Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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SnapeTear89
view post Posted on 11/9/2008, 14:12 by: SnapeTear89




beh..ecco il capitolo 10..
spero sia gradito.. :uffi:

CAPITOLO-10 IL REGALO DI COMPLEANNO

Vivian si risvegliò la mattina successiva molto frastornata, non ricordava quasi nulla del giorno prima , ma qualcosa continuava a tornarle alla mente, tutti i suoi ricordi le scorrevano davanti agli occhi, come quello che i babbani avrebbero chiamato film.
La cosa più strana era un singolo ricordo, che le era rimasto impresso, un ricordo che non le apparteneva, e non riusciva a spiegarselo, ricordava solo che la sera precedente Piton l’aveva portata con se nel suo ufficio forse per rimproverarla, e alle due del mattino si era ritrovata inspiegabilmente nel dormitorio ancora in divisa.

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Oramai novembre volgeva quasi al termine, il parco era sempre più gelido e il cielo era spesso plumbeo.
Presto ci sarebbe stata la prima prova del Torneo Tremaghi, nella quale i campioni avrebbero affrontato dei draghi, come Harry le aveva detto, per di più Vivian aveva scoperto che tale prova si sarebbe svolta proprio nel giorno del suo quindicesimo compleanno, il ventiquattro novembre.. si chiese cosa avrebbe fatto per festeggiare, ma mancava circa una settimana, qualcosa le sarebbe venuto in mente.
Vivian passò tutta la settimana immersa nei libri, a volte pensava che avrebbe voluto parlare con Severus , per chiedergli spiegazioni su cosa fosse accaduto in quella notte, ma non ebbe mai occasione di trovarsi sola con lui, che oramai evitava sempre di guardarla in faccia.. per di più la ragazza aveva ingerito il Fluido Muta Sembianze, e sarebbe rimasta uguale a Lily per sempre, si chiese se il Professor Piton ne fosse dispiaciuto o meno.
Poi il ventiquattro arrivò improvvisamente, Jessy era piombata su Vivian per svegliarla e le aveva subito dato il suo regalo di compleanno, una graziosa borsa in pelle di drago con una lunga tracolla, proprio come le piaceva.. immediatamente Vivian svuotò la sua vecchia borsa di velluto nero e ripose tutto il contenuto nella sua nuova borsa, poi andarono a colazione facendo progetti su come avrebbero passato la giornata, in molti le fecero gli auguri di compleanno..
Nella Sala Grande tutti sembravano molto eccitati per la prova che attendeva i campioni, sia all’ora di colazione che di pranzo era animata da un vivace chiacchiericcio.
La mattinata come anche le sezioni sembrò volare, a pranzo non mancarono i soliti scocciatori, a Malfoy era giunta la notizia del compleanno di Vivian, e non mancò di apostrofarla con i soliti epiteti.
<ehi Morris!..e così oggi è il tuo compleanno eh “mocciosetta”?>gridò lui con un ghigno beffardo, curandosi che il professor Piton fosse in ascolto per metterla in imbarazzo.
<non sono affari che ti riguardano..Malfoy!>lo apostrofò lei.
<allora morris?cosa vuoi per regalo?il professor Piton su un piatto d’argento?>gridò lui di nuovo ignorando ciò che Vivian aveva appena detto, la ragazza arrossì violentemente, ma cercò di non dargli retta, Malfoy si accorse che il professor Piton non era solo in ascolto, ma stava anche raggiungendo il tavolo di Serpeverde.
<malfoy.. non è necessario che lei usi tutta la voce che ha per insultare Morris..> Severus guardò Vivian negli occhi con il solito sguardo glaciale <basta sussurrarlo.. >concluse lui.
