parola “Evans”, ma non accadde nulla, così provò con “Amore”, ma ancora nulla, provò molte parole fino a quando non le venne in mente qualcosa di davvero improbabile, e se la parola fosse stata “James”?sembrava improbabile che il professore avesse usato il nome del suo acerrimo nemico per custodire qualcosa, ma provò ugualmente, e con sua grande sorpresa il secondo sportello scattò, rivelando quello che sembrava un quaderno rilegato in pelle nera, che recava scritto sulla copertina “Memorie”.
Il cuore di Vivian prese a battere più forte, la ragazza aprì il quaderno ingiallito dal tempo e vide varie note che sembravano risalire almeno a vent’anni prima, erano note scritte da Severus , tutte riguardanti la sofferenza causatagli dal suo amore non corrisposto per Lily Evans, fu particolarmente colpita da una nota, dove c’era scritto che lui aveva fatto l’errore più grande della sua vita, in preda alla rabbia causatagli da Potter e Black aveva chiamato Lily “sporca mezzosangue”, perchè lei aveva tentato di difenderlo.
Vivian si sentì triste, allora era quello il motivo per il quale i due avevano litigato... la ragazza non riuscì a fare a meno di pensare che se l’epiteto fosse stato rivolto a lei avrebbe comunque perdonato Severus.
Dopo aver sfogliato rapidamente tutte le pagine giunse ad una nota molto nuova, dalla data la ragazza intuì che risaliva al giorno in cui lei era stata trovata a curiosare nel Pensatoio, subito pensò che aveva trovato ciò che cercava, cominciò a leggere:

Quindici anni dopo...
il cuore non dimentica...

Oggi è un giorno assai triste...
un giorno che ricorre ogni anno,
e che credo non dimenticherò fino alla mia morte,
è il giorno del triste ricordo...
Il ricordo di quel avvenimento che mi straziò il cuore rendendomi morto dentro...

Oggi sono oramai quindici anni che tu non ci sei più,
sono quindici anni che hai lasciato questo mondo,
senza salutarmi...
continuando ad odiarmi...
Eppure non ho dimenticato..
ho continuato ad amarti...
e credo che non smetterò mai...
fu colpa mia se tu te ne andasti...
l’errore più grande della mia vita...

Ma oggi una piccola luce si è accesa,
sembra che tu mi stia dando un segno,
che tu sia tornata qui,
la piccola Vivian ha illuminato la mia mattinata come un astro splendente,
dolce come un candida mattinata di prati innevati.
Lei è come te...
è dolce..
mi fa sentire unico,
quello che non sono mai stato..
mi fa sentire amato...
lei sa trovare del bello in tutti...

Lei ha il tuo stesso viso,
ma sono consapevole che lei non è ...
e non sarà mai te...

E intanto continuo ad amarti bella e fragile come l’ultima volta in cui ti vidi,
l’ultima volta in cui ebbi la sensazione che potevi essere mia...
l’ultima volta che mi rivolgesti la parola...

Quando te ne andasti eri sposata...
a colui che io non ho mai tollerato..
colui che mi ha reso suo divertimento solo per mettersi in mostra...
Ma che tu amavi...

Ed i rimpianti si fanno largo nel mio cuore straziato...
quanto avrei voluto poter conoscere meglio lui...
l’uomo che amavi...
probabilmente da adulti sarebbe stato diverso.

Nel totale odio che provavo per lui...
ahimè sono dispiaciuto della sua morte...
E i miei pensieri vanno al frutto del vostro amore...

Harry, quel ragazzo che crescerà solo...
come me, senza amore...

l’unica cosa che mi resta da fare...
è stare agli ordini di colui che non smette di credere in me...
colui che mi ha dato un’altra opportunità..
Albus Silente...
al quale sarò sempre devoto...

Dio mi è testimone..
giurò che lo farò..
in tuo ricordo amore mio..
il tuo bambino, io difenderò...
so che sarà difficile continuare senza farglielo capire..
ma devo farlo..
per il mio amore di tutta la vita...
per colei che se ne’andata da questo mondo...
ma che non se ne andrà mai dal mio cuore...
Perché...IL CUORE NON DIMENTICA...

Alla mia adorata Lily...in sua memoria..
in memoria dell’amore che non smetterò mai di provare per lei...


Quando Vivian finì di leggere stava piangendo a dirotto e silenziosamente...la scrittura sul foglio si stava sbiadendo per le lacrime che vi erano cadute sopra...
Oramai era evidente...non c’era posto per lei nel cuore di Severus.
Lui amava ancora lei, seppur consapevole che non l’avrebbe avuta, lui era votato solamente a Lily, e non l’avrebbe dimenticata...
Vivian fu invasa da un immensa tristezza, che sembrava incombere su di lei con il suo peso straziante, Severus non la amava, era solo attratto dai lineamenti del suo viso, era attratto dalla strabiliante somiglianza che c’era tra il suo volto e quello di Lily, e Vivian era giunta al limite...
Sentì di nuovo la familiare sensazione di essersi incamminata verso una strada senza uscita, era innamorata di un uomo che non poteva avere, perché questo era troppo legato ai suoi tristi ricordi, non sarebbe mai stato suo, non fino a quando quel ricordo sarebbe rimasto nel suo cuore.
Decise che non ci avrebbe mai più pensato, aveva creduto per un attimo di poter essere amata, ma era stato tutto in vano, perché si era innamorata proprio di lui?non avrebbe potuto innamorarsi di un ragazzo della sua età?perchè non poteva avere la normale e infantile vita sentimentale di una quattordicenne?
Mentre la sua mente era assalita da domande che la rattristavano rimise tutto al suo posto, era passata un ora ,e doveva tornare in classe...
Cercava qualcuno con cui prendersela, ma l’unica ad averne la colpa era lei, che si era innamorata della persona sbagliata, decise che semplicemente non avrebbe più nemmeno guardato in faccia Severus, e non avrebbe avuto nessun rancore verso di lui, dopotutto lui aveva avuto un passato burrascoso, e Vivian non poteva prendersela con lui per nessun motivo..avrebbe continuato a vivere, ma senza amare più nessuno..doveva dimenticarsi di Severus.
Mentre la depressione si impossessava di lei, la ragazza si affrettava verso la classe, quando la raggiunse spalancò la porta e stava per dirigersi verso il suo calderone quando...
<morris!che fine avevi fatto?...non ti ho autorizzata a fare i tuoi comodi con calma!!se non ricordo male ti avevo detto di sbrigarti!tutti hanno quasi finito di preparare il veleno!>sbraitò Severus furioso.
Vivian non lo degnò di uno sguardo, rimase immobile voltandogli le spalle e disse:
<...io...non mi sentivo bene...>.
<questo non ti autorizza a perdere tempo!>continuò ancora più furioso perché la ragazze gli dava le spalle.
<ha ragione.. signore...non accadrà mai più...>rispose con voce tremula.
A questo punto Piton non disse più nulla, e sembrò turbato dal modo in cui la ragazza gli aveva risposto.
Lacrime calde sgorgavano sul viso della ragazza mentre si avvicinava al suo calderone, la pozione di Jessy sembrava riuscire alla perfezione.
Il volto di Vivian si illuminò...ora aveva la soluzione, e si trovava proprio nel calderone di Jessy...
Vivian non ci pensò due volte, e curandosi che nessuno la guardasse, incluso il professore immerse un piccolo mestolo nell’Ambrafatale di Jessy, lo portò alla bocca e bevve un abbondante sorso.
L’effetto fu immediato, si sentì bruciare dentro, credeva che le sue viscere stessero per prendere fuoco, d’improvviso le sue gambe non la ressero più, cadde al suolo come un sacco, voleva gridare, ma non poteva, la sua voce veniva meno, le sue labbra erano sempre più pallide, mentre in un turbinio di colori sfocati sentiva le voci dei suoi compagni che urlavano, distinse la voce di Severus che stava forse imprecando, urlava anche lui...
Poi accadde...
Vivian chiuse gli occhi...e tutto si fece freddo e buio...




beh...fine capitolo...non so se continuerò a scrivere...anche se le idee ci sono... :ciau:
 
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snapEly
view post Posted on 30/8/2008, 20:50




NON OSARE!
smettere, intendo!
questo capitolo è eccezionale
e comunque sei crudele a finirlo così se non vuoi continuare! :cry:
su, su, non lasciarti scoraggiare, solo perché chi legge non commenta!
aspetto aggiornamento! :cheer:
 
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silvia14
view post Posted on 30/8/2008, 21:21




no dai non smettere di scrivere...

questo capitolo è veramente bello e visto che le idee non ti mancano vai avanti: io sono curiosa di sapere cosa succede quando Sev la salva... perchè la salva VERO?
 
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SnapeTear89
view post Posted on 2/9/2008, 11:54




vi ringrazio dell'incoraggiamento!
beh..questo , il capitolo che sto per postare...a me sembra un tantino banale, se così lo posso definire, ma spero che piaccia ugualmente..grazie ancora! :wii:

