Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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SnapeTear89
view post Posted on 16/9/2008, 14:46 by: SnapeTear89




ed ecco il nuovo capitolo!^^
è un pò lungo quindi lo posto in due parti... :wii:
buona lettura!

CAPITOLO 11[prima parte]- IL BALLO DEL CEPPO

Vivian si trovava in un giardino fiorito, intorno a lei si ergevano meravigliosi roseti torreggianti di splendide rose blu, era troppo bello per essere vero.
L’inebriante profumo di quelle rose la facevano sentire al settimo cielo, la ragazza stava camminando immersa in quella natura così rigogliosa e variopinta, quando qualcosa attirò la sua attenzione, sul verdissimo prato in fiore, di fronte a lei vi era un tappeto immenso di petali blu, sembrava quasi che quel magnifico “letto di petali” stesse aspettando proprio lei, allora non esitò, si avvicinò e si distese in quell’inebriante profumo e quella inconfondibile morbidezza, i suoi sensi erano del tutto irretiti, chiuse gli occhi dolcemente quando..
<vivian!ma cosa?sveglia!esigo spiegazioni!>esclamò Jessy quasi allarmata.
Vivian realizzò. Si era trattato solo di un sogno, la ragazza ne fu quasi delusa, poi aprì gli occhi, ma quel profumo di rose era ancora li, come era possibile?
Prima di riuscire a mettere a fuoco tutto le ci volle un po’, ma qualcosa era inconfondibile, qualcosa di rossiccio dardeggiava davanti ai suoi occhi, era Jessy, che misurava la stanza nervosamente a grandi passi.
Poi Vivian si accorse che quel profumo di rose proveniva da quella coperta, o almeno quella che lei credeva fosse la sua coperta, cominciò a tastarla curiosa, non ricordava di avere qualcosa di simile per ripararsi dal freddo..
Vivian si mise a sedere e cominciò ad osservarla, senza far caso inizialmente a Jessy che sembrava stesse per dare di matto, poi capì, era inconfondibile, quello era il mantello di Severus!
Era per quel motivo che la ragazza sentiva un così dolce profumo di rose, era il profumo della stanza del suo amore, il profumo che oramai si era insinuato profondamente nella fitta trama del tessuto del suo mantello.. la ragazza si sentì oltre il limite della gioia, la sera prima doveva essersi addormentata tra le braccia di Severus, dunque lui doveva averla portata li e per non metterla a disagio le aveva tolto solamente le scarpe e le aveva lasciato il suo mantello addosso per ripararla dal freddo, solo ora la ragazza capiva la tanta agitazione di Jessy, chissà cosa aveva pensato vedendo che la sua migliore amica stava dormendo con il mantello del professore addosso e per di più era tornata tardi nel dormitorio!
Senza avere nemmeno uno straccio di tempo per pensare la ragazza guardò Jessy con lo sguardo ancora assonnato, lei le rivolse uno sguardo malizioso e le strappò il mantello di dosso, lasciandola infreddolita.
<ehi!guardatemi!io sono il professor Piton e tutti mi odiano!sono un romantico dal cuore gelido e stanotte me la sono spassata con Vivian!>escalmò Jessy imitando una voce grossa da uomo in tono falsamente melodrammatico e canzonatorio.
<piantala Jessy!non è come pensi!>esclamò Vivian imbarazzata, poi si guardò intorno, fortunatamente la stanza era vuota, e con un po’ di fortuna l’unica ad essersi accorta del mantello era stata proprio Jessy.
<oh!si ma certo!come no amore mio!>insistette l’amica buttandosi in ginocchio e fingendo di baciarle la mano.
<jessy!>Vivian saltò giù dal letto all’improvviso.<ti ho detto che la devi piantare!>aggiunse poi strappandole violentemente il mantello di dosso per gettarselo sulle spalle.
<ehi!calmati Vivian!stavo scherzando!non volevo certo farti arrabbiare..>rispose Jessy.