CAPITOLO 8- L’INASPETTATO CAMBIAMENTO

<non può essere...non può succedere!>
qualcuno in quella stanza parlava tra se sottovoce, una voce che risultava spaventata, disperata.
Tutto intorno a Vivian risultava ovattato, come soffocato da dense nuvole, la ragazza teneva gli occhi chiusi, limitandosi ad ascoltare ciò che le accadeva intorno, come mai aveva la sensazione di essere viva?
Lei lo ricordava alla perfezione, durante la lezione aveva ingerito un abbondante sorso d’Ambrafatale, ultimo ritrovato in fatto di veleni, nonché letale se assunto...
Come le era capitato spesso negli ultimi tempi, non capiva cosa stesse accadendo...lei doveva essere morta, ma sentiva i rumori, sentiva il tubare dei gufi, sentiva numerosi piedi che calpestavano un pavimento al piano di sotto, e soprattutto sentiva quella voce straziata, la riconobbe, non poteva che essere il professor Piton, ma come era possibile?
Si sentì un po’ sollevata, se poteva sentire tutte le sensazioni non doveva essere morta, ma continuò ugualmente a tenere gli occhi chiusi.
Poi pensò al motivo di quel gesto folle, lo aveva fatto perché non voleva più vivere, dopo aver scoperto che lui non la amava davvero non ne valeva assolutamente la pena, ma allora perché Severus era in quella stanza con lei e sembrava sconvolto?
Vivian si sentiva frastornata, aveva un cerchio alla testa, ogni singola parte del corpo le doleva, come se fosse stata calpestata da un branco di centauri in corsa, e ciò che più le dava fastidio era che sentiva uno strano sapore sotto il palato, il sapore di qualcosa di amaro, qualcosa di disgustoso...
Infine la ragazza si decise, voleva ascoltare ciò che Severus stava dicendo...
<no!...non può accadere!...non deve!!>disse in tono disperato, un tono che Vivian non aveva mai sentito.
<non di nuovo!>continuò con la voce oramai tremante.
<non può morire!!non ora che l’ho ritrovata!>
“Ora che l’ho ritrovata?...ma cosa intende dire?”si chiese Vivian.
<come può una ragazza così dolce fare ..questa fine...>disse poi ancor più distrutto.
<se solo io...se solo non fossi stato così... odioso.. perchè...devo sempre pagare amaramente ciò che tento di fare per nobili scopi?>continuò in preda ad una rabbia dolorosa.
<ora lei è li.. e lotta tra la vita e la morte.. e non posso far a meno di pensare che sia tutta colpa mia...perché l’ho trattata a quel modo!>
<non posso perderti!ti prego mio piccolo amore...non lasciarmi.. non abbandonarmi di nuovo...non posso perderti ancora una volta!>concluse in un singhiozzo particolarmente accentuato che diede a vedere tutto il dolore che stava provando in quel momento.
Vivian era ancora più frastornata...piccolo amore?non posso perderti ancora una volta?La ragazza pensò che il professore fosse in preda al delirio, come poteva essere così convinto che lei fosse la sua Lily?
La ragazza stava per aprire gli occhi quando udì un rumore di passi, evidentemente anche Severus lo aveva sentito, perché smise improvvisamente di singhiozzare, e Vivian lo udì distintamente trarre pesanti sospiri, come se tentasse di calmarsi, poi senti i passi di Severus muoversi ai piedi del suo letto, da ciò che ricordava dell’infermeria il professore doveva essere andato alla finestra.
Poi la porta dell’infermeria si spalancò , e dal passo molto sbrigativo Vivian intuì che la persona che era appena entrata era Madama Chips, il suo passo era inequivocabile.
<severus ma insomma! le ho detto che può tornare al suo ufficio!...non c’è bisogno che lei resti qui, mi occupo io della ragazza...>disse Madama Chips col solito tono sbrigativo come il suo passo.
<come ho già detto...preferirei accertarmi di persona della salute di un’alunna che ha avuto un incidente durante.. la MIA lezione!>rispose Severus con tono gelido e distaccato, Vivian intuì che era ancora girato verso la finestra, per chissà quale strano motivo la ragazza aveva quest’impressione...
<lei non è autorizzato a restare qui!>rispose Madama Chips a bruciapelo.
<la correggo...il Preside in persona mi ha chiesto di accertarmi che la ragazza stia bene.. dunque se non sbaglio non può contraddire un ordine del preside giusto?>aggiunse subito Piton col solito tono pericolosamente gelido.
<beh.. immagino di no...>rispose Madama Chips per la prima volta rassegnata.
<...deve ammettere che non è del tutto prudente preparare l’Ambrafatale con tanta leggerezza durante una lezione!>lo aggredì di nuovo Madama Chips.
<attenta a come parla!...non potevo certo immaginare che vi fossero potenziali suicidi nella mia classe! E per di più nella mia Casa!>rispose rapido lui.
<suicidi lei dice?.. mah.. non saprei.. mi domando che fine abbia fatto la sicurezza oggigiorno!.. tutti sfacciati e spericolati questi giovani d’oggi!>concluse Madama Chips in tono acido.
<beh.. io non posso perdere tempo!faccia riposare questa povera ragazza!non la affatichi.. se non mi ascolterà...ne pagherà le conseguenze Severus!c’è in ballo la vita della ragazza!>insistette ancora Madama Chips.
<...provvederò a non darle fastidio.. vada pure.. non pretendo che lei perda la giornata a causa mia...>rispose Piton sempre con distacco.
Madama Chips lasciò finalmente l’infermeria, Vivian lo sentì immediatamente, Severus si stava avvicinando al suo letto, la ragazza lo sentiva sempre più vicino, fino a che non sentì un peso poggiarsi al copriletto, Piton si era inginocchiato al suo fianco.
Solo in quel momento Vivian si ricordò di una cosa... quando aveva trovato il quaderno nell’ufficio di Piton aveva dimenticato di rimettere a posto la catenina, ed era ancora attaccata al suo collo, con tanto di chiave, la ragazza la sentì scivolare fuori dalla sua camicetta, sperò con tutto il cuore che lui non la vedesse.
<perchè lo hai fatto!...se solo io potessi...manderei indietro il tempo.. amore mio...come è dolce il tuo viso...nemmeno il veleno, così devastante...ti ha tolto la tua bellezza...>disse lui di nuovo in preda alle lacrime.
Poi Vivian si sentì prendere la mano.
<... e come è fredda la tua candida mano...mio dolce tesoro...non puoi andare via... perché tutto ciò che finisco per amare deve morire!ti prego... non andare!>continuò baciandole la mano, le sue calde lacrime le provocarono un brivido, che Severus sembrò notare.
<era forse.. un brivido?...oh!gioia immensa mi sta invadendo...il mio amore reagisce...un piccola speranza si accende in me...forse ti rivedrò amore mio!come sono rosee e candide le tue labbra..>disse lui sfiorandole le labbra con un dito, cosa che le causò un altro brivido.
Poi Piton si alzò, e lasciò la sua mano con delicatezza, Vivian voleva aprire gli occhi, voleva rassicurarlo, anche se era oramai certa che lui amasse di lei solamente la sua somiglianza a Lily...
Poi accadde, Piton doveva aver visto la chiave, perché trasse un sospiro spaventato e si buttò nuovamente in ginocchio accanto a lei.
<allora dunque.. è questo il motivo?mia amata...ora lo so...è colpa mia... e del mio dannato vizio di continuare a pensare a lei...>disse Piton nuovamente addolorato.
Allora Vivian si decise, aprì gli occhi, fece un po’ fatica a mettere a fuoco, ma lo vide, aveva il volto seppellito nelle lenzuola ed era scosso da profondi brividi mentre teneva una mano sulla sua.
Allora Vivian si fece coraggio, sollevò l’altra mano a fatica e carezzo i capelli di Severus, che si rese conto di tale gesto e riemerse immediatamente dalle lenzuola con il volto rigato di lacrime e l’espressione profondamente addolorata.
Subito il professore si asciugò le lacrime sulla manica della veste e, alzatosi in piedi tentò di assumere un aria più severa possibile.
<ehm..Morris! ci hai fatto spaventare tutti!ma come ti è saltato in mente di ingerire l’Ambrafatale?ed io che credevo tu fossi la migliore del corso!>disse in tono di rimprovero.
<signore.. non è necessario.. che lei mi rimproveri...ho sentito tutto ciò che lei ha detto...>disse Vivian prendendo coraggio, e con uno sforzo notevole data la sua debolezza.
<beh.. io... come hai osato curiosare nel mio ufficio?hai infranto le regole!>continuò lui non sapendo cosa dire.
<oh... questa catenina... non credo di averne più bisogno..>disse Vivian e così facendo se la sfilò dal collo e la lasciò cadere sul pavimento.
Piton era visibilmente sconvolto.
<ma..perché lo hai fatto Vivian!perchè volevi toglierti la vita?>disse lui quasi supplichevole.
<tu meriti di vivere.. non dovevi fare una simile sciocchezza...perché lo hai fatto?>chiese lui ancora.
<non sono io a doverle delle spiegazioni... è lei che deve spiegarmi il perché di tanta ostilità nei miei confronti...non mi sembra di aver combinato chissà quale danno arrivando in ritardo, o volendo intervenire durante la lezione...>disse Vivian tossendo per lo sforzo , ma mantenendo un tono ugualmente gelido.
<io... ragazza mia.. devi perdonarmi... vedi io... credevo di poterti salvare allontanandoti da me.. di poterti salvare dalla sofferenza che ti causavo, ti amo troppo per lasciarti vivere in modo triste... io.. tra di noi c’è troppa differenza di età... tu meriti di meglio ...Vivian .. e..non sei al sicuro se stai con me.. anche se ti amo non voglio perderti di nuovo.. non devi fare la sua stessa fine...>rispose disperato.
<professore...ma.. come ho fatto a sopravvivere?>chiese lei ignorando le parole che Severus le aveva appena rivolto.
<beh...io...ieri.. appena sei caduta, ho capito cosa avevi fatto...e ti ho somministrato il più potente antidoto in mio possesso, è stato difficile fartelo bere, perché eri paralizzata...ma ci sono riuscito...e poi ti ho portata qui subito, dove Madama Chips ti ha prestato tutte le cure necessarie...>rispose lui.
Allora Vivian capì , quel sapore amaro e disgustoso che avvertiva sotto il palato doveva essere il sapore dell’antidoto.
<ma allora è da ieri che sono qui?>chiese lei.
<si.. sta mattina la tua amica Jessy ti ha portato dei fiori...io non sono andato via un minuto da qui...Madama Chips era quasi in preda ad una crisi isterica...>rispose Severus.
<beh...la ringrazio di avermi salvato la vita...>disse Vivian in tono freddo e distaccato.
<ma ora... credo sia tutto evidente... lei ha detto che le devo stare lontana... e mi allontanerò.. se è ciò che desidera...>continuò lei.
<ma..io..Vivian non...>disse lui incapace di parlare.
<ho capito.. capisco ciò che intende.. vorrà dire che cercherò qualcun altro.. tra di noi.. non può funzionare>disse la ragazza sempre in tono freddo.
Piton non sapeva cosa dire, aveva un espressione allibita, poi si avvicinò a lei...
<allora.. non mi resta che andarmene..Morris..>disse lui con distacco.
<un’ultima cosa...Signore> disse lei.
<sappia che non mi ha perduta... ma lei si... Lily è andata.. e non tornerà...>le disse con tono faticosamente gelido.
<come.. come osi rivolgerti a me in questo modo!Credi che un adulto come me non sappia ciò che è ancora possibile o meno?.. ragazzina irriverente!>sbraitò Piton punto nell’orgoglio, e poi girò rapidamente sui tacchi e si precipitò fuori sbattendo la porta, lasciandola sola con se stessa, sola a pensare a ciò che era appena accaduto.
Dunque ora Vivian ne aveva la prova, Piton non aveva ancora dimenticato Lily, la ragazza si ritrovò a pensare che forse sarebbe stato meglio se lei fosse morta, ma non lo era, e non avrebbe più provato a farla finita, perché doveva vivere, per mostrare a lui che era forte d’animo.
La ragazza seppellì il volto tra le lenzuola e cominciò a piangere, senza nemmeno rendersene conto, voleva far finta di nulla, voleva dimenticarsi di lui, ma era rimasta folgorata, non riusciva a non pensare più a lui, l’uomo che amava, e che ancora una volta si era dimostrato testardo nel non voler accettate la morte di Lily.
Come poteva fare per fargli cambiare idea?sembrava un impresa impossibile.
D’un tratto Vivian udì dei passi, rapidamente si girò in modo da dare le spalle alla porta e si asciugò le lacrime tra le lenzuola.
Poi la porta si spalancò e si udirono suoni familiari, il tintinnare dei ciondoli che Jessy portava attaccati alla borsa, e l’inconfondibile tubare di Ubert che svolazzava per tutta la stanza.
<vivian!come stai?>chiese Jessy preoccupata mentre le si avvicinava in modo da trovarsi entro la sua visuale.
<sto bene...Jessy..sta tranquilla...>rispose la ragazza con voce affaticata.
<santa Mandragola!che spavento!credevo che saresti morta!..ma perché hai preso il veleno?>chiese Jessy con le lacrime agli occhi.
<beh..io..>Vivian non finì la frase.
<ma.. cos’è questa...catenina?.. c’è una chiave vicino.>disse Jessy sollevando la catenina dal pavimento e porgendola a Vivian.
Così la ragazza realizzò, era arrivato il momento di spiegare le sue menzogne, il giorno che lei sperava non arrivasse mai era proprio li.
<jessy.. perdonami... sto per spiegarti tutto.. ma non devi raccontarlo a nessuno...e non devi arrabbiarti con me...>disse Vivian.
<ok...ti ascolto..non mi arrabbierò..devo ritenermi già fortunata che tu sia qui viva e possa spiegarmelo...>rispose Jessy.
Vivian cominciò a raccontare tutto a Jessy, di come era entrata nel pensatoio, e di come aveva scoperto di Lily Evans, per poi spiegarle tutto riguardo a ciò che aveva letto nell’ufficio di Piton.
Quando ebbe finito di raccontare tutto a Jessy l’amica sembrava sconvolta, ma aveva un espressione comprensiva, ciò voleva significare che per lo meno non era arrabbiata con lei.
<ora capisco perché quando sono venuta qui il professor Piton stava andando via con quel passo svelto.. certo che.. Vivian mi dispiace... ma come è possibile che non voglia accettare che lei sia morta?...>disse Jessy riprendendosi dallo shock.
<non lo so... ma ho un piano... non intendo darmi per vinta.. e non lo farò!..>rispose Vivian determinata.
<cosa hai in mente ?>le chiese Jessy curiosa.
<non preoccuparti.. te lo farò sapere a tempo debito... intanto.. puoi chiamare Madama Chips?>le chiese.
<oh.. va bene... torno subito.. intanto dovresti scrivere due righe ai tuoi genitori e mandarle subito via Ubert..sai Silente li ha avvertiti dell’incidente...e saranno preoccupati.. vorranno sapere...>rispose Jessy porgendole un pezzo di pergamena, piuma e calamaio.
Jessy andò via e Vivian cominciò a scrivere, doveva scrivere qualcosa di rassicurante, che non avrebbe fatto capire ai suoi genitori che aveva tentato il suicidio, altrimenti l’avrebbero portata via per sempre da Hogwarts.
La ragazza finì di scrivere la lettera e la legò alla zampa di Ubert, appena in tempo per mandarlo fuori dalla finestra e rimettersi a letto.
Madama Chips entrò a passo svelto seguita da Jessy e disse:
<ragazza cosa c’è?non devi affaticarti per nessun motivo!..non venirmi a dire che vuoi già che ti dimetta?>
<beh si.. io sto bene.. la prego!>rispose Vivian.
<non se ne parla!puoi scordartelo ragazzina incosciente!..non so se te ne rendi conto ma sei viva per miracolo!e non intendo dimetterti fino a quando non ti sarai completamente ripresa!>la aggredì Madama Chips furiosa.
<ma sono qui da ieri mattina!...quando ha intenzione di dimettermi?>chiese Vivian supplichevole.
<oh e va bene!non capirò mai voi giovani incoscienti!...se non ti muovi assolutamente da qui ti dimetterò stasera, è il massimo che posso fare ragazza!>rispose Madama Chips burbera.
<grazie!la ringrazio!le sono debitrice!>rispose Vivian riconoscente.
<si certo certo...Owen!lei non può restare qui!Morris ha bisogno di riposo!...ha cinque minuti per lasciare l’infermeria, e se non lo farà mi vedrò costretta a provvedere!..ora vado nel mio ufficio.>concluse Madama Chips, e si allontanò continuando a borbottare.
<beh.. allora dopo ti porto un cambio d’abiti, purtroppo devo andare, altrimenti Madama Chips s’infurierà sul serio!ci vediamo stasera verso le sei..ciao Vivian!non vedo l’ora di sapere cosa hai in mente!>concluse Jessy sorridendo amichevolmente.
<va bene...ci vediamo stasera!Ciao!>rispose allegra Vivian.
Di nuovo la ragazza rimase sola, e pensò a tutti i particolari del geniale piano che le era venuto in mente mentre guardava la sua immagine riflessa nella finestra, si distese, per fingere almeno di riposare, non era proprio in vena di dormire.
A pranzo Madama Chips le portò da mangiare, la ragazza non poteva negare di essere davvero annoiata, ma doveva resistere, altrimenti Madama Chips ne avrebbe approfittato per tenerla li almeno altri due giorni!
Mancavano dieci minuti alle sei, quando Jessy apparve sulla soglia dell’infermeria con il cambio d’abiti.
La ragazza si preparò per uscire dall’infermeria più in fretta possibile,e dopo essersi data una sistemata col solito incantesimo di sua invenzione si diresse nell’ufficio di Madama Chips insieme a Jessy.
<e va bene Morris...puoi andare.. dopotutto non ti sei mossa dal tuo letto, e ti trovo bene.. vedi di non tornare più!ti stanno accadendo fin troppe cose quest’anno!>disse Madama Chips meno burbera del solito.
<grazie!arrivederci!>dissero Vivian e Jessy all’unisono.
Mentre si allontanavano velocemente Vivian chiese.
<jessy.. hai per caso visto Fred e Gorge in giro?>.
<fred e Geroge?cosa c’entrano col tuo piano?>chiese Jessy perplessa.
<beh...è proprio di loro che ho bisogno per una perfetta riuscita !>rispose lei confondendo Jessy ancor di più.
<uhm...fammi pensare...ah si!li ho visti circa un’ora fa, stavano andando all’ultima lezione della giornata, se non sbaglio a Trasfigurazione...>disse Jessy.
<bene.. allora non dobbiamo fare altro che aspettarli fuori dall’aula, a quest’ora la lezione sta finendo...>disse Vivian con determinazione.
Così le due si diressero con passo svelto verso l’aula di trasfigurazione, e quando arrivarono tutti gli alunni stavano uscendo per andare a cena, gli ultimi della folla erano proprio Fred e George.
<ehi!Fred, George!>esclamarno all’unisono le ragazze.
<ehi!Vivian!come te la passi?>chiese Fred allegro.
<oh.. bene!grazie!>
<allora?qual buon vento vi porta qui?>chiese Gorge allegro.
<beh...avrei bisogno della vostra mente geniale...>rispose Vivian altrettanto allegra.
<bene!bene!questo ci fa assolutamente piacere!vero Fred?>
<ma certo Gorge!di pure Vivian!sai che puoi contare su di noi!>
<...potremmo parlarne in un posto...più tranquillo?>chiese Vivian abbassando un po’ la voce.
<certo.. ma per quale motivo?>chiese Fred un po’ perplesso.
<vedi...ho bisogno del vostro aiuto per fare qualcosa che cambierà il mio aspetto, ma ho bisogno che nessuno se ne renda conto fino a domattina…quindi non andrò nemmeno a cena...>rispose Vivian.
<oh!ora capisco!vuoi fare una sorpresa a qualcuno?>chiese George con aria complice.
<beh...diciamo di si.. non poso spiegarvi altro.. allora andiamo in un posto più tranquillo?>chiese di nuovo Vivian in tono sbrigativo.
<oh..e va bene..andiamo!>disse Fred allegro.
I gemelli le condussero attraverso vari passaggi di loro conoscenza per evitare occhi indiscreti, fino a quando non si ritrovarono al secondo piano, davanti al famoso Bagno di Mirtilla Malcontenta.
<il bagno di Mirtilla?ma.. non è infestato dal suo fantasma che non la smette di piagnucolare un secondo?>chise Jessy perplessa.
<beh..si..ma è un posto sicuro!qui non ci entra mai nessuno...e poi se non la infastidiamo ..Mirtilla non ci darà alcun problema!>eslcamò Gorge con un sorriso a trentadue denti.
Senza dare nell’occhio i quattro si intrufolarono nel bagno, e cominciarono a parlare.
<bene...ora che siamo al sicuro possiamo parlare...non volevo che qualcuno lo sapesse...>disse Vivian.
Sembrava che Jessy fosse ancora più perplessa, poi Vivian continuò.
<...allora...conoscete un modo per tingermi i capelli e cambiare colore ai miei occhi senza usare pozioni?>chiese Vivian.
<nulla di più facile!se avessimo saputo che si tratta va di così poco avremmo potuto farlo subito!>rispose George.
<beh.. allora procediamo no?>chiese Vivian.
<ok!..di che colore vuoi che diventino i tuoi capelli?>chiese Gorge curioso.
<uhm...vediamo.. più o meno come i vostri...ma più...come dire...più scuri...>rispose Vivian.
<uhm.. bene...Fred?..va a prendere ciò che ci serve!>disse Gorge rapido.
<sarò qui in un momento!>
Fred uscì dal bagno e tornò in pochi minuti con quella che sembrava una strana caramella scarlatta ricoperta di zucchero.
<ecco qui!Pastiglie Cambia Capelli!le abbiamo inventate noi...una di queste ed i tuoi capelli cambieranno nel colore che più desideri!>si spiegò George vedendo la faccia perplessa di Vivian.
<e...funzionano?sei sicuro che non abbiano effetti collaterali?>chiese Vivian un po’ spaventata.
<beh certo!non te ne offriremmo se non ne fossimo sicuri!..ma come mai rossi?>chiese Gorge curioso.
<beh...mi piacciono..>rispose lei senza badarci troppo.
La ragazza prese la grossa pastiglia esagonale dalle mani di Fred e la mise in bocca quasi a fatica, la masticò, era gommosa e aveva un piacevole gusto ai frutti di bosco, sembrava a tutti gli effetti una caramella...
Poi la ragazza si guardò allo specchio, poco a poco i suoi capelli stavano diventando di un bellissimo rosso scuro, proprio quello che voleva, erano stupendi.
<wow Vivian!ora puoi tranquillamente sembrare una Wealsey anche tu!>esclamarono i gemelli all’unisono in tono divertito.
<è vero!non so cosa tu abbia in mente.. ma questo colore mi piace molto!è più bello del mio!>escalmò Jessy divertita.
Vivian passò almeno dieci minuti a rimirarsi allo specchio, il suo nuovo colore era davvero bello, ma mancava qualcosa...
<bene!non perdiamo tempo Vivian!passiamo agli occhi.. di che colore vuoi che diventino?>chiese Gorge interrompendo il silenzio di contemplazione in cui era immersa Vivian.
La ragazza ci pensò, chi poteva avere gli stessi occhi che lei voleva?poi le venne in mente, era ovvio!
<ehm.. so che vi sembrerà strano...ma voglio lo stesso colore...di Harry...>disse lei.
<..verdi allora eh?.. che strano...va bene.. non ti chiederemo altro...George ora tocca a te!sai già dove ho messo ciò che ci serve!>disse Fred facendo l’occhiolino con tono complice.
George uscì dal bagno e torno in cinque minuti, stavolta con una piccola bottiglietta con un contagocce che conteneva un liquido violetto, che le porse subito, intanto Jessy sembrava capirne sempre meno...
<questo è piuttosto facile da usare...si chiama, Siero dell’Iride Iridescente !..puoi usarlo anche da sola, ti consigliamo di usarlo domattina, prima di uscire, funziona così, ne devi usare una goccia per occhio, pensando con tutta te stessa al colore che ti serve, ed immediatamente i tuoi occhi cambieranno colore!> spiegò Fred.
<beh...non so come ringraziarvi, ma c’è un piccolo problema...esistono contro incantesimi?>chiese Vivian.
<beh.. sono estremamente semplici, puoi annullare gli effetti anche da soòa...se avrai bisogno di aiuto noi saremo disponibili!>rispose Fred allegro.
<credo che si ora, dobbiamo andare a cena altrimenti qualcuno si insospettirà...>disse Jessy dopo un lungo silenzio.
I gemelli le salutarono ed andarono via.
<vivian...ora potrei sapere perché ti sei cambiata in questo modo?>chiese Jessy guardando i capelli.
<...non ricordi?il mio viso somiglia a quello di Lily da giovane...>rispose Vivian.
<ora capisco!vuoi avere le sue sembianze perfette per vedere come reagisce?>chiese Jessy.
<diciamo di si!...preparati Jessy...ne vedrai delle belle!>esclamò Vivian divertita.
Vivian decise che Jessy sarebbe andata cena, mentre lei sarebbe andata dritta nel dormitorio, dove l’amica le avrebbe portato da mangiare, non poteva farsi vedere a cena, avrebbe rovinato l’effetto sorpresa...
Vivian raccolse i capelli in una coda e si curò di nasconderli tutti nel cappello, per non farli vedere, e si diresse nel dormitorio, mentre scendeva sotterranei sentì dei passi familiari, poteva essere solo Severus, la ragazza indossò il cappuccio della divisa per non farsi notare, e funzionò, quando passò a testa bassa di fianco al professore lui non la riconobbe.
Più tardi Jessy la raggiunse portandole dei panini, le ragazze passarono molto tempo in Sala Comune a fare supposizioni su come sarebbe stata la mattinata successiva, fino a quando non furono estremamente stanche...andarono a letto.
Mentre Vivian stava per addormentarsi si stupì di se stessa, della reazione che aveva avuto quando Piton si era arrabbiato a quel modo con lei...
come le era venuto in mente di voler somigliare il più possibile a Lily?
non sapeva come avrebbe reagito Piton, ma valeva la pena provare...
Aveva in mente un piano a dir poco geniale...
Fu così che Vivian si addormentò piena di buoni propositi, forse la mattina successiva sarebbe cambiato qualcosa, era tutto da vedere...