Un silenzio improvviso si instaurò nella stanza, interrotto solamente dal lieve tubare di Ubert, che si era appena appollaiato sulla spalliera del letto di Jessy ed osservava la scena torvo.
<..Jessy..credo di doverti delle scuse..> ruppe il silenzio Vivian.
<oh..scuse?ma no!figurati!stai scherzando?>rispose Jessy un tantino offesa.
<lo so..ho fatto tardi ieri.. e non sono più venuta a vedere la prima prova con te..ma..se mi ascolterai..ti spiegherò tutto…>rispose Vivian chinando lievemente il capo verso il basso e arrossendo appena.
<ah!!!allora c’è del tenero!!!che piccioncini!!>esplose Jessy riprendendosi improvvisamente.
<insomma Jessy!vuoi che te lo spieghi o no?>esclamò Vivian infastidita.
<e va bene!spiegati!.. non ho detto nulla di male!>rispose Jessy sbuffando.
<bene..vedi Jessy..io..>cominciò Vivian schiarendosi la voce.
Jessy era in ascolto, ed aveva un espressione insolitamente seria.
<ieri, mentre stavamo andando alla prima prova..ho sentito una voce all’improvviso..era Piton che mi stava controllando la mente…>cominciò la ragazza incerta.
<cosa?ti stava manipolando la mente???>esplose Jessy quasi iraconda.
<no.. insomma!si..ma non aveva cattive intenzioni!>la corresse subito Vivian.
<ah capisco..ma..non si potrebbe fare sugli alunni...>aggiunse Jessy<ma va bene!se non aveva cattive intenzioni ok!>si affrettò ad aggiungere poi vedendo la faccia furibonda di Vivian.
<beh.. mi a portato fino al suo ufficio..e poi..>
Vivian raccontò tutta la serata alla sua amica, che era sempre più curiosa e attenta a non perdersi un particolare, tanto che non parlò affatto per almeno mezz’ora, limitandosi solo a guardarla e trasalire ogni tanto con sospiri di sorpresa.
<ma..Vivian..di la verità!vi siete baciati?>chiese poi Jessy con voce un po’ rauca per il lungo silenzio, e con un inconfondibile espressione di curiosità degna della più incallita pettegola.
<no!Jessy!ma cosa ti viene in mente?lui è un professore!ed ha quaranta anni!>esclamò Vivian esasperata.
<e va bene..Vivian.. non è mia intenzione farti arrossire come un peperone!ti credo!non vi siete baciati..ma una cosa devi ammetterla!>disse poi Jessy.
<cosa?>
<beh..anche se non vi siete baciati non puoi negare che sia tu che lui vorreste!>esclamò Jessy senza alcun riguardo.
<beh..io..Jessy!!!perchè mi metti sempre in imbarazzo!!>esclamò Vivian avvampando in volto.
<aha!ti ho beccato!!lo sapevo!!>concluse Jessy con un sorriso a trentadue denti.
Le ragazze finirono di discutere della serata precedente, contrariamente alle sue previsioni Vivian era stata perdonata da Jessy per la sua dimenticanza, addolcita dal racconto l’amica non era riuscita affatto a tenerle il broncio.
La prima prova aveva visto Harry al primo posto, e molte persone avevano tenuto il fiato sospeso per la potenza e la pericolosità dei draghi, ora mancava la seconda prova, che , come le aveva raccontato Jessy, era possibile capire di cosa si trattava tramite “l’enigma dell’uovo ” che i campioni avevano portato via dal nido dei loro rispettivi draghi, le due amiche passarono un po’ di tempo a formulare strane teorie su cosa potesse essere la seconda prova, chiusero il discorso quando Jessy si era lanciata in un epico racconto secondo il quale i campioni avrebbero affrontato una ferocissima chimera bendati e con le mani legate dietro la schiena.
Molto allegre Vivian e Jessy cominciarono a prepararsi per andare a colazione, fortunatamente ci sarebbe stata una mattinata libera dalle lezioni, circa alle nove le due erano pronte, con in dosso le loro divise impeccabilmente stirate e tirate a lucido, Vivian portò con se il mantello di Severus ben piegato e riposto nella borsa, in caso avesse avuto occasione di restituirglielo , le due si affrettarono attraverso il passaggio della Sala Comune e poi per i corridoi dei Sotterranei, fino a raggiungere la Sala Grande.
<vivian..ora sorge un problema..>disse Jessy mentre si sedevano al tavolo del Serpeverde, la Sala Grande era quasi vuota data l’ora.
<..problema?>chiese Vivian quasi svegliandosi da una trance, stava osservando il tavolo dei professori, e a quanto pareva Severus era già andato via, o forse non era ancora uscito dalla sua stanza.
<beh.. dovrai restituire il mantello al professore no?>chiese Jessy in tono ovvio.
<uhm.. hai ragione..>rispose Vivian mentre si serviva un’abbondante porzione di porridge con altrettanta melassa.
<sai.. non puoi farti vedere da tutti mentre glielo restituisci ..qualcuno potrebbe pensare cose strane..>continuò Jessy versandosi un bicchiere di ottimo succo di zucca.
<eh si.. vorrà dire che aspetterò che il corridoio dei Sotterranei sia libero e glielo porterò direttamente in ufficio..>rispose Vivian in tono pratico.
<si.. credo sia l’unica soluzione..>concluse Jessy sollevata.
Le ragazze continuarono a gustare la loro colazione, scambiando ancora qualche parola sulla serata precedente.
<wow!che bello..ti ha regalato un.. carillon d’argento?>chiese Jessy sbalordita mentre rigirava tra le mani il regalo che Severus aveva fatto a Vivian per il suo compleanno.
<beh.. si.. dice che era un regalo di sua madre di quando era piccolo.. e lo ha dato a me perché io.. lo porti sempre nel mio cuore…>rispose Vivian arrossendo violentemente.
<come è dolce!.. ma perché quando insegna è così.. burbero ecco!>esclamò Jessy con tono sorpreso.
<beh.. lui è un insegnante.. non può e non deve mostrarsi per quello che è davvero con gli alunni.. risulterebbe controproducente no?>spiegò Vivian in risposta.
<ehm..hai ragione.. sei fortunata Vivian!sono rari gli uomini come lui!>continuò Jessy.
<lo so.. ma purtroppo non possiamo dichiarare i nostri sentimenti apertamente ..sai meglio di me quale scandalo potrebbe crearsi..>le rispose subito Vivian.
La ragazza assicurò nuovamente il carillon al suo collo e si curò che fosse ben nascosto, non voleva assolutamente perderlo.. era troppo prezioso e per lei, il primo regalo fatto per l'appunto con il cuore.
Poi istintivamente si girò verso la porta d’ingresso della Sala Grande, e finalmente lo vide, Severus stava entrando, sembrava fresco come una rosa, in qualche modo le appariva più raggiante del solito, anche se non sorrideva.
Passandole accanto le rivolse uno sguardo carico di dolcezza, lei si limitò a sorridere appena, per poi rivolgergli un educatissimo e normalissimo “Buongiorno professore”.
Poi Severus andò a sedersi al tavolo insegnanti, e con gran sorpresa di Vivian cominciò a mangiare, era raro vedere Severus consumare cibi, almeno in pubblico.
Ogni tanto lo sguardo del professore si posava su Vivian, che ricambiava con lievi sorrisi, mentre accadeva ciò Jessy le dava delle gomitate amichevoli, seguite da frasi del tipo: “ehi!ma guarda un po’ come ti osserva e pazzo di te!” oppure “attenta a non guardarlo troppo o lo farai diventare trasparente!”, come era ovvio Vivian arrossiva ad ogni frase.
Poi Severus si alzò dal tavolo, e si diresse verso l’uscita, forse quello era il momento giusto, magari avrebbe potuto trovarlo solo e quindi avrebbe potuto restituirgli il mantello.
Allora Vivian salutò Jessy dopo aver spiegato la sua idea, e cominciò a seguire Severus a distanza, con sua gran fortuna la ragazza vide che lui si dirigeva verso il suo ufficio, posto dove non poteva che essere solo, Vivian si curò di non avvicinarsi troppo, non voleva che il professore pensasse che lo stava seguendo.