beh..eccolo!
il nono è quasi pronto..lo posterò presto...
:wii:
 
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snapEly
view post Posted on 2/9/2008, 15:22




oh che sollievo!
si è salvata ed è anche più attiva di prima, a quanto pare...

la reazione di sev è un po' teatrale, l'avrei immaginata più pensata che pronunciata ad alta voce, però poi lei non avrebbe potuto sentire...
ma il suo comportamento quando lei si sveglia è decisamente "pitoniano" :<3:

nell'insieme mi è piaciuto, ma adesso aspetto di vedere cosa combinano
:cheer:
 
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SnapeTear89
view post Posted on 4/9/2008, 09:03




Bwa ha ha ha ha!!!!grazie del compliment Ely!
vedrai cosa accadrà vedrai!!! :shifty:
il nono è quasi pronto!! :rolleyes:
 
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SnapeTear89
view post Posted on 5/9/2008, 15:59




eccolo!il nuovo capitolo!
finalmente finito e nuovo di zecca! :shifty:
prego..buona lettura :wii:

CAPITOLO 9- Legilimens!

Il mattino seguente Vivian si svegliò di buon ora, aveva dormito molto bene, e ricordava di aver sognato meravigliosi prati verdi ricchi di bellissimi fiori, cosa che le fece presagire che sarebbe stata una bella giornata...
Sottili e fiochi bagliori filtravano dalle tende verdi del suo letto, la sera prima si era accertata di chiuderle alla perfezione, non voleva che le sue compagne di stanza vedessero il suo cambiamento, a parte Jessy, che ovviamente già sapeva.
Sbirciando attraverso le tende diede uno sguardo al suo orologio sul comodino, erano le sette in punto, e come al solito, le sue compagne erano profondamente addormentate, poi sbirciò dall’altro lato del letto, dove c’era quello di Jessy, lei era sveglia, e non appena la vide fare capolino attraverso le tende le sorrise e disse sottovoce:
<buongiorno “Lily”!>
<buongiorno a te!>rispose Vivian con un sorriso carico di complicità.
<allora?sei pronta?>chiese Jessy.
<ma certo!oggi sarà una giornata decisiva!>rispose Vivian allegra.
<beh...allora sarà meglio se ci sbrighiamo a prepararci, se non vuoi che qualcuno ti veda già!>disse Jessy lanciando uno sguardo schifato nella direzione di Pansy Parkinson, che sonnecchiava profondamente.
Le due ragazze saltarono giù dai letti, e facendo meno rumore possibile si prepararono, Vivian indossò la divisa e si accertò che fosse ben stirata, decise che non si sarebbe truccata, voleva apparire naturale e bella, proprio come Lily Evans quando l’aveva vista nel pensatoio, in poche parole fresca come una rosa.
Vivian si guardò allo specchio, non le sembrava ancora vero di aver fatto un tale cambiamento, quasi non si riconosceva in quel riflesso raggiante e illuminato di un rosso intenso, mancava solo il tocco finale, la ragazza raccolse tutti i capelli in una coda, si accertò che le altre ragazze dormissero ancora ed estrasse da sotto il suo cuscino il Siero dell’Iride Iridescente.
Jessy si avvicinò per assistere, Vivian svitò il tappo del siero e vi immerse dentro il contagocce, facendo molta attenzione ne prelevò due gocce, la quantità che le bastava a cambiare il colore dell’iride...
Alzò la testa e lasciò cadere una sottile goccia nell’occhio destro, poi in quello sinistro, il siero era gelido, e gli occhi stavano per lacrimarle, ma si sforzò di non chiuderli.
Si concentrò con tutta se stessa sul colore che desiderava, lo focalizzò nella sua mente, lo sguardo dolce e luminoso che aveva visto nel Pensatoio.
Poi abbassò di nuovo la testa , e dopo aver finalmente messo a fuoco la sua immagine riflessa vide cosa stava accadendo, i suoi occhi, da neri come erano cominciarono a cambiare partendo dalla zona circostante le pupille, per poi propagarsi lungo tutta l’iride.
Ora i suoi occhi erano di un verde brillante, ci era riuscita, sarebbe stata una Lily perfetta, ancora una volta si stupì di tanta somiglianza, era bastato solo cambiare alcuni colori per diventare la gemella che Lily Evans non aveva mai avuto.
Jessy era allibita, guardò Vivian quasi in ammirazione.
<cavolo!per tutte le cavallette ballerine!...sembri davvero la madre di Harry da giovane...è sbalorditivo!>esclamò Jessy sorpresa.
<beh...neanche io riesco a capire come sia possibile, ma le somiglio molto...>rispose Vivian.
Prima di uscire dal dormitorio si ricordò di fare un’ultima cosa, si avvicinò al letto, aprì la federa verde chiaro del cuscino e ne estrasse la catenina con la chiave che apparteneva a Severus, la ragazza l’aveva portata con se la sera prima, non si spiegava come ma non se l’era sentita di lasciarla in infermeria, la mise al collo, curandosi di lasciarla bene in mostra, e sperando che vedendola Severus avrebbe capito che si trattava di lei.
Così in un quarto d’ora circa le ragazze erano pronte, e sempre più emozionate per la giornata che le aspettava si incamminarono verso la Sala Grande per andare a fare colazione, arrivata all’uscita della Sala Comune Vivian sciolse i capelli, lasciandoli cadere liberamente sulle spalle, erano meravigliosamente mossi e rigogliosi.
Cominciarono a percorrere gli immensi corridoi gelidi dei Sotterranei stringendosi sempre più nei loro caldi mantelli, fino a che non giunsero di fronte alla porta dell’ufficio di Severus, Vivian indugiò qualche secondo fissando il chiavistello, poi continuò a camminare al seguito di Jessy...
Mentre stavano per raggiungere la rampa di scale che conduceva nel Salone d’Ingresso Vivian lo udì distintamente, il suono della porta dell’ufficio di Piton, si aprì e si richiuse, e subito dopo dei passi si stavano avvicinando, non poteva che essere lui, riconosceva quel passo serio ed impeccabilmente composto.
Quando sentì i passi a pochi metri, la ragazza scosse i capelli rigogliosi in un gesto elegante ed accelerò il passo seguita da Jessy, si chiese se Piton avesse notato quella capigliatura...
Senza farsi ulteriori domande le due ragazze entrarono finalmente in Sala Grande, Vivian si sentiva gli occhi di tutti puntati addosso, e qua e la le persone commentavano sottovoce:
“Hai visto quella li?ma chi è non lo mai vista nei Serpeverde!”
oppure
“che strano.. quella ragazza ..non mi sembra di conoscerla…”.
Ignorando il continuo chiacchiericcio le ragazze si diressero al tavolo di Serpeverde, dal tavolo di Grifondoro Fred e Gorge salutarono Vivian e le strizzarono l’occhio con aria complice, facendo finta di applaudire al suo nuovo look.
<wow!chi abbiamo qui?Morris!l’amica dei mezzosangue!la babbanofila!la traditrice di Serpeverde!>esclamò Malfoy con atteggiamento tronfio dall’altra estremità del tavolo, mentre le ragazze prendevano posto.
<chiudi il becco Malfoy!>esclamò Vivian noncurante.
<di un po’ Morris!come mai ti sei tinta i capelli?non vorrai per caso unirti alla banda dei Weasley!spero per loro di no!altrimenti li manderai sul lastrico!>esclamò Malfoy con disprezzo senza fare caso alle parole appena pronunciate da Vivian.
<e .. sai.. cadresti più in basso di quanto tu non lo sia già!poi nel porcile dei Weasley non c’è spazio per un’altra pezzente!>continuò sempre più aggressivo, intanto al suo fianco la faccia da carlino di Pansy Parkinson si contorse in un ghigno perfido, seguito da una risata stridula e fastidiosa.
<ti ho detto di chiudere il becco Malfoy!se non vuoi che ti trasformi in un rospo cornuto!>si alterò Vivian.
<allora Morris?ora cosa farai?non vorrai cominciare a svenire per Re-Lenticchia-Weasley vero?ah.. dimenticavo, è il professor Piton ad avere il fascino che cerchi vero?>ripartì Draco.
Vivian fece in tempo ad accorgersene, il professor Piton stava per raggiungere Malfoy, doveva aver sentito i suoi insulti, e soprattutto doveva aver sentito nominare il suo nome.
La ragazza si girò immediatamente in modo da non essere vista.
<signor Malfoy!non credo ci sia la necessità che lei movimenti la mattinata, lo è già abbastanza di solito…>esclamò Piton in tono gelido emergendo alle spalle di Malfoy.
<cosa accade?potrei sapere?>continuò glaciale.
<beh...io.. nulla signore…>rispose Draco.
Immediatamente il professor Piton si allontanò, Vivian l’aveva scampata per un pelo, lui non l’aveva notata.
La ragazza seguì Piton con lo sguardo, ora si era accomodato al tavolo degli insegnanti, al fianco destro di Silente, la ragazza si sporse per vederlo meglio, quella mattina non si riusciva a decifrare l’umore di Severus, che sembrava solamente burbero come al solito.
Vivian notò che Severus stava consumando la sua colazione, ma intanto sembrava setacciare il tavolo di Serpeverde con lo sguardo, forse stava cercando proprio lei, Vivian continuò a fissarlo.
Poi accadde…Piton la vide e lei gli sorrise con dolcezza ,era come folgorato, i suoi occhi vuoti erano spalancati per lo stupore, mentre batteva le palpebre continuamente, sembrava non credere ai suoi occhi, così Vivian approfittò della sua incredulità per gettarsi sotto il tavolo in modo da non essere vista, Severus tornò alla colazione, evidentemente si era convinto che fosse solo un’allucinazione.
Il piano di Vivian sembrava procedere bene, era proprio ciò che desiderava, far credere a Severus che lei non fosse altro che un allucinazione...
Jessy sghignazzò rivolta a Vivian sotto il tavolo, che ricambiò, la giornata si faceva sempre più interessante, e per di più nel pomeriggio avrebbero avuto due ore di Pozioni, che si prospettavano ancora più interessanti del solito per entrambe le ragazze.
Le due amiche consumarono un abbondante e deliziosa colazione a base di uova e bacon discorrendo allegramente tra loro, e controllando ogni tanto che Severus non vedesse Vivian.
Quando furono sazie si alzarono dal tavolo per dirigersi alle varie lezioni della mattinata, ovviamente controllando bene che Severus fosse già andato via, Jessy cominciò a raggiungere la serra numero tre dove ci sarebbe stata la prima ora di Erbologia , mentre Vivian seguì Piton a distanza.
Il professore raggiunse il proprio ufficio e vi si intrufolò dentro rapidamente, guardandosi intorno prima di chiudere la porta.
Vivian aveva un idea, la lezione sarebbe cominciata entro dieci minuti, il tempo giusto per simulare un’altra allucinazione, si avvicinò alla porta, la aprì quanto bastava per sbirciare senza farsi notare e guardò dentro...
Piton era seduto alla scrivania, con il volto seppellito tra le mani, mentre si massaggiava le tempie.
<no...mi rifiuto di crederci.. non può essere.. Lily.. devo avere le allucinazioni.. perchè mi stai facendo questo!>mormorò Piton che sembrava stressato, subito dopo alzò gli occhi al cielo implorante, il suo volto era umido.
Poi Severus rivolse istintivamente uno sguardo alla porta, e Vivian ne approfittò per spalancarla e farsi vedere interamente con un bel sorriso stampato sul volto e per poi richiuderla rapidamente.
<ehi!tu!aspetta!.. non sarai mica..>Severus non riuscì a finire la frase, Vivian si intrufolò rapidamente nella stanza affianco spiando dal buco della serratura.
<ma perché!perchè sta accadendo ciò?... perchè i miei ricordi mi tormentano a questo modo!non può trattarsi di un fantasma!> esclamò Severus spazientito, per poi tornare nel suo ufficio avvilito e a testa bassa.
Ci era riuscita, sembrava davvero che Severus credesse di soffrire di allucinazioni, la ragazza si guardò intorno, la stanza era in penombra come al solito, si sfilò la catenina e la lasciò cadere sul pavimento, a lei non serviva, dunque le sembrò giusto restituirla anche se anonimamente.
La ragazza fece un ultima cosa, bussò fragorosamente alla porta che comunicava con l’ufficio per poi correre via il più veloce possibile verso la lezione che l’aspettava, mentre correva udì la porta dell’ufficio aprirsi, evidentemente Severus era andato a controllare.
Quando fu nella serra raccontò tutto a Jessy, la mattinata continuò tranquilla, anche se non sapeva con precisione l’effetto che voleva sortire su Severus ,Vivian non intendeva arrendersi, era decisa a continuare fino in fondo.
L’ora di pranzo arrivò anche troppo in fretta, e le ragazze partirono alla volta della Sala Grande seguite dal solito chiacchiericcio curioso suscitato dal look di Vivian, in molti si fermarono per guardarla meglio, non l’avevano riconosciuta, anche Hermione Granger sembrava incuriosita, ma si limitò a complimentarsi con lei, anche se continuava a guardarla con aria sbalordita.
Nella Sala Grande le ragazze si curarono di sedersi il più lontano possibile sia da Malfoy che da Piton, poi Vivian mise in atto un’altra parte del suo piano, scelse una persona dalla quale andare in modo da poter sfilare liberamente d’avanti al tavolo degli insegnanti, si dava il caso che i gemelli Weasley sedessero proprio all’estremità del loro tavolo, per di più il tavolo di Serpeverde e quello di Grifondoro erano agli estremi della sala, sarebbe quindi passata davanti a tutto il tavolo degli insegnanti per raggiungerli.
Dopo aver avvertito Jessy la ragazza si alzò dal suo posto, Severus stava di nuovo setacciando il tavolo con sguardo preoccupato, ma sembrò non notarla, allora Vivian cominciò a camminare, era arrivata in prossimità del tavolo, continuò a camminare con passo lento, notò che tutti i professori la stavano osservando sbalorditi, Silente incluso, che fece un lieve cenno a Severus ,lui si girò immediatamente nella sua direzione e la seguì con sguardo quasi folle, fissandola con i suoi profondi occhi neri, la ragazza sentì una stretta allo stomaco, Severus sembrava più bello del solito e quei suoi occhi, Vivian aveva come l’impressione che potessero trapassarle l’anima…
Ora Vivian stava passando proprio di fronte a Severus, allora si girò e lo guardò fisso negli occhi, sorridendo in modo dolce ed affettuoso, Severus era sempre più sbalordito, fino al punto che il suo bicchiere di vino elfico si era rovesciato senza che lui se ne rendesse conto, e Silente aveva dovuto rimediare al danno con un colpo di bacchetta.
Poi Vivian completò la sua azione, avvicinandosi a Fred e George e cominciando a parlare con loro, che erano seduti di fronte ad Harry, Ron ed Hermione.
<wow Vivian!non so cosa avevi in mente…ma puoi stare certa che tutti sono rimasti sbalorditi dal tuo cambiamento!per di più stai veramente bene!>disse Fred sorridente.
<grazie ragazzi!eh si!non posso fare a meno di notare che tutti se ne siano accorti…>rispose Vivian, curandosi di sorridere solo quando Severus la vedeva.
Poi prima di andare via notò un’altra cosa, aveva lo sguardo di Harry puntato addosso, lui sembrava ancor più sbalordito degli altri, in particolare stava fissando i suoi occhi, che erano davvero identici a quelli “nuovi” di Vivian.
Senza badarci troppo la ragazza salutò i suoi amici e girò sui tacchi per tornare al proprio tavolo, da lontano Draco la stava osservando con espressione a dir poco disgustata, come se lei fosse qualcosa di più disgustoso di uno Schiopodo Sparacoda.
La ragazza passò nuovamente davanti al tavolo, ma decise di creare un diversivo nei piani che si era prestabilita, invece di continuare dritta per la sua strada deviò e si diresse proprio davanti al professor Piton, che sembrava estremamente confuso.
<mi scusi...professore...se la disturbo proprio a tavola…ma.. mi chiedevo se lei potesse dirmi il voto del mio compito di Pozioni, non ho dormito affatto perché credo di aver sbagliato tutto...>disse Vivian continuando a mantenere il contatto visivo con Severus.
<ehm…beh… il suo cognome?..signorina?>chiese lui assolutamente spiazzato , Vivian era sotto gli occhi di tutti, era raro che un alunno si avvicinasse al tavolo degli insegnanti per chiedere qualcosa durante i pasti.
<ma come…signore…non si ricorda di me?mi ha salvato la vita!...L’Ambrafatale…ricorda? Sono Vivian Evans Morris...non mi riconosce?>continuò Vivian accentuando particolarmente la parola “Evans”.
<oh.. certo…come ho fatto a non ricordarmi…>rispose lui guardandola con sospetto.
<allora?>chiese Vivian fissandolo negli occhi.
<allora?...beh...ehm.. Lily.. cioè volevo dire Morris, il tuo compito è un Eccellente, non preoccupartene…>rispose lui tentando di mantenere un tono quantomeno distaccato.
<bene.. la ringrazio.. signore…allora buona giornata!>si congedò lei.
Piton si riprese, non poteva farsi vedere in quello stato da tutta la scuola, Vivian sorrise malefica tra se mentre tornava al tavolo, una volta al posto Jessy era quasi gasata.
<wow Vivian!sei stata grande!avresti dovuto vedere la sua faccia mentre ti seguiva con lo sguardo!>disse Jessy divertita.
<si…sono proprio diabolica!>esclamò Vivian ridendo maleficamente.
Per tutta la durata del pranzo Piton non sembrò staccarle gli occhi di dosso, era come ipnotizzato dal cambiamento di Vivian.
La ragazza si affrettò a finire il suon pranzo prima di tutti, voleva essere nell’aula di Pozioni molto in anticipo, prima del professore...
Salutò Jessy, che era ancora alla frutta e sgattaiolò fuori quando Severus non la guardava, nel Salone d’Ingresso accelerò il passo, e così anche giù nei Sotterranei.
Di corsa arrivò alla classe, si curò di cercare un posto adatto per sbucare fuori all’improvviso, lo trovò , proprio dietro un grosso armadio di mogano che faceva da divisorio tra la zona con i calderoni e quella dove si trovavano le scorte per gli alunni, si appostò li ed attese l’arrivo del professore, quasi immediatamente la ragazza udì il rumore della porta dell’aula che si spalancava , seguito dai passi misurati di Severus, che si stava dirigendo proprio verso l’armadio, proprio in quel momento Vivian cambiò idea, Piton aveva aperto un anta dell’armadio, l’altra era rimasta chiusa, ed aveva un grosso specchio incastonato, che Vivian aveva notato in un secondo momento, mentre Severus se ne stava chino sulle mensole dell’armadio la ragazza sgattaiolò alle sue spalle, in modo da riflettersi nello specchio appena lui avesse alzato lo sguardo, attese li con espressione serena.
Poi Severus alzò lo sguardo, in mano reggeva una grossa provetta contenente quelli che sembravano artigli sminuzzati, non appena vide il riflesso di Vivian nello specchio la provetta che teneva tra il pollice e l’indice cadde fragorosamente al suolo e si frantumò in mille pezzi, lui aveva uno sguardo ghiacciato, e sembrava paralizzato da ciò che aveva appena visto.
Severus si voltò di scatto verso la ragazza, sembrava quasi furioso.
<morris!Cosa accidenti le salta in mente?voleva forse farmi prendere un colpo?>sbraitò lui sull’orlo dell’indignazione.
<…ma certo che no!...non era affatto mia intenzione spaventarla signore…non lo farei mai!>rispose lei tentando di risultare più mielosa che mai.
Severus sembrò riflettere un attimo, aveva ancora un espressione indignata stampata sul viso, poi alzò il sopracciglio sinistro in un espressione interrogativa e si rivolse a Vivian.
<vivian… se stai cercando di farmi impazzire sappi che non cederò affatto…sono abituato a ben peggio...e non tollero che una stupida mocciosetta di quattordici anni tenti di prendersi gioco di me!>esclamò Severus con tono pericolosamente gelido.
Vivian non credeva alle sue orecchie, Severus l’aveva definita una “stupida mocciosetta”!Nonostante fosse alquanto rammaricata di quella definizione tentò con tutte le sue forze di risultare indifferente.
<cosa c’è professore?...agli alunni non è nemmeno concesso di cambiare look?>rispose lei in tono ancora più falsamente smielato.
<morris!non vorrai prendermi in giro?so bene che tu hai osato impicciarti nei miei affari privati!...e dunque sai benissimo cosa mi farebbe stare male!.. non venirmi a dire che oggi hai i capelli rossi e gli occhi verdi per un puro caso!>la aggredì lui sull’orlo di una crisi isterica.
<questa poi!le cose che la farebbero stare male!...ma di cosa sta parlando?>chiese lei sarcastica e facendo finta di non capire ciò che lui diceva.
<ora comincio a perdere la pazienza!sparisci immediatamente dalla mia vista!>urlò Severus furibondo puntando un lungo dito tremante di rabbia verso la porta dell’aula.
<ragazzina impertinente che non sei altro!.. se solo avessi saputo ciò che avrebbero comportato le parole che ti ho detto e tutto ciò che hai scoperto non avrei esitato un attimo a cancellarti la memoria!non c’è bisogno di Obliviatori per questo.. potrei benissimo farlo da me!>continuò lui sempre più infuriato.
Severus estrasse la bacchetta dal mantello, Vivian stava per tirare fuori istintivamente la sua per difendersi, quando lui la agitò in direzione della provetta rotta sul pavimento recitando: <reparo!>, immediatamente la provetta tornò intera e lui la ripose al sicuro nell’armadio.
Vivian si sentiva molto offesa da ciò che il professore aveva appena detto, allora dunque avrebbe fatto volentieri a meno di dirle che la amava?
Era fatta, un altro punto in favore della teoria di Vivian che lui non avesse ancora dimenticato Lily.
Severus non parlava più da almeno cinque minuti, che erano passati nel perfetto silenzio da parte di entrambi, lui era li, girato verso lo specchio, e Vivian vide il suo riflesso, ancora una volta l’uomo si stava massaggiando le tempie e teneva gli occhi chiusi come se fosse stanco, dopotutto le sue occhiaie erano molto accentuate, e Vivian pensò che forse era da tempo che lui non dormiva.
Poi Vivian non riuscì a trattenere tutta la rabbia che lui le aveva causato con le sue parole.
<bene…ancora una volta ha dimostrato…che non dimenticherà mai…Lily…non e vero signore?.. anzi.. Mocciosus?>sbraitò lei sibilando e senza più controllarsi.
Piton si girò nuovamente verso di lei, che ,ripreso il controllo assunse una tipica espressione da Lily, sguardo dolce e comprensivo, non ne voleva assolutamente sapere, era decisa a farlo soffrire, dopotutto era solo colpa sua se il suo quarto anno era partito in modo così anomalo, e per di più sembrava sempre più che lui avesse solo giocato con i suoi sentimenti da bambina.
Severus la stava guardando negli occhi, la fissava intensamente, come se volesse indagare a fondo nella sua anima, allo stesso tempo il suo sguardo era estremamente triste e vuoto, come se la parola Mocciosus avesse provocato in lui una reazione inevitabilmente dolorosa.
Poi Piton sembrò quasi sull’orlo del pianto, continuando a guardarla implorante stava forse per dire qualcosa, ma dei passi misero immediatamente fine a ciò che stava succedendo, gli altri alunni stavano arrivando.
Immediatamente Vivian si diresse senza troppi convenevoli in fondo alla classe, dietro l’ultimo calderone all’angolo, voleva essergli lontano, mentre lui andò a sedersi alla cattedra sconvolto e tentando di riprendersi rapidamente lei cambiò idea, con la classe al completo lui non avrebbe potuto reagire eccessivamente, quindi non ci sarebbe stata tortura peggiore se non quella psicologica, immediatamente prese le sue cose e si spostò dietro l’unico calderone isolato al fianco della cattedra.
In pochi minuti tutta l’aula fu piena, era il momento di cominciare la lezione, Severus si alzò in piedi tentando di evitare Vivian che si trovava al suo fianco destro, fece il giro della cattedra e si posizionò davanti a questa, così da vedere tutta la classe tranne lei.
<bene.. oggi prepareremo il Fluido Muta Sembianze..chi sa dirmi..di cosa si tratta?>cominciò Severus col solito tono glaciale.
Vivian alzò immediatamente la mano, ma era alle sue spalle e lui non la vide.
<signore?..scusi.. credo che Vivan lo sappia.. vede.. ha appena alzato la mano..>interenì Jessy in aiuto di Vivian.
<beh.. chi se non lei poteva sapere ciò?.. non è vero.. Morris?>si voltò lui di scatto con sguardo trionfante e malvagio.
<certamente signore.. beh il Fluido Muta Sembianze serve a cambiare il nostro aspetto in modo irreversibile, per prepararlo occorrono ingredienti piuttosto semplici, tuttavia una volta che si assume tale fluido non è possibile tornare alle proprie sembianze originali, e.. io non l’ho usato..come suppongo lei abbia intuito.. signore!>rispose Vivian con una semplicità disarmante.
<..è chiaro che non ci vuole un genio a notarlo, Morris, ma è anche chiara la sua insolenza!>rispose lui in un soffio glaciale.
Nell’aula ci fu un silenzio di una manciata di minuti, poi Severus riprese a parlare.
<non posso fare a meno di farle presente che.. non ci ha spiegato come si determina la sembianza che si vuole assumere.. signorina Morris, quindi la sua risposta non è altro che una frase letta e ridetta proprio come è scritta nel testo sul quale studiamo!>
<beh.. se solo lei potesse.. lasciarmi parlare.. forse potrei spiegarmi no?>disse lei sempre più insolente.
<ma prego!Morris!>disse lui gelido trattenendo la rabbia.
<bene.. come dicevo.. per determinare le sembianze che noi vogliamo assumere, quali capelli di colore diverso o occhi, o qualsiasi fattezza si vuole alterare..>Vivian non finì la frase.
<come volevasi dimostrare Morris.. hai solamente imparato a memoria il libro.. dunque non ti consiglierei di comportarti come se tu fossi un insopportabile e prepotente saputella!non sei altro che una ragazzina irriverente!>esplose Severus oramai intollerante al fastidioso tono di Vivian.
<come dicevo prima che Morris s’intromettesse.. per determinare le sembianze che si desidera assumere è necessario formulare un semplice incantesimo puntando la bacchetta sulla quantità da assumere mentre si pensa con decisione al preciso cambiamento che si desidera, la formula da pronunciare è“Morfus”, dunque se il fluido cambia colore da verde a rosso è segno che l’incantesimo ha avuto successo.. riassumendo dopo aver bevuto il fluido il cambiamento sarà permanente.. >concluse Piton.
<ed ora.. sarà meglio iniziare a preparare questo fluido, che sperimenteremo su dei semplici ragni , gli ingredienti sono al solito posto.. da ora avete mezz’ora esatta per prepararla..>
Vivian si alzò e cominciò a prendere i vari ingredienti dall’armadio, poi una volta al posto aprì il suo volume di Pozioni Avanzate di Terzo Livello e lo poggiò sul pavimento dove Severus non l’avrebbe visto, doveva annotare i piccoli accorgimenti che poteva eventualmente scoprire.
La prima parte della preparazione il testo del quarto anno prescriveva di sminuzzare finemente una radice di Centinodia e versarla nell’acqua in punto di ebollizione, Vivian non era molto convinta di tale spiegazione, diede un occhiata al suo libro del settimo anno, diceva che per una miglior riuscita la radice doveva essere prima essiccata al sole per un ora, allora Vivian decise di sperimentare.. prese la sua radice, la posò sul tavolo e con un piccolo incantesimo che annotò sul libro la essiccò appena, poi prese il suo coltello d’argento e prese a schiacciarla con il piatto della lama, la radice diventò simile ad una fine polvere, la ragazza la raccolse sulla lama e la versò nel calderone, la cui acqua prese una piacevole colorazione verde clorofilla.
Vivian annotò il piccolo accorgimento di nascosto e tornò alle istruzioni del libro del quarto anno, stavolta suggeriva di mescolare il contenuto in senso antiorario mentre si aggiungevano gli altri ingredienti , fino a che il contenuto non fosse diventato color alga marina, la ragazza provò a seguire tale istruzione, ma dopo qualche minuto i risultati tardavano ad arrivare, allora la ragazza improvvisò nuovamente, prese a mescolare cinque volte in senso orario e cinque in senso antiorario, nel giro di trenta secondi scarsi il contenuto aveva assunto il colore giusto, fu così che contenta del suo risultato annotò anche tale accorgimento.
L’ultima operazione prevedeva poi di spegnere il fuoco sotto il calderone e di continuare a girare in senso antiorario, la ragazza evitò nuovamente il suggerimento e fece il contrario, Severus si avvicinò finalmente a lei, e vide ciò che lei stava facendo.
<morris!le indicazioni dicono di mescolare in senso antiorario, potrei sapere per quale motivo lei sta facendo il contrario?>chiese lui in tono distaccato.
<perché.. vede signore.. se mescolata in quest’altro modo si risparmia molto più tempo..>rispose lei.
<e cosa le fa pensare che io le creda.. Morris?>chiese lui.
<il fatto che.. la mia pozione è perfetta e per farla ci ho messo pochissimo tempo..>rispose Vivian col solito tono insolente.
Piton allora afferrò una matassa di polvere che si era depositata sul tavolo e la scaraventò nel calderone, subito la pozione perse il suo colore verde e si ridusse ad un marrone spento , lui lo aveva fatto di proposito.. aveva inquinato il fluido di Vivian.
<non credo si tratti di.. un fluido ben riuscito, allora Morris?osa ancora contraddire i miei suggerimenti?>disse lui.
Quella era la goccia che fece traboccare il vaso.. Vivian non sarebbe rimasta oltre a farsi insultare.
<bene!.. non c’è bisogno che io resti qui allora!>Vivian si alzò tremante di rabbia, voleva piangere, ma si trattenne, poi prese il mestolo e lo affondò nel calderone più vicino, la pozione di Malfoy andava bene, estrasse rapida la bacchetta ed esclamò “Morfus”, come si aspettava il liquido diventò rosso, Severus stava per correrle incontro, Vivian bevve.
<nooo!!!>Piton aveva urlato, ma non era riuscito ad impedirle di fare quel gesto, allora Vivian girò rapidamente sui tacchi e scappò fuori dalla classe senza trattenere le lacrime.
In classe Jessy si alzò in piedi.
<owen!chi ti ha dato il permesso di alzarti?rimani al posto!>gridò Severus.
Vivian corse, fino a trovarsi nel Salone d’Ingresso, dove si sedette sulla scalinata di marmo, non voleva tornare in classe, pensò a cosa poteva fare.
<ehi Vivian?>Harry veniva verso di lei.
<oh..Harry sei tu.. >rispose distrattamente Vivian<come mai qui?>chiese.
<beh.. nulla..mi andava di stare un po’ da solo.. >rispose lui.
<ah.. per la questione del torneo vero?.. a proposito come te la passi?>chiese Vivian.
<ehm..non bene..ho scoperto che come prima prova dovrò affrontare un drago..e questo non mi rassicura affatto..>rispose lui sedendosi al suo fianco.
<di un po’.. ma è vero che tra te e Piton accade qualcosa?>chiese Harry improvvisante.
<no!ma perché tutti pensano che ci sia qualcosa?>rispose Vivian un po’ alterata.
<no nulla..à che sai..ti succede qualunque cosa quando c’è lui!.. sembrava strano..chi vorrebbe mai avere a che fare con quella sottospecie di viscido essere!>esclamò Harry perfido.
Un moto di rabbia percorse le viscere di Vivian, ma decise di reprimerlo, poi Harry la guardò negli occhi.
<come mai hai cambiato il colore degli occhi in verde?sai.. sono come i miei.. e non ho potuto fare a meno di notare che hai tinto i capelli di rosso.. lo sai che mia madre aveva i capelli rossi?>chiese lui.
<non c’è un motivo particolare, avevo voglia di cambiare..>rispose lei.
Vivian trascorse un bel pò di tempo a parlare con Harry, e le venne un’idea geniale..
Finite le due ore di Pozioni tutti cominciarono a salire dai sotterranei per dirigersi alla Sala Grande, Jessy aveva preso la borsa di Vivian e non appena la vide gliela restituì raccontandole che dopo la sua uscita il professore era stato infuriato per tutta la lezione.
Poi Severus emerse dell’entrata per i sotterranei, Vivian lo vide, si stava dirigendo verso di lei.
Allora mise in atto il suo piano, cominciando a sorridere continuamente ad Harry, quando Severus fu vicino la ragazza si gettò letteralmente al collo di Harry e lo abbracciò.
<grazie di avermi fatto compagnia Harry!>disse lei mentre alle spalle di Harry Piton osservava la scena senza fiatare, con espressione allibita.
Poi la ragazza diede un sonoro bacio sulla guancia ad Harry e lo abbracciò di nuovo, intanto alzò lo sguardo verso Severus e lo guardò in tono di sfida, negli occhi di Severus c’era un bagliore di gelosia.. ci era riuscita, aveva fatto ingelosire Severus, d’altronde aveva praticamente ricreato una delle scene dei ricordi del professore, lei uguale a Lily, che abbracciava Harry, identico a James.
Harry la salutò ancora stranito dal suo comportamento e si diresse in Sala Grande, ora nel Salone d’Ingresso c’erano solo loro, Severus e Vivian.
Vivian stava per scappare via quando..
<aspetta!dove credi di andare eh?>la apostrofò Severus furioso, poi la tirò per il braccio con violenza,e la trascinò con se nel suo ufficio, Vivian urlò:
<mi lasci!cosa crede di fare!..basta!metti giù quelle manacce Mocciosus!>gridò lei senza più ragionare.
Entrati nell’ufficiò Severus lo sigillò con adeguati incantesimi, scaraventò letteralmente Vivian sulla prima sedia che trovò e la posizionò al centro della stanza.
<..vorrei tanto sapere perché si comporta così !Morris!>sbraitò lui fuori controllo mentre girava attorno a Vivian con passo velato, la ragazza lo seguiva con lo sguardo.
<..io vorrei sapere!perchè mi insulta?>chiese lei ancora più rabbiosa.
<perché ti insulto???piccola ragazza impertinente!sei tu che mi stai provocando!>rispose lui.
<davvero.. Mocciosus?>chiese lei perfidamente
<come osi?perchè hai preso quel dannatissimo fluido eh?rispondi Vivian!>sbraitò nuovamente lui.
<..perché non sono affari suoi!>grido lei.
<bene.. dunque non mi lasci scelta..>Severus continuava a girare attorno a lei con passo quasi felpato, come un grosso felino nero.
<sai che non lo farei se non fosse necessario..ma non mi lasci altra scelta..>continuò, Vivian era un tantino allarmata, cosa aveva in mente Severus?
<perdonami piccola.. io>ora Severus appariva un po’ triste
<non volevo arrivare a questo.. credimi>ora era alle sue spalle.
Vivian non ebbe nemmeno il tempo di capire ciò che stava accadendo..
<legilimens!>.
Vivian si sentiva strana, numerose immagini che appartenevano ai suoi ricordi le scorrevano davanti agli occhi, sembrò durare qualche manciata di minuti quando..
<basta!!!!!non sono affari suoi!non può farlo!>gridò Vivian.
Poi sentì una voce, una voce lontana che esclamò:
<imperio!> cosa?forse Severus aveva usato la maledizione?..Vivian tentò di opporsi con tutte le sue forze cercando di ricordare gli insegnamenti di Moody, ma era tutto inutile, si sentiva piacevolmente intontita, la voce disse:
<e ora…dormi ..immediatamente!> diceva questa vocina nella sua testa, poi dopo qualche minuto la ragazza non vide più nulla, cadde addormentata.
Si risvegliò poco dopo, almeno da quanto credeva… si guardò intorno, si trovava nel dormitorio, dando un’occhiata al suo orologio vide che erano le due del mattino, era ancora vestita, non ricordava come fosse arrivata li… era troppo esausta, così senza farsi ulteriori domande si riaddormentò, serena, ed inconsapevole del fatto che Severus avesse letto la sua mente..
fine!^^