Poi aspettò qualche minuto guardandosi intorno per vedere se vi fosse qualcuno ad osservarla (Malfoy incluso).
Molto lentamente raggiunse la porta dell’ufficio, senza bussare , e senza indugiare un secondo, la aprì e la richiuse immediatamente alle su spalle.
Severus non era in ufficio, dunque doveva essere nella stanza accanto, allora Vivian spostò la libreria col solito incantesimo e attraversò la porta che vi era nascosta dietro, come aveva fatto un infinità di volte, dopo aver richiuso la porta senza fare il minimo rumore si guardò in giro, Severus era disteso sul divano, in una mano reggeva un libro che stava leggendo, l’altra la teneva sotto la testa, aveva un aria rilassata.
Appena lui la vide mise giù la mano col libro rimanendo col braccio penzoloni dal divano.
<oh..la mia piccola Vivian.. >disse lui guardandola negli occhi dolcemente.
Vivian si sentì avvampare in volto mentre quei bellissimi occhi sembravano indagare nel più profondo della sua anima.
<p-professore io..>la ragazza balbettò qualche parola, ora che era li, ed il suo amore era disteso e si stava rilassando, tutto sembrava perdere ogni importanza, e le parole sfumavano sulle labbra di Vivian come nuvole di vapore.
<tu?..non essere timida Vivian.. non vi è alcuno motivo..>disse lui in tono pacato rivolgendole un sorriso.
<beh.. va.. tutto bene?mi sembra stanco..signore.. >rispose Vivian trovando coraggio.
<stanco?..oh no.. stavo solo, rilassandomi con una bella lettura..>rispose lui sempre dolce, alzando il libro con un cenno.
<ah..c-capisco ..>rispose lei sempre rossa in volto.
<avanti Vivian..avvicinati..non ti mangio mica!>disse poi lui per la prima volta in tono spiritoso.
Vivian si rese conto che in effetti era li da qualche minuto ed era ancora sulla soglia di quella grande stanza, allora si avvicinò un po’, some al solito l’ufficio era in penombra, e se non fosse stato per una candela sul tavolino la ragazza avrebbe visto ben poco, ovviamente le rose blu erano ancora nei loro vasi e quel profumo si era insinuato nuovamente tra i sensi della ragazza, facendola sentire finalmente rilassata.
<professore io.. sono venuta a riportarle.. il suo mantello!>disse finalmente Vivian, mentre apriva la sua borsa e ne tirava fuori l’involto nero.
<ti ringrazio.. >si limitò a dire lui mentre prendeva il mantello che la ragazza le stava porgendo, e senza volerlo le sfiorò la mano, Vivian sentì la familiare stretta dalle parti dello stomaco, il tocco di Severus era talmente delicato e allo stesso tempo gelido ,che ogni volta non poteva resistere, dunque si buttò in ginocchio al suo fianco e carezzò il suo viso.
<severus la guardò profondamente negli occhi, sembravano come persi l’uno dentro l’altra, il cuore di Vivian prese a martellare furiosamente, al che lei cominciò a tremare lievemente dall’emozione.
<piccola mia..tu stai tremando?.. lascia che io mi prenda cura di te..tesoro..>disse Severus tirandola su di peso come fosse una bambina, le sue mani erano così grandi e forti, e lei era così piccola e leggera, Vivian si sentì quasi male, il suo cuore non smetteva di martellare.
Poi Severus la mise a sedere al suo fianco, e con gesto affettuoso le gettò nuovamente il mantello sulle spalle e la strinse in un caldo abbraccio, era bello sentirsi coccolati a quel modo, tra le ampie braccia di quell’uomo, che aveva sofferto per molti anni, ma in quel momento sembrava aver dimenticato tutto, quando la sua piccola Vivian era con lui nulla più importava, perché doveva prendersi cura del suo amore, l’uomo carezzò dolcemente i capelli di Vivian, mentre lei era li, con la testa sul suo petto, e con la piccola manina poggiata di fianco.