 
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SnapeTear89
view post Posted on 11/9/2008, 14:12




beh..ecco il capitolo 10..
spero sia gradito.. :uffi:

CAPITOLO-10 IL REGALO DI COMPLEANNO

Vivian si risvegliò la mattina successiva molto frastornata, non ricordava quasi nulla del giorno prima , ma qualcosa continuava a tornarle alla mente, tutti i suoi ricordi le scorrevano davanti agli occhi, come quello che i babbani avrebbero chiamato film.
La cosa più strana era un singolo ricordo, che le era rimasto impresso, un ricordo che non le apparteneva, e non riusciva a spiegarselo, ricordava solo che la sera precedente Piton l’aveva portata con se nel suo ufficio forse per rimproverarla, e alle due del mattino si era ritrovata inspiegabilmente nel dormitorio ancora in divisa.

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Oramai novembre volgeva quasi al termine, il parco era sempre più gelido e il cielo era spesso plumbeo.
Presto ci sarebbe stata la prima prova del Torneo Tremaghi, nella quale i campioni avrebbero affrontato dei draghi, come Harry le aveva detto, per di più Vivian aveva scoperto che tale prova si sarebbe svolta proprio nel giorno del suo quindicesimo compleanno, il ventiquattro novembre.. si chiese cosa avrebbe fatto per festeggiare, ma mancava circa una settimana, qualcosa le sarebbe venuto in mente.
Vivian passò tutta la settimana immersa nei libri, a volte pensava che avrebbe voluto parlare con Severus , per chiedergli spiegazioni su cosa fosse accaduto in quella notte, ma non ebbe mai occasione di trovarsi sola con lui, che oramai evitava sempre di guardarla in faccia.. per di più la ragazza aveva ingerito il Fluido Muta Sembianze, e sarebbe rimasta uguale a Lily per sempre, si chiese se il Professor Piton ne fosse dispiaciuto o meno.
Poi il ventiquattro arrivò improvvisamente, Jessy era piombata su Vivian per svegliarla e le aveva subito dato il suo regalo di compleanno, una graziosa borsa in pelle di drago con una lunga tracolla, proprio come le piaceva.. immediatamente Vivian svuotò la sua vecchia borsa di velluto nero e ripose tutto il contenuto nella sua nuova borsa, poi andarono a colazione facendo progetti su come avrebbero passato la giornata, in molti le fecero gli auguri di compleanno..
Nella Sala Grande tutti sembravano molto eccitati per la prova che attendeva i campioni, sia all’ora di colazione che di pranzo era animata da un vivace chiacchiericcio.
La mattinata come anche le sezioni sembrò volare, a pranzo non mancarono i soliti scocciatori, a Malfoy era giunta la notizia del compleanno di Vivian, e non mancò di apostrofarla con i soliti epiteti.
<ehi Morris!..e così oggi è il tuo compleanno eh “mocciosetta”?>gridò lui con un ghigno beffardo, curandosi che il professor Piton fosse in ascolto per metterla in imbarazzo.
<non sono affari che ti riguardano..Malfoy!>lo apostrofò lei.
<allora morris?cosa vuoi per regalo?il professor Piton su un piatto d’argento?>gridò lui di nuovo ignorando ciò che Vivian aveva appena detto, la ragazza arrossì violentemente, ma cercò di non dargli retta, Malfoy si accorse che il professor Piton non era solo in ascolto, ma stava anche raggiungendo il tavolo di Serpeverde.
<malfoy.. non è necessario che lei usi tutta la voce che ha per insultare Morris..> Severus guardò Vivian negli occhi con il solito sguardo glaciale <basta sussurrarlo.. >concluse lui.
Vivian si sentì bruciare di rabbia.. ma decise di non reagire.
<dunque.. Morris, oggi compie gli anni?>le disse Severus.
<beh..io..si.. quindici..>rispose lei, rivolgendogli la parola dopo più di una settimana di indifferenza.
Piton sembrò aver avuto un’idea, poi senza aggiungere alcuna parola si allontanò per tornare al tavolo degli insegnanti.
Subito tutti si ritrovarono all’ultima lezione, a breve ci sarebbe stata la prima prova..
Vivian e Jessy avevano deciso di assistere alla prima prova, per poi starsene tranquille a festeggiare compleanno di Vivian, non era un granchè come programma, ma era il massimo che le ragazze avrebbero potuto fare.
Le due si stavano preparando per dirigersi al campo di Quidditch, dove ci sarebbe stata la prova, quando Vivian vide che aveva ricevuto un pacco, che giaceva sul suo letto, era abbastanza ingombrante, la ragazza lesse il biglietto, era da parte dei suoi genitori, forse era il loro regalo di compleanno.
Aprì il pacco, c’era una bellissima scatola di latta decorata contenente deliziose Mou fatte in casa, e dei bellissimi inchiostri nuovi confezionati elegantemente.
E poi c’era dell’altro, un vestito, in velluto verde , aveva delle lunghe maniche che diventavano larghe ai polsi, un’ampia scollatura che scopriva le spalle ed una lunga gonna che terminava con un’elegante strascico, tutti gli orli erano decorati da eleganti pizzi neri.
Vivian era allibita, si trattava di un abito da cerimonia, non riusciva ad immaginare l’occasione in cui le sarebbe servito, lo ripose ben piegato nel baule e disse:
<jessy.. secondo te a cosa serve?>chiese Vivian.
<mah.. non so.. forse durante il torneo ci sarà un occasione in cui ne avremo bisogno..>suggerì Jessy.
<beh.. ad ogni modo è un vestito bellissimo..>disse Vivian.
<..è quasi ora.. è meglio se andiamo..>disse Jessy controllando il suo orologio.
Le due ragazze uscirono dalla Sala Comune, per dirigersi verso il Portone di Quercia, superarono l’ufficio di Piton, ma Vivian si sentì strana..
Sentiva una voce profonda, bassa e suadente, si guardò intorno, ma non vi era nessuno, poi la voce parlò di nuovo.
<vivian.. vieni nel mio ufficio, ho bisogno di te.. >
La ragazza era un tantino preoccupata, la voce era inconfondibile, non poteva che essere Severus, ma come mai lo sentiva solo lei?
<nel suo ufficio?>si chiese Vivian credendo di averlo solo pensato.
<cosa hai detto Vivian?dai sbrigati!>escalmò Jessy.
<ehm..io >disse Vivian incerta.
<tu cosa?>chiese lei.
<beh..ho qualcosa da fare ancora..ma tu comincia ad andare, ti raggiungo subito..>disse.
<..ok..ma fa in fretta.. rispose Jessy, poi girò sui tacchi e andò via.
“nell’ufficio ha detto?”pensò Vivian.
<si..non temere, non ho cattive intenzioni..>rispose di nuovo la voce.
Vivian era confusa, perché il professor Piton stava comunicando con lei in quel modo?non avrebbe potuto dirglielo di persona?
Poi si decise, curandosi di essere ben in ordine andò verso la porta, la spalancò, ma tutto ciò che trovò davanti a se fu un ufficio vuoto, come al solito in penombra, l’unica luce giungeva da uno spiraglio remoto del soffitto, l’unico angolo scoperto e privo di tende nere delle basse finestre, il raggio proiettato dalla luce esterna colpiva un punto esatto della scrivania, sulla quale Vivian notò un piccolo biglietto di pergamena ed una rosa, sembrava blu.
La ragazza chiuse la porta alle sue spalle e corse alla scrivania, prese il biglietto tra le mani e lo lesse:

Cara Vivian,
oggi è un giorno importante,
oggi compi quindici anni,
ti ho chiesto di venire qui,
per farti i miei auguri,
ma soprattutto per chiederti scusa,
tesoro mio,
per il mio comportamento,
se hai qualcosa da chiedermi non esiterò a rispondere..
tuo
Severus
p.s. questa rosa è per te, rappresenta la tua candida bellezza ..