Senza pensarci due volte la ragazza alzò il viso verso di lui e diede un piccolo e candido bacio sulla sua guancia.
Severus ne fu felice, e a sua volta le baciò i capelli dal profumo di fiori.
I due rimasero abbracciati per una manciata i minuti, che sembrò quasi un eternità, Severus la cullava dolcemente tenendola stretta a se, ma era tardi, a breve sarebbe arrivata l’ora di pranzo.
Dunque la ragazza si rimise in piedi e così fece anche Severus.
<beh.. ti ringrazio ancora per avermi riportato il mantello..Vivian.. sai ieri notte.. non volevo svegliarti, e allora mi è sembrata al cosa migliore portarti nel tuo dormitorio e coprirti col mio mantello..>disse lui rompendo il silenzio.
<..di nulla.. signore.. sono io a doverla ringraziare per le sue attenzioni.. è sempre un piacere passare del tempo.. in sua compagnia..>rispose lei dolcemente.
<credo che ora sia meglio andare, usciremo insieme, se qualcuno ti chiederà qualcosa.. io ti ho chiamata nel mio ufficio per dei chiarimenti sul lavoro svolto..>continuò Severus.
<bene..>si limitò a rispondere Vivian.
Fortunatamente il corridoio era vuoto, dunque passarono inosservati e si diressero nella Sala Grande per il pranzo.
Una volta al tavolo Jessy volle sapere tutti i particolari, il resto della giornata passò tranquilla come tutte quelle che seguirono, e senza rendersene conto erano arrivati già a metà dicembre, la neve cadeva candida sul castello, e il Natale era sempre più vicino.
Poi una dieci gironi prima di Natale arrivò una notizia che lasciò tutti esterrefatti, il venticinque dicembre ci sarebbe stato un ballo, il Ballo del Ceppo, in occasione del Torneo Tremagli era un usanza da secoli e secoli.
<vivian!ti rendi conto?forse se mi trucco per bene e sono sempre in ordine Victor mi inviterà!>esclamò Jessy subito dopo aver ricevuto la notizia.
<beh.. se ne sei convinta!certo sarebbe bello, balleresti al fianco di uno dei campioni del torneo..>rispose Vivian un po’ incerta.
<ce la posso fare! E se non me lo chiederà lui..lo farò io!e lui non potrà resistere al mio fascino!>partì alla carica Jessy in tono vanitoso.
<vivian..tu con chi ci andrai?>le chiese poi vedendo il suo sguardo perso da qualche parte nel vuoto fuori dalla finestra.
<io?..non so.. aspetterò di essere invitata da qualcuno..>rispose lei senza pensare.
<pensavo.. e il professore?>chiese Jessy con cautela.
<sai che non è possibile, un’alunna non può andare al ballo del ceppo con un professore..>rispose Vivian in tono annoiato.
<già hai ragione..beh scusami non ci avevo pensato..>rispose Jessy chiudendo il discorso.
I tre giorni che precedevano l’inizio delle vacanze di Natale furono frenetici, per i corridoi si vedevano sempre più spesso branchi di ragazze che passavano vicino ai ragazzi ridacchiando ,tutte truccate e ben preparate (questo era ciò che loro credevano, alcune di loro erano più simili ad un albero di Natale che non ad una ragazza ben curata).
Vivian non fece nulla di particolare per farsi notare, anche perché non ne aveva intenzione, era spesso depressa, era convinta che avrebbe passato la sera del ballo seduta da sola ad un tavolo.
Poi l’ultimo giorno di lezione prima delle vacanze lei si trovava nell’Aula di Pozioni, la lezione non era ancora cominciata, Severus sedeva dietro la cattedra mentre stava scorrendo il registro di classe, a volte alzava lo sguardo da questo per sbirciare cosa stesse facendo Vivian, che era seduta al suo banco poggiando il mento su una mano e guardando nel vuoto con aria triste, ovviamente lei si era accorta di essere osservata, e tutte le volte che lui le rivolgeva uno sguardo non poteva fare a meno di ricambiare, anche se distoglieva il suo sguardo quasi subito, per paura che qualcuno se e ne accorgesse.
Ad un tratto un Corvonero(che era a lezione con Serpeverde) di cui Vivian non sapeva il nome si avvicinò a lei ,seguito da due ragazzi di Serpeverde che erano appena entrati, e se Vivian non si sbagliava questi ultimi dovevano essere del sesto anno.
<ciao..Vivian..io.. mi chiedevo se..>azzardò il ragazzo del Corvonero parandosi davanti a lei.
<se?volevo venire al ballo con te?>chiese Vivian con aria interrogativa ma estremamente scocciata.
<fatti da parte perdente!>esclamò il ragazzo di Serpeverde che aveva le spalle larghe quasi come un armadio a due ante, ma era molto basso, sembrava il fratello brutto di Tiger e Goyle.
<lei verrà con me!>continuò questo.
<e cosa ti fa pensare che dirà di si a te?io sono il suo tipo!>esclamò l’altro Serpeverde, spettinandosi il ciuffo trionfante e strattonando i due con forza, in effetti l’ultimo era davvero un bel tipo, aveva dei bellissimi occhi grigi, capelli neri e ribelli ed un fisico perfetto, Vivian si chiese se non fosse uno dei giocatori della squadra di Quidditch, ma nonostante fosse davvero un bel ragazzo lei non voleva, non voleva andare al ballo cono nessuno dei tre, non se la sentiva.
Al che i tre ragazzi stavano quasi per litigare, e Vivian era sempre più accerchiata da loro, e sempre più scocciata dalle loro chiacchere.
<basta!non verrò al ballo con nessuno di voi!>esplose Vivian all’improvviso, per un attimo i tre sembrarono fermarsi, ma evidentemente erano tutti cotti di lei, perché cominciarono di nuovo a discutere su chi avrebbe avuto l’onore di invitarla.
<non è educato insistere!>disse una voce bassa e profonda dietro il capannello di ragazzi, era Severus, che con la sua altezza troneggiava dietro di loro.
<p-professore io..>disse il ragazzo di Corvonero balbettando.
<cioè noi..>continuarono all’unisono i due Serpeverde.
<voi?stavate giusto per andare via perché Morris non vuole venire al ballo con nessuno di voi?>chiese lui con sguardo pericolosamente gelido.
<si certo !noi.. andiamo!>dissero i tre.
<quincey! Morgan! voi siete del sesto anno!non siete autorizzati a restare in quest’aula!la vostra lezione è altrove!>li rimproverò lui mentre si allontanavano quasi atterriti.
<e tu Bale!chi ti ha detto di alzarti dal posto?cinque punti in meno a Corvonero!questo per la tua impertinenza!>concluse poi rivolto al terzo ragazzo.
Vivian seppellì il volto nel primo libro che trovò, sfortunatamente era al contrario, ma lei era talmente rossa che non voleva farsi vedere.
<complimenti Morris, e così ha imparato a leggere al contrario?>chiese Severus quasi divertito.
Vivian riemerse dal libro più che imbarazzata e disse:
<b-beh.. io la ringrazio p-professore per avermi aiutato!stavo per perdere la pazienza..>
<beh.. quel che è giusto è giusto no?non è affatto educato insistere quando una donna dice di no..>rispose lui, poi si accorse che la classe guardava la scena, e subito tornò alla cattedra.
Vivian era al settimo cielo, evidentemente a Severus dava molto fastidio che i suoi coetanei volessero invitarla, ma non c’era affatto pericolo, lei non voleva andare al ballo con nessuno.
Quella lezione fu qualcosa di perfetto, mai il professor Piton era stato così alla mano e disponibile, e questo con tutti, cosa che lasciò tutti esterrefatti compreso Malfoy.


al più presto posterò l'altro pezzo..intanto...Comments Please!!! :lool:
ciao!^^
 
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122 replies since 4/8/2008, 20:56   2702 views
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