Quando la ragazza finì di leggere si sentì sollevata da terra di almeno dieci centimetri, Severus voleva farle gli auguri, una piccola speranza si fece spazio nei suoi pensieri, forse l’avrebbe perdonata per il suo comportamento, e forse lui aveva finalmente deciso di lasciar perdere Lily.
Vivian prese la rosa blu tra le mani, i petali erano morbidi e vellutati , era stupenda, nessuno le aveva mai regalato una rosa..
Mai nessuno aveva paragonato la sua bellezza a quella di un fiore, arrossì lievemente e sorrise, poi sentì il delicato profumo della rosa, era quasi inebriante appagante per i sensi, vicino lo stelo era legato un piccolo cartiglio, lo sfilò e lesse:

Credo tu conosca la strada,
ad ogni modo varca la soglia della porta nascosta..
Con amore
Severus


Vivian si sentiva come se stesse partecipando ad una caccia al tesoro, ma era sempre più curiosa, così tenendo la rosa blu con se si avvicinò alla libreria, stava per estrarre la bacchetta, quando la libreria scattò automaticamente di lato rivelando la porta che aveva varcato tempo prima.
Con il cuore che le martellava in petto e chiedendosi cosa ci sarebbe stato oltre quella porta Vivian afferrò il chiavistello, lo fece scattare e poi entro nell’altra stanza, l’ambiente era buio, lo stesso inebriante profumo di quella rosa blu era disperso nell’aria di quella stanza, se pur buio ed apparentemente triste quel luogo sembrava come un giardino fiorito, dai meravigliosi profumi, e pure non sembrava esserci anima viva.
Poi all’improvviso..
<vivian.. così eccoti..>disse la voce di Piton, Vivian non riuscva a capire da dove arrivasse , poi una candela blu si accese e rivelò il tavolo sulla quale era poggiata, di fianco vi era un grosso vaso di porcellana contenente un abbondante mazzo di rose blu, la ragazza si spiegò il perché di quel dolce profumo nell’aria.
Improvvisamente una luce vicino un divanetto di pelle nera si accese, Vivian era sempre più emozionata..
Li sedeva Severus, il volto sereno, per la prima volta da molto tempo..
Aveva una gamba accavallata e le braccia incrociate, e la stava guardando, sorrideva, la luce della candela si rifletteva sul suo volto e dava una calda sfumatura alla sua pelle candida.
Severus indossava la solita camicia bianca nei pantaloni neri, ma sembrava più elegante del solito, inoltre i suoi capelli sembravano diversi, più “vaporosi” del solito forse ,la ragazza pensò che probabilmente li aveva lavati da poco, contrariamente alle voci che giravano per la scuola, secondo le quali il professore non si lavava mai, voci alle quali lei non aveva mai creduto.
Vivian non sapeva cosa dire, sentiva che il suo cuore sarebbe esploso di gioia, il suo Severus era bellissimo quella sera, allora lei gli si avvicinò lentamente.
<..mi spiace di aver controllato la tua mente per portarti fin qui.. ma era l’unico modo per non dare nell’occhio.. forse avresti preferito assistere alla prova.. ma dovevo assolutamente vederti..>disse lui.
<beh..io..in realtà..sono felice di essere qui con te..cioè volevo dire con lei.. signore..>rispose Vivian arrossendo violentemente.
<..non me lo aspettavo.. beh..perché non ti.. siedi?>chiese lui gentilmente indicando il posto vuoto al suo fianco.
Vivian sentì una stretta dalle parti dello stomaco, poi senza fiatare si avvicinò al divano, sedette compostamente al fianco di Severus, curandosi di non esserle troppo vicina, ora tremava dall’emozione, pensò fosse a causa dell’atmosfera soffusa che c’era nella stanza.
<allora Vivian.. suppongo che tu abbia qualcosa da chiedermi..o sbaglio?>chiese lui guardandola ed alzando il sopracciglio in uno sguardo interrogativo.
Vivian lo guardò negli occhi, quei magnifici occhi neri, così profondi e misteriosi.
<io.. voglio solo sapere.. cosa è successo quella notte..>chiese Vivian con cautela.
<sapevo che mi avresti fatto questa domanda..beh..mi vergogno ad ammetterlo, ma, ero furioso con te, per gli.. epiteti che mi hai rivolto..>si interruppe.
<io..beh..la prego signore!mi scusi..io..non so cosa mi sia preso..mi dispiace di averla trattata a quel modo!e non volevo bere il fluido!sa ero così fuori di me..>esclamò Vivian dispiaciuta.
<beh..Vivian?stai tremando!...sta tranquilla.. le tue scuse sono accettate..non cel’ho con te..>rispose lui sorridendole nuovamente.
Vivian arrossì, che figura stava facendo?tremare così davanti a lui!
<la ringrazio..>si limitò a rispondere la ragazza, riuscendo finalmente a padroneggiare il suo tremolio.
<dicevo che.. dopo il tuo comportamento volevo assolutamente capire ciò che avevi in mente, ero preoccupato.. e ti ho letto nelle mente, credimi non volevo ricorrere all’Occlumanzia, ma la tua incolumità era più importante..>spiegò Severus.
Vivian era sconvolta, cosa aveva visto il professore nella sua mente?
<..io..beh..cosa..ha visto signore?>chiese lei.
<tranquilla, non ho visto nulla di compromettente, ma credo di aver avuto una lezione, stai soffrendo troppo, a causa mia..ho visto il piano che avevi in mente..ma non c’è da preoccuparsi.. amore mio..mi ha solo aiutato a capire, non posso rincorrere per sempre i miei ricordi, ciò che è andato non tornerà mai più, e devo farmene una ragione..>disse lui con un evidente sforzo, nel tentare di scacciare i ricordi della sua Lily, poi le carezzò dolcemente la morbida guancia.
<io..ne sono felice..mio signore…>rispose lei senza rendersene conto, e arrossendo lievemente.
Severus sembrava felice di aver sentito ciò che Vivian gli aveva appena detto, il suo sguardo triste sembrò illuminarsi.
Poi Vivian capì, le tornò in mente il ricordo che non le apparteneva, quelle immagini che l’avevano accompagnata per tutta la settimana, un bambino, con i capelli neri insolitamente lunghi, piangeva rannicchiato in un angolo mentre suoi genitori litigavano, lo capì quel bambino era Severus, evidentemente nel leggere la sua mente lui non se ne era accorto, ma era riuscito senza volerlo a mostrarle un suo ricordo.
<ora..capisco..io..ho visto un suo ricordo..signore..>disse lei.
<davvero?cosa hai visto?>chiese lui un tantino allarmato.
<beh.. credo sia accaduto quando lei ha letto la mia mente..io l’ho vista..era molto piccolo però, suppongo avesse circa nove anni, e quelli, erano i suoi genitori..lei piangeva mentre litigavano..>rispose cominciando a ricordare tutto nei minimi particolari, e commuovendosi.
<oh..beh..si..i miei genitori litigavano spesso quando ero piccolo.. e..come avrai capito.. ne soffrivo molto..>rispose lui malinconico.
<.. mi dispiace molto.. ma poi.. hanno fatto pace?>chiese lei con delicatezza.
<beh.. no.. vedi Vivian..lui era così.. violento ed aggressivo perché.. non ha mai accettato il fatto che io e mia madre fossimo.. dei maghi..>si interruppe Severus.
<..oh..capisco.. era un Babbano?>chiese Vivian curiosa ma comprensiva.
<..si.. e non gli andava a genio.. la nostra natura.. per mia madre forse ci era passato sopra, ma quando io nacqui .. e lui scoprì che anche io ero.. un mostro, come usava definirci, non riuscì più a vederci, era sempre furioso,e spesso.. alzava le mani su di me..>rispose lui sempre tristemente.
<non deve essere stata molto felice la sua infanzia..>osservò Vivian, poi lo guardò negli occhi, non poteva crederci, lei era li, di fronte a Severus, e stavano parlando del suo passato, Vivian aveva l’impressione che lui non avesse confidato mai a nessuno quelle cose, se non a Lily.
Poi la ragazza sollevò una mano, e continuando a guardarlo accarezzò il suo pallido volto, era impressionante come nonostante la differenza di età tra i due Vivian fosse attratta da lui, che interiormente sembrava non riportare alcun segno della sua età, ora che la ragazza stava accarezzando il suo viso le sembrava fosse molto più giovane.
Effettivamente la sua pelle sembrava essere solo lievemente segnata dalla sua età, era impressionante..
All’improvviso Severus si ritrasse scosso da un brivido, prese la mano di Vivian e senza convenevoli la portò alle labbra, baciandola come fosse un padre con la sua bambina, poi continuò a tenerla stretta.
<beh.. se non altro.. mia madre ora non soffre .. lui ci ha lasciati.. morì quando io diventai insegnante qui ad Hogwarts, la cosa gli aveva provocato una forte delusione, perché aveva sempre creduto che crescendo avrei evitato di usare la magia, e sarei diventato “normale” , con un “lavoro normale”..>si interruppe un attimo, e fissò il vuoto, come a voler ricordare qualcosa.
<..nonostante mio padre non avesse mai dimostrato affetto nei nostri confronti la sua morte fu straziante.. aveva bevuto quella sera, fin troppo vino, dopo aver litigato per l’ennesima volta con mia madre uscì per strada completamente ubriaco, fu coinvolto in una rissa con altri Babbani, quando il giorno dopo tornai a casa con la buona notizia, ovvero che ero diventato insegnate, trovai la camera ardente, mia madre non aveva voluto avvertirmi la sera prima, temeva di poter distrarre i miei esami per diventare insegnante, dunque la mia bella notizia dovette aspettare, e per riprenderci dal tragico evento ci volle un po’ di tempo..>disse lui ancora triste.
<oh..è così triste..io..>disse Vivian incerta, poi una lacrima rigò il suo viso, era davvero molto triste.
<no Vivian..ti prego.. non piangere.. tu per me.. sei importante, e non voglio che tu sia triste per il mio passato, ora è andato, e non tornerà..>disse Severus dolcemente mentre con la mano le asciugava la lacrima.
<potrei farle una domanda?>chiese Vivian stropicciandosi le mani nervosamente.
<certo..>rispose Severus fissandola in attesa della domanda.
<dunque lei.. non odia Harry Potter?>chiese Vivian con cautela.
<..è difficile.. darti una risposta, vedi.. ho sempre portato rancore per suo padre, e per ciò che lui mi ha fatto in età giovane,ma amavo Lily, e non ho potuto mai averla..>cominciò Severus inondato dalle sue vecchie memorie.
Vivian ora pendeva letteralmente dalle sue labbra.
<poi feci quel maledetto errore, mi ritrovai ad ascoltare una parte di una profezia, che raccontai subito ..al Signore Oscuro, ero un Mangiamorte a quei tempi, e non potevo mai immaginare che quella profezia fosse riferita al figlio di colei che amavo.. >si interruppe, quelle parole sembravano fargli male, Vivian mise una mano sulla sua spalla per confortarlo, Severus sembrò apprezzare il gesto, ma non si trattenne, scoppiò in lacrime e la strinse forte al suo petto, Vivian si sentiva morire, era abbracciata al suo amore, stretta al suo petto, mentre l’uomo carezzava affettuosamente i suoi capelli rossi, la ragazza poteva sentire il suo cuore battere, ed era una sensazione sublime..
<io.. non v-volevo.. n-non potevo s-sapere..>disse Severus continuando a tenerla stretta, Vivian non riuscì a resistere e scoppiò in lacrime anche lei, non sapeva perché, ma non capiva nemmeno cosa stesse provando, era felice, ma allo stesso tempo profondamente triste per lo stato in cui era ridotto Severus in quel momento.
Lui le carezzò nuovamente i capelli con fare paterno, e la baciò sulla testa.
I due si divisero, si stavano guardando, mentre si asciugavano le lacrime e si rimettevano seduti, il cuore di Vivian era quasi in fibrillazione.
Poi Severus si schiarì la voce e continuò con voce un po’ rauca.
<beh.. il Signore Oscuro decise che il suo nemico, sarebbe stato Harry Potter, e sarebbe passato sul cadavere di chiunque si frapponesse sul suo cammino, lui lo doveva uccidere, fu così che scoprì dove si rifugiavano i Potter, qualcuno glielo rivelò..raggiunse il luogo e tentò la sua impresa, Lily.. lo difese, difese Harry fino alla morte,e .. beh il resto lo sai..>concluse Severus con una nota malinconica nella voce.
<ora capisco.. mi dispiace.. ma lei non.. poteva saperlo..>rispose Vivian tentando di consolarlo.
<..fatto sta che oramai era fatta, colei che amavo era morta.. ed era colpa mia.. avevo riferito le parole che la condannarono a morte.. così feci una promessa, avrei aiutato suo figlio, era il minimo che io potessi fare per lei.. ma.. non dire nulla ad Harry, io non posso farglielo sapere.. non ora.. non puoi nemmeno immaginare quale peso gli cadrebbe addosso se in questo momento venisse a sapere il suo destino, ciò che lo aspetta.. e poi.. non nutro molta simpatia nei suo confronti.. come credo tu sappia..>concluse.
<oh.. ma certo io.. non gli dirò nulla.. posso capire..>rispose Vivian, chiedendosi quale fosse questo peso di cui lui parlava.
<mi parli di lei.. di Lily intendo..>disse Vivian improvvisamente.
<beh.. era.. bellissima, ed era.. come te, dolce ,speciale.. non c’è molto da dire, mi innamorai di lei quando eravamo bambini, e non smisi mai di provare ciò che provavo, il resto l’hai letto nelle mie memorie..>rispose lui.
Poi il silenzio si diffuse nella stanza, Vivian si chiese a che punto fosse la prova, nei Sotterranei non giungeva alcun rumore dall’esterno.
<.. ora basta con i ricordi ..Vivian.. sei qui perché è il tuo compleanno, e non voglio rovinartelo..>disse Severus interrompendo il silenzio.
<oh..certo..io>Vivian non sapeva cosa dire.
<auguri Vivian..buon compleanno>disse lui prima che Vivian proferisse parola, poi le diede un bacio sulla guancia e la guardò negli occhi, ora il suo sguardo era dolcissimo, come non lo era mai stato..
<g-grazie.. signore.. io.. questo è il compleanno più bello della mia vita!io..la ringrazio!..sono molto felice signore..>rispose Vivian un po’ balbettante .
Severus era contento, continuava a contemplare il suo piccolo amore, e Vivian era al settimo cielo, come era accaduto in precedenza lui le sorrideva, era il sorriso che rivolgeva solamente a lei.
<ma.. sono consapevole che.. non possiamo.. rivelarlo ad anima viva.. nessuno deve sapere di noi amore mio.. saremmo costretti a fuggire se una cosa del genere dovesse scoprirsi..>disse lui un po’ triste.
<lo so.. come farò?a fare finta di nulla..a fingere che tra di noi non ci sia nulla! sperò che andrà tutto bene..>rispose Vivian anch’essa triste.
<vedrai ..troveremo una soluzione..>disse lui affettuosamente.
<ora.. fidati di me Vivian..chiudi gli occhi..>le disse.
Vivian chiuse gli occhi, pensando a cosa la attendesse.
<non sbirciare ..solo un attimo..>
Vivian sentì un peso in meno al suo fianco, Severus si era alzato in piedi, stava camminando per la stanza, poi sentì che lui era alle sue spalle, Severus le prese i capelli, li spostò su una spalla, Vivian ebbe un brivido, lui aveva le mani gelide ,per un istante Severus carezzò il suo collo candido, poi la ragazza udì un piccolo rumore metallico.
Qualcosa di freddo era stato poggiato sul suo collo, sembrava essere una catenina, sul petto di Vivian scivolò qualcosa, probabilmente una specie di medaglione. Sistemato il tutto Severus rimise i capelli a posto sfiorando la pelle della ragazza, e Vivian ebbe di nuovo un brivido, poi cominciò a sentire una dolce melodia, come una ninna nanna, un suono sublime, che le sembrava di conoscere, quella melodia le scaldava il cuore.
<ehm.. ora ..puoi aprire gli occhi..Vivian>disse Severus.
Quando Vivian aprì gli occhi finalmente la vide, al collo aveva una spessa catenina d’argento, alla quale era appeso un bellissimo ciondolo che stava nel palmo di una mano, era un cuore sul quale era incisa una “S” con calligrafia sottile ed inclinata, infine in un angolo era incastonata una bellissima pietra verde, forse uno smeraldo.
Vivian non aveva parole, era senza dubbio il regalo più bello che avesse mai ricevuto, lo aprì, dentro vi era racchiuso un carillon, che generava quella musica celestiale, ancora una volta Vivian ebbe la sensazione di averla già sentita.
Nell’altra “valva” del ciondolo vi era una piccola iscrizione che dettava:
“SEMPRE NEL MIO CUORE”.

<beh.. questo è il mio regalo di compleanno.. spero tu lo gradisca..>disse Severus.
<io.. si!è bellissimo!io.. grazie signore!>disse lei commossa.
<vedi.. mia madre me lo regalò quando avevo nove anni, e mi disse.. portalo sempre con te.. e ti sarò vicina.. così mi porterai “sempre nel tuo cuore” >le disse Severus sorridendo.
<lei mi voleva molto bene, e me ne vuole tuttora..>aggiunse.
<beh.. signore.. io.. non posso accettarlo.. è un suo ricordo!>esclamò Vivian dispiaciuta.
<e invece si che puoi, voglio che tu mi porti.. sempre nel tuo cuore, vedi, la “S” sta per Severus.. così quando ti mancherò potrai ascoltare il carillon e ricordarti di me..>rispose lui guardandola negli occhi.
Vivian era ancora più felice, il suo amore le aveva fatto un regalo bellissimo, ed era rimasta senza parole.
Si alzò in piedi e senza più controllarsi si buttò tra le braccia di Severus, dal suo metro e cinquanta di altezza dovette alzarsi sulle punte per raggiungere le spalle del suo amore, che superava il metro e ottanta di altezza, e gli diede un bacio affettuoso sulla guancia, i due rimasero abbracciati per qualche minuto, senza mai lasciarsi..
Vivian passò il resto della serata in compagnia di Severus, ad un certo punto si udivano urla per tutto il castello, evidentemente aveva vinto la prova uno dei due campioni di Hogwarts, ma i due non si mossero nemmeno in quel caso, brindarono ai quindici anni con dell’ottimo Idromele che Severus aveva comprato per l’occasione.
Si ritrovarono spesso ad osservare quelle meravigliose rose blu, Severus le aveva confessato che quelli erano i suoi fiori preferiti, naturalmente anche Vivian li adorava..
Poi passarono tanto tempo a discorrere serenamente sul divano e stando abbracciati, erano entrambi felicissimi, erano le due del mattino quando tutti i rumori si spensero, Vivian si chiese se Jessy avrebbe preso male il fatto che non si era più presentata da lei, ma in quel momento no le importava nulla, era stata la serata più bella della sua vita e non voleva rovinarla, poi senza rendersene conto si addormentò sul divano, tra le braccia del suo amore.. era l’espressione della felicità.
Allora Severus le gettò il suo mantello addosso per non farle prendere freddo, la prese in braccio dolcemente, era talmente piccola che non sembrava pesare affatto, controllato che nel corridoio non vi fosse nessuno Severus la portò nella Sala Comune, come aveva fatto una settimana prima evitò le misure “anti-maschi” del dormitorio femminile con un incantesimo ,poi entrò e la ripose dolcemente sul suo letto senza fare alcun rumore.
Le sistemò al meglio il suo mantello addosso e le diede un bacio sulla fronte, come un padre fa con la sua bambina, poi carezzò lievemente quel suo visino da bambina e andò via..
Sotto quell’ampio mantello Vivian si girò dall’altro lato, un espressione serena era stampata sul suo viso mentre dormiva serenamente..

comments pelase! :ciau:
 
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snapEly
view post Posted on 12/9/2008, 09:08




woooooooowwwww!
mi ero persa il capitolo precedente e non ho potuto fare a meno di pensare
CATTIVA VIVIAN! che lo fai soffrire così! sei proprio una perfida serpeverde! è così che lo ami?
poi te ne esci con questo aggiornamento... :*_*:
sono così teneri, tutti e due!
ma adesso come faranno? :?_?:
aggiorna!
:cheer:
 
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* RaChel
view post Posted on 12/9/2008, 09:45




Vedi Vivy, piano piano sono arrivata anche a leggere la tua, con passo felpato XD
Questi capitoli sono fantastici!
Complimentoni dalla tua piccolina XD
 
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SnapeTear89
view post Posted on 12/9/2008, 09:53




suvvia!...così mi fate arrossire... ^_^:-->:<img src=:">
grazie per i commenti!
l'undicesimo è quasi pronto, è un tantino lunghetto!!!
sono felice vi sia piaciuto l'aggiornamento! :wii:
alla prossima! :ciau:
 
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SnapeTear89
view post Posted on 16/9/2008, 14:46




ed ecco il nuovo capitolo!^^
è un pò lungo quindi lo posto in due parti... :wii:
buona lettura!

CAPITOLO 11[prima parte]- IL BALLO DEL CEPPO

Vivian si trovava in un giardino fiorito, intorno a lei si ergevano meravigliosi roseti torreggianti di splendide rose blu, era troppo bello per essere vero.
L’inebriante profumo di quelle rose la facevano sentire al settimo cielo, la ragazza stava camminando immersa in quella natura così rigogliosa e variopinta, quando qualcosa attirò la sua attenzione, sul verdissimo prato in fiore, di fronte a lei vi era un tappeto immenso di petali blu, sembrava quasi che quel magnifico “letto di petali” stesse aspettando proprio lei, allora non esitò, si avvicinò e si distese in quell’inebriante profumo e quella inconfondibile morbidezza, i suoi sensi erano del tutto irretiti, chiuse gli occhi dolcemente quando..
<vivian!ma cosa?sveglia!esigo spiegazioni!>esclamò Jessy quasi allarmata.
Vivian realizzò. Si era trattato solo di un sogno, la ragazza ne fu quasi delusa, poi aprì gli occhi, ma quel profumo di rose era ancora li, come era possibile?
Prima di riuscire a mettere a fuoco tutto le ci volle un po’, ma qualcosa era inconfondibile, qualcosa di rossiccio dardeggiava davanti ai suoi occhi, era Jessy, che misurava la stanza nervosamente a grandi passi.
Poi Vivian si accorse che quel profumo di rose proveniva da quella coperta, o almeno quella che lei credeva fosse la sua coperta, cominciò a tastarla curiosa, non ricordava di avere qualcosa di simile per ripararsi dal freddo..
Vivian si mise a sedere e cominciò ad osservarla, senza far caso inizialmente a Jessy che sembrava stesse per dare di matto, poi capì, era inconfondibile, quello era il mantello di Severus!
Era per quel motivo che la ragazza sentiva un così dolce profumo di rose, era il profumo della stanza del suo amore, il profumo che oramai si era insinuato profondamente nella fitta trama del tessuto del suo mantello.. la ragazza si sentì oltre il limite della gioia, la sera prima doveva essersi addormentata tra le braccia di Severus, dunque lui doveva averla portata li e per non metterla a disagio le aveva tolto solamente le scarpe e le aveva lasciato il suo mantello addosso per ripararla dal freddo, solo ora la ragazza capiva la tanta agitazione di Jessy, chissà cosa aveva pensato vedendo che la sua migliore amica stava dormendo con il mantello del professore addosso e per di più era tornata tardi nel dormitorio!
Senza avere nemmeno uno straccio di tempo per pensare la ragazza guardò Jessy con lo sguardo ancora assonnato, lei le rivolse uno sguardo malizioso e le strappò il mantello di dosso, lasciandola infreddolita.
<ehi!guardatemi!io sono il professor Piton e tutti mi odiano!sono un romantico dal cuore gelido e stanotte me la sono spassata con Vivian!>escalmò Jessy imitando una voce grossa da uomo in tono falsamente melodrammatico e canzonatorio.
<piantala Jessy!non è come pensi!>esclamò Vivian imbarazzata, poi si guardò intorno, fortunatamente la stanza era vuota, e con un po’ di fortuna l’unica ad essersi accorta del mantello era stata proprio Jessy.
<oh!si ma certo!come no amore mio!>insistette l’amica buttandosi in ginocchio e fingendo di baciarle la mano.
<jessy!>Vivian saltò giù dal letto all’improvviso.<ti ho detto che la devi piantare!>aggiunse poi strappandole violentemente il mantello di dosso per gettarselo sulle spalle.
<ehi!calmati Vivian!stavo scherzando!non volevo certo farti arrabbiare..>rispose Jessy.
Un silenzio improvviso si instaurò nella stanza, interrotto solamente dal lieve tubare di Ubert, che si era appena appollaiato sulla spalliera del letto di Jessy ed osservava la scena torvo.
<..Jessy..credo di doverti delle scuse..> ruppe il silenzio Vivian.
<oh..scuse?ma no!figurati!stai scherzando?>rispose Jessy un tantino offesa.
<lo so..ho fatto tardi ieri.. e non sono più venuta a vedere la prima prova con te..ma..se mi ascolterai..ti spiegherò tutto…>rispose Vivian chinando lievemente il capo verso il basso e arrossendo appena.
<ah!!!allora c’è del tenero!!!che piccioncini!!>esplose Jessy riprendendosi improvvisamente.
<insomma Jessy!vuoi che te lo spieghi o no?>esclamò Vivian infastidita.
<e va bene!spiegati!.. non ho detto nulla di male!>rispose Jessy sbuffando.
<bene..vedi Jessy..io..>cominciò Vivian schiarendosi la voce.
Jessy era in ascolto, ed aveva un espressione insolitamente seria.
<ieri, mentre stavamo andando alla prima prova..ho sentito una voce all’improvviso..era Piton che mi stava controllando la mente…>cominciò la ragazza incerta.
<cosa?ti stava manipolando la mente???>esplose Jessy quasi iraconda.
<no.. insomma!si..ma non aveva cattive intenzioni!>la corresse subito Vivian.
<ah capisco..ma..non si potrebbe fare sugli alunni...>aggiunse Jessy<ma va bene!se non aveva cattive intenzioni ok!>si affrettò ad aggiungere poi vedendo la faccia furibonda di Vivian.
<beh.. mi a portato fino al suo ufficio..e poi..>
Vivian raccontò tutta la serata alla sua amica, che era sempre più curiosa e attenta a non perdersi un particolare, tanto che non parlò affatto per almeno mezz’ora, limitandosi solo a guardarla e trasalire ogni tanto con sospiri di sorpresa.
<ma..Vivian..di la verità!vi siete baciati?>chiese poi Jessy con voce un po’ rauca per il lungo silenzio, e con un inconfondibile espressione di curiosità degna della più incallita pettegola.
<no!Jessy!ma cosa ti viene in mente?lui è un professore!ed ha quaranta anni!>esclamò Vivian esasperata.
<e va bene..Vivian.. non è mia intenzione farti arrossire come un peperone!ti credo!non vi siete baciati..ma una cosa devi ammetterla!>disse poi Jessy.
<cosa?>
<beh..anche se non vi siete baciati non puoi negare che sia tu che lui vorreste!>esclamò Jessy senza alcun riguardo.
<beh..io..Jessy!!!perchè mi metti sempre in imbarazzo!!>esclamò Vivian avvampando in volto.
<aha!ti ho beccato!!lo sapevo!!>concluse Jessy con un sorriso a trentadue denti.
Le ragazze finirono di discutere della serata precedente, contrariamente alle sue previsioni Vivian era stata perdonata da Jessy per la sua dimenticanza, addolcita dal racconto l’amica non era riuscita affatto a tenerle il broncio.
La prima prova aveva visto Harry al primo posto, e molte persone avevano tenuto il fiato sospeso per la potenza e la pericolosità dei draghi, ora mancava la seconda prova, che , come le aveva raccontato Jessy, era possibile capire di cosa si trattava tramite “l’enigma dell’uovo ” che i campioni avevano portato via dal nido dei loro rispettivi draghi, le due amiche passarono un po’ di tempo a formulare strane teorie su cosa potesse essere la seconda prova, chiusero il discorso quando Jessy si era lanciata in un epico racconto secondo il quale i campioni avrebbero affrontato una ferocissima chimera bendati e con le mani legate dietro la schiena.
Molto allegre Vivian e Jessy cominciarono a prepararsi per andare a colazione, fortunatamente ci sarebbe stata una mattinata libera dalle lezioni, circa alle nove le due erano pronte, con in dosso le loro divise impeccabilmente stirate e tirate a lucido, Vivian portò con se il mantello di Severus ben piegato e riposto nella borsa, in caso avesse avuto occasione di restituirglielo , le due si affrettarono attraverso il passaggio della Sala Comune e poi per i corridoi dei Sotterranei, fino a raggiungere la Sala Grande.
<vivian..ora sorge un problema..>disse Jessy mentre si sedevano al tavolo del Serpeverde, la Sala Grande era quasi vuota data l’ora.
<..problema?>chiese Vivian quasi svegliandosi da una trance, stava osservando il tavolo dei professori, e a quanto pareva Severus era già andato via, o forse non era ancora uscito dalla sua stanza.
<beh.. dovrai restituire il mantello al professore no?>chiese Jessy in tono ovvio.
<uhm.. hai ragione..>rispose Vivian mentre si serviva un’abbondante porzione di porridge con altrettanta melassa.
<sai.. non puoi farti vedere da tutti mentre glielo restituisci ..qualcuno potrebbe pensare cose strane..>continuò Jessy versandosi un bicchiere di ottimo succo di zucca.
<eh si.. vorrà dire che aspetterò che il corridoio dei Sotterranei sia libero e glielo porterò direttamente in ufficio..>rispose Vivian in tono pratico.
<si.. credo sia l’unica soluzione..>concluse Jessy sollevata.
Le ragazze continuarono a gustare la loro colazione, scambiando ancora qualche parola sulla serata precedente.
<wow!che bello..ti ha regalato un.. carillon d’argento?>chiese Jessy sbalordita mentre rigirava tra le mani il regalo che Severus aveva fatto a Vivian per il suo compleanno.
<beh.. si.. dice che era un regalo di sua madre di quando era piccolo.. e lo ha dato a me perché io.. lo porti sempre nel mio cuore…>rispose Vivian arrossendo violentemente.
<come è dolce!.. ma perché quando insegna è così.. burbero ecco!>esclamò Jessy con tono sorpreso.
<beh.. lui è un insegnante.. non può e non deve mostrarsi per quello che è davvero con gli alunni.. risulterebbe controproducente no?>spiegò Vivian in risposta.
<ehm..hai ragione.. sei fortunata Vivian!sono rari gli uomini come lui!>continuò Jessy.
<lo so.. ma purtroppo non possiamo dichiarare i nostri sentimenti apertamente ..sai meglio di me quale scandalo potrebbe crearsi..>le rispose subito Vivian.
La ragazza assicurò nuovamente il carillon al suo collo e si curò che fosse ben nascosto, non voleva assolutamente perderlo.. era troppo prezioso e per lei, il primo regalo fatto per l'appunto con il cuore.
Poi istintivamente si girò verso la porta d’ingresso della Sala Grande, e finalmente lo vide, Severus stava entrando, sembrava fresco come una rosa, in qualche modo le appariva più raggiante del solito, anche se non sorrideva.
Passandole accanto le rivolse uno sguardo carico di dolcezza, lei si limitò a sorridere appena, per poi rivolgergli un educatissimo e normalissimo “Buongiorno professore”.
Poi Severus andò a sedersi al tavolo insegnanti, e con gran sorpresa di Vivian cominciò a mangiare, era raro vedere Severus consumare cibi, almeno in pubblico.
Ogni tanto lo sguardo del professore si posava su Vivian, che ricambiava con lievi sorrisi, mentre accadeva ciò Jessy le dava delle gomitate amichevoli, seguite da frasi del tipo: “ehi!ma guarda un po’ come ti osserva e pazzo di te!” oppure “attenta a non guardarlo troppo o lo farai diventare trasparente!”, come era ovvio Vivian arrossiva ad ogni frase.
Poi Severus si alzò dal tavolo, e si diresse verso l’uscita, forse quello era il momento giusto, magari avrebbe potuto trovarlo solo e quindi avrebbe potuto restituirgli il mantello.
Allora Vivian salutò Jessy dopo aver spiegato la sua idea, e cominciò a seguire Severus a distanza, con sua gran fortuna la ragazza vide che lui si dirigeva verso il suo ufficio, posto dove non poteva che essere solo, Vivian si curò di non avvicinarsi troppo, non voleva che il professore pensasse che lo stava seguendo.
Poi aspettò qualche minuto guardandosi intorno per vedere se vi fosse qualcuno ad osservarla (Malfoy incluso).
Molto lentamente raggiunse la porta dell’ufficio, senza bussare , e senza indugiare un secondo, la aprì e la richiuse immediatamente alle su spalle.
Severus non era in ufficio, dunque doveva essere nella stanza accanto, allora Vivian spostò la libreria col solito incantesimo e attraversò la porta che vi era nascosta dietro, come aveva fatto un infinità di volte, dopo aver richiuso la porta senza fare il minimo rumore si guardò in giro, Severus era disteso sul divano, in una mano reggeva un libro che stava leggendo, l’altra la teneva sotto la testa, aveva un aria rilassata.
Appena lui la vide mise giù la mano col libro rimanendo col braccio penzoloni dal divano.
<oh..la mia piccola Vivian.. >disse lui guardandola negli occhi dolcemente.
Vivian si sentì avvampare in volto mentre quei bellissimi occhi sembravano indagare nel più profondo della sua anima.
<p-professore io..>la ragazza balbettò qualche parola, ora che era li, ed il suo amore era disteso e si stava rilassando, tutto sembrava perdere ogni importanza, e le parole sfumavano sulle labbra di Vivian come nuvole di vapore.
<tu?..non essere timida Vivian.. non vi è alcuno motivo..>disse lui in tono pacato rivolgendole un sorriso.
<beh.. va.. tutto bene?mi sembra stanco..signore.. >rispose Vivian trovando coraggio.
<stanco?..oh no.. stavo solo, rilassandomi con una bella lettura..>rispose lui sempre dolce, alzando il libro con un cenno.
<ah..c-capisco ..>rispose lei sempre rossa in volto.
<avanti Vivian..avvicinati..non ti mangio mica!>disse poi lui per la prima volta in tono spiritoso.
Vivian si rese conto che in effetti era li da qualche minuto ed era ancora sulla soglia di quella grande stanza, allora si avvicinò un po’, some al solito l’ufficio era in penombra, e se non fosse stato per una candela sul tavolino la ragazza avrebbe visto ben poco, ovviamente le rose blu erano ancora nei loro vasi e quel profumo si era insinuato nuovamente tra i sensi della ragazza, facendola sentire finalmente rilassata.
<professore io.. sono venuta a riportarle.. il suo mantello!>disse finalmente Vivian, mentre apriva la sua borsa e ne tirava fuori l’involto nero.
<ti ringrazio.. >si limitò a dire lui mentre prendeva il mantello che la ragazza le stava porgendo, e senza volerlo le sfiorò la mano, Vivian sentì la familiare stretta dalle parti dello stomaco, il tocco di Severus era talmente delicato e allo stesso tempo gelido ,che ogni volta non poteva resistere, dunque si buttò in ginocchio al suo fianco e carezzò il suo viso.
<severus la guardò profondamente negli occhi, sembravano come persi l’uno dentro l’altra, il cuore di Vivian prese a martellare furiosamente, al che lei cominciò a tremare lievemente dall’emozione.
<piccola mia..tu stai tremando?.. lascia che io mi prenda cura di te..tesoro..>disse Severus tirandola su di peso come fosse una bambina, le sue mani erano così grandi e forti, e lei era così piccola e leggera, Vivian si sentì quasi male, il suo cuore non smetteva di martellare.
Poi Severus la mise a sedere al suo fianco, e con gesto affettuoso le gettò nuovamente il mantello sulle spalle e la strinse in un caldo abbraccio, era bello sentirsi coccolati a quel modo, tra le ampie braccia di quell’uomo, che aveva sofferto per molti anni, ma in quel momento sembrava aver dimenticato tutto, quando la sua piccola Vivian era con lui nulla più importava, perché doveva prendersi cura del suo amore, l’uomo carezzò dolcemente i capelli di Vivian, mentre lei era li, con la testa sul suo petto, e con la piccola manina poggiata di fianco.
Senza pensarci due volte la ragazza alzò il viso verso di lui e diede un piccolo e candido bacio sulla sua guancia.
Severus ne fu felice, e a sua volta le baciò i capelli dal profumo di fiori.
I due rimasero abbracciati per una manciata i minuti, che sembrò quasi un eternità, Severus la cullava dolcemente tenendola stretta a se, ma era tardi, a breve sarebbe arrivata l’ora di pranzo.
Dunque la ragazza si rimise in piedi e così fece anche Severus.
<beh.. ti ringrazio ancora per avermi riportato il mantello..Vivian.. sai ieri notte.. non volevo svegliarti, e allora mi è sembrata al cosa migliore portarti nel tuo dormitorio e coprirti col mio mantello..>disse lui rompendo il silenzio.
<..di nulla.. signore.. sono io a doverla ringraziare per le sue attenzioni.. è sempre un piacere passare del tempo.. in sua compagnia..>rispose lei dolcemente.
<credo che ora sia meglio andare, usciremo insieme, se qualcuno ti chiederà qualcosa.. io ti ho chiamata nel mio ufficio per dei chiarimenti sul lavoro svolto..>continuò Severus.
<bene..>si limitò a rispondere Vivian.
Fortunatamente il corridoio era vuoto, dunque passarono inosservati e si diressero nella Sala Grande per il pranzo.
Una volta al tavolo Jessy volle sapere tutti i particolari, il resto della giornata passò tranquilla come tutte quelle che seguirono, e senza rendersene conto erano arrivati già a metà dicembre, la neve cadeva candida sul castello, e il Natale era sempre più vicino.
Poi una dieci gironi prima di Natale arrivò una notizia che lasciò tutti esterrefatti, il venticinque dicembre ci sarebbe stato un ballo, il Ballo del Ceppo, in occasione del Torneo Tremagli era un usanza da secoli e secoli.
<vivian!ti rendi conto?forse se mi trucco per bene e sono sempre in ordine Victor mi inviterà!>esclamò Jessy subito dopo aver ricevuto la notizia.
<beh.. se ne sei convinta!certo sarebbe bello, balleresti al fianco di uno dei campioni del torneo..>rispose Vivian un po’ incerta.
<ce la posso fare! E se non me lo chiederà lui..lo farò io!e lui non potrà resistere al mio fascino!>partì alla carica Jessy in tono vanitoso.
<vivian..tu con chi ci andrai?>le chiese poi vedendo il suo sguardo perso da qualche parte nel vuoto fuori dalla finestra.
<io?..non so.. aspetterò di essere invitata da qualcuno..>rispose lei senza pensare.
<pensavo.. e il professore?>chiese Jessy con cautela.
<sai che non è possibile, un’alunna non può andare al ballo del ceppo con un professore..>rispose Vivian in tono annoiato.
<già hai ragione..beh scusami non ci avevo pensato..>rispose Jessy chiudendo il discorso.
I tre giorni che precedevano l’inizio delle vacanze di Natale furono frenetici, per i corridoi si vedevano sempre più spesso branchi di ragazze che passavano vicino ai ragazzi ridacchiando ,tutte truccate e ben preparate (questo era ciò che loro credevano, alcune di loro erano più simili ad un albero di Natale che non ad una ragazza ben curata).
Vivian non fece nulla di particolare per farsi notare, anche perché non ne aveva intenzione, era spesso depressa, era convinta che avrebbe passato la sera del ballo seduta da sola ad un tavolo.
Poi l’ultimo giorno di lezione prima delle vacanze lei si trovava nell’Aula di Pozioni, la lezione non era ancora cominciata, Severus sedeva dietro la cattedra mentre stava scorrendo il registro di classe, a volte alzava lo sguardo da questo per sbirciare cosa stesse facendo Vivian, che era seduta al suo banco poggiando il mento su una mano e guardando nel vuoto con aria triste, ovviamente lei si era accorta di essere osservata, e tutte le volte che lui le rivolgeva uno sguardo non poteva fare a meno di ricambiare, anche se distoglieva il suo sguardo quasi subito, per paura che qualcuno se e ne accorgesse.
Ad un tratto un Corvonero(che era a lezione con Serpeverde) di cui Vivian non sapeva il nome si avvicinò a lei ,seguito da due ragazzi di Serpeverde che erano appena entrati, e se Vivian non si sbagliava questi ultimi dovevano essere del sesto anno.
<ciao..Vivian..io.. mi chiedevo se..>azzardò il ragazzo del Corvonero parandosi davanti a lei.
<se?volevo venire al ballo con te?>chiese Vivian con aria interrogativa ma estremamente scocciata.
<fatti da parte perdente!>esclamò il ragazzo di Serpeverde che aveva le spalle larghe quasi come un armadio a due ante, ma era molto basso, sembrava il fratello brutto di Tiger e Goyle.
<lei verrà con me!>continuò questo.
<e cosa ti fa pensare che dirà di si a te?io sono il suo tipo!>esclamò l’altro Serpeverde, spettinandosi il ciuffo trionfante e strattonando i due con forza, in effetti l’ultimo era davvero un bel tipo, aveva dei bellissimi occhi grigi, capelli neri e ribelli ed un fisico perfetto, Vivian si chiese se non fosse uno dei giocatori della squadra di Quidditch, ma nonostante fosse davvero un bel ragazzo lei non voleva, non voleva andare al ballo cono nessuno dei tre, non se la sentiva.
Al che i tre ragazzi stavano quasi per litigare, e Vivian era sempre più accerchiata da loro, e sempre più scocciata dalle loro chiacchere.
<basta!non verrò al ballo con nessuno di voi!>esplose Vivian all’improvviso, per un attimo i tre sembrarono fermarsi, ma evidentemente erano tutti cotti di lei, perché cominciarono di nuovo a discutere su chi avrebbe avuto l’onore di invitarla.
<non è educato insistere!>disse una voce bassa e profonda dietro il capannello di ragazzi, era Severus, che con la sua altezza troneggiava dietro di loro.
<p-professore io..>disse il ragazzo di Corvonero balbettando.
<cioè noi..>continuarono all’unisono i due Serpeverde.
<voi?stavate giusto per andare via perché Morris non vuole venire al ballo con nessuno di voi?>chiese lui con sguardo pericolosamente gelido.
<si certo !noi.. andiamo!>dissero i tre.
<quincey! Morgan! voi siete del sesto anno!non siete autorizzati a restare in quest’aula!la vostra lezione è altrove!>li rimproverò lui mentre si allontanavano quasi atterriti.
<e tu Bale!chi ti ha detto di alzarti dal posto?cinque punti in meno a Corvonero!questo per la tua impertinenza!>concluse poi rivolto al terzo ragazzo.
Vivian seppellì il volto nel primo libro che trovò, sfortunatamente era al contrario, ma lei era talmente rossa che non voleva farsi vedere.
<complimenti Morris, e così ha imparato a leggere al contrario?>chiese Severus quasi divertito.
Vivian riemerse dal libro più che imbarazzata e disse:
<b-beh.. io la ringrazio p-professore per avermi aiutato!stavo per perdere la pazienza..>
<beh.. quel che è giusto è giusto no?non è affatto educato insistere quando una donna dice di no..>rispose lui, poi si accorse che la classe guardava la scena, e subito tornò alla cattedra.
Vivian era al settimo cielo, evidentemente a Severus dava molto fastidio che i suoi coetanei volessero invitarla, ma non c’era affatto pericolo, lei non voleva andare al ballo con nessuno.
Quella lezione fu qualcosa di perfetto, mai il professor Piton era stato così alla mano e disponibile, e questo con tutti, cosa che lasciò tutti esterrefatti compreso Malfoy.


al più presto posterò l'altro pezzo..intanto...Comments Please!!! :lool:
ciao!^^
 
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snapEly
view post Posted on 16/9/2008, 16:18




ma è un'ingiustizia!
perché non possono andare al ballo insieme!?!
in fondo non stanno mica facendo niente di male!
ci sarà pure una scappatoia!
o forse è per quello che poi lui va in giro per tutta la sera a rompere le scatole alle coppiette... :D
va beh! vediamo come procede! :cheer:
 
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122 replies since 4/8/2008, 20:56   2700 views
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