Vivian si sentì bruciare di rabbia.. ma decise di non reagire.
<dunque.. Morris, oggi compie gli anni?>le disse Severus.
<beh..io..si.. quindici..>rispose lei, rivolgendogli la parola dopo più di una settimana di indifferenza.
Piton sembrò aver avuto un’idea, poi senza aggiungere alcuna parola si allontanò per tornare al tavolo degli insegnanti.
Subito tutti si ritrovarono all’ultima lezione, a breve ci sarebbe stata la prima prova..
Vivian e Jessy avevano deciso di assistere alla prima prova, per poi starsene tranquille a festeggiare compleanno di Vivian, non era un granchè come programma, ma era il massimo che le ragazze avrebbero potuto fare.
Le due si stavano preparando per dirigersi al campo di Quidditch, dove ci sarebbe stata la prova, quando Vivian vide che aveva ricevuto un pacco, che giaceva sul suo letto, era abbastanza ingombrante, la ragazza lesse il biglietto, era da parte dei suoi genitori, forse era il loro regalo di compleanno.
Aprì il pacco, c’era una bellissima scatola di latta decorata contenente deliziose Mou fatte in casa, e dei bellissimi inchiostri nuovi confezionati elegantemente.
E poi c’era dell’altro, un vestito, in velluto verde , aveva delle lunghe maniche che diventavano larghe ai polsi, un’ampia scollatura che scopriva le spalle ed una lunga gonna che terminava con un’elegante strascico, tutti gli orli erano decorati da eleganti pizzi neri.
Vivian era allibita, si trattava di un abito da cerimonia, non riusciva ad immaginare l’occasione in cui le sarebbe servito, lo ripose ben piegato nel baule e disse:
<jessy.. secondo te a cosa serve?>chiese Vivian.
<mah.. non so.. forse durante il torneo ci sarà un occasione in cui ne avremo bisogno..>suggerì Jessy.
<beh.. ad ogni modo è un vestito bellissimo..>disse Vivian.
<..è quasi ora.. è meglio se andiamo..>disse Jessy controllando il suo orologio.
Le due ragazze uscirono dalla Sala Comune, per dirigersi verso il Portone di Quercia, superarono l’ufficio di Piton, ma Vivian si sentì strana..
Sentiva una voce profonda, bassa e suadente, si guardò intorno, ma non vi era nessuno, poi la voce parlò di nuovo.
<vivian.. vieni nel mio ufficio, ho bisogno di te.. >
La ragazza era un tantino preoccupata, la voce era inconfondibile, non poteva che essere Severus, ma come mai lo sentiva solo lei?
<nel suo ufficio?>si chiese Vivian credendo di averlo solo pensato.
<cosa hai detto Vivian?dai sbrigati!>escalmò Jessy.
<ehm..io >disse Vivian incerta.
<tu cosa?>chiese lei.
<beh..ho qualcosa da fare ancora..ma tu comincia ad andare, ti raggiungo subito..>disse.
<..ok..ma fa in fretta.. rispose Jessy, poi girò sui tacchi e andò via.
“nell’ufficio ha detto?”pensò Vivian.
<si..non temere, non ho cattive intenzioni..>rispose di nuovo la voce.
Vivian era confusa, perché il professor Piton stava comunicando con lei in quel modo?non avrebbe potuto dirglielo di persona?
Poi si decise, curandosi di essere ben in ordine andò verso la porta, la spalancò, ma tutto ciò che trovò davanti a se fu un ufficio vuoto, come al solito in penombra, l’unica luce giungeva da uno spiraglio remoto del soffitto, l’unico angolo scoperto e privo di tende nere delle basse finestre, il raggio proiettato dalla luce esterna colpiva un punto esatto della scrivania, sulla quale Vivian notò un piccolo biglietto di pergamena ed una rosa, sembrava blu.
La ragazza chiuse la porta alle sue spalle e corse alla scrivania, prese il biglietto tra le mani e lo lesse:

Cara Vivian,
oggi è un giorno importante,
oggi compi quindici anni,
ti ho chiesto di venire qui,
per farti i miei auguri,
ma soprattutto per chiederti scusa,
tesoro mio,
per il mio comportamento,
se hai qualcosa da chiedermi non esiterò a rispondere..
tuo
Severus
p.s. questa rosa è per te, rappresenta la tua candida bellezza ..

Quando la ragazza finì di leggere si sentì sollevata da terra di almeno dieci centimetri, Severus voleva farle gli auguri, una piccola speranza si fece spazio nei suoi pensieri, forse l’avrebbe perdonata per il suo comportamento, e forse lui aveva finalmente deciso di lasciar perdere Lily.
Vivian prese la rosa blu tra le mani, i petali erano morbidi e vellutati , era stupenda, nessuno le aveva mai regalato una rosa..
Mai nessuno aveva paragonato la sua bellezza a quella di un fiore, arrossì lievemente e sorrise, poi sentì il delicato profumo della rosa, era quasi inebriante appagante per i sensi, vicino lo stelo era legato un piccolo cartiglio, lo sfilò e lesse:

Credo tu conosca la strada,
ad ogni modo varca la soglia della porta nascosta..
Con amore
Severus


Vivian si sentiva come se stesse partecipando ad una caccia al tesoro, ma era sempre più curiosa, così tenendo la rosa blu con se si avvicinò alla libreria, stava per estrarre la bacchetta, quando la libreria scattò automaticamente di lato rivelando la porta che aveva varcato tempo prima.
Con il cuore che le martellava in petto e chiedendosi cosa ci sarebbe stato oltre quella porta Vivian afferrò il chiavistello, lo fece scattare e poi entro nell’altra stanza, l’ambiente era buio, lo stesso inebriante profumo di quella rosa blu era disperso nell’aria di quella stanza, se pur buio ed apparentemente triste quel luogo sembrava come un giardino fiorito, dai meravigliosi profumi, e pure non sembrava esserci anima viva.
Poi all’improvviso..
<vivian.. così eccoti..>disse la voce di Piton, Vivian non riuscva a capire da dove arrivasse , poi una candela blu si accese e rivelò il tavolo sulla quale era poggiata, di fianco vi era un grosso vaso di porcellana contenente un abbondante mazzo di rose blu, la ragazza si spiegò il perché di quel dolce profumo nell’aria.
Improvvisamente una luce vicino un divanetto di pelle nera si accese, Vivian era sempre più emozionata..
Li sedeva Severus, il volto sereno, per la prima volta da molto tempo..
Aveva una gamba accavallata e le braccia incrociate, e la stava guardando, sorrideva, la luce della candela si rifletteva sul suo volto e dava una calda sfumatura alla sua pelle candida.
Severus indossava la solita camicia bianca nei pantaloni neri, ma sembrava più elegante del solito, inoltre i suoi capelli sembravano diversi, più “vaporosi” del solito forse ,la ragazza pensò che probabilmente li aveva lavati da poco, contrariamente alle voci che giravano per la scuola, secondo le quali il professore non si lavava mai, voci alle quali lei non aveva mai creduto.
Vivian non sapeva cosa dire, sentiva che il suo cuore sarebbe esploso di gioia, il suo Severus era bellissimo quella sera, allora lei gli si avvicinò lentamente.
<..mi spiace di aver controllato la tua mente per portarti fin qui.. ma era l’unico modo per non dare nell’occhio.. forse avresti preferito assistere alla prova.. ma dovevo assolutamente vederti..>disse lui.
<beh..io..in realtà..sono felice di essere qui con te..cioè volevo dire con lei.. signore..>rispose Vivian arrossendo violentemente.
<..non me lo aspettavo.. beh..perché non ti.. siedi?>chiese lui gentilmente indicando il posto vuoto al suo fianco.
Vivian sentì una stretta dalle parti dello stomaco, poi senza fiatare si avvicinò al divano, sedette compostamente al fianco di Severus, curandosi di non esserle troppo vicina, ora tremava dall’emozione, pensò fosse a causa dell’atmosfera soffusa che c’era nella stanza.
<allora Vivian.. suppongo che tu abbia qualcosa da chiedermi..o sbaglio?>chiese lui guardandola ed alzando il sopracciglio in uno sguardo interrogativo.
Vivian lo guardò negli occhi, quei magnifici occhi neri, così profondi e misteriosi.
<io.. voglio solo sapere.. cosa è successo quella notte..>chiese Vivian con cautela.
<sapevo che mi avresti fatto questa domanda..beh..mi vergogno ad ammetterlo, ma, ero furioso con te, per gli.. epiteti che mi hai rivolto..>si interruppe.
<io..beh..la prego signore!mi scusi..io..non so cosa mi sia preso..mi dispiace di averla trattata a quel modo!e non volevo bere il fluido!sa ero così fuori di me..>esclamò Vivian dispiaciuta.
<beh..Vivian?stai tremando!...sta tranquilla.. le tue scuse sono accettate..non cel’ho con te..>rispose lui sorridendole nuovamente.
Vivian arrossì, che figura stava facendo?tremare così davanti a lui!
<la ringrazio..>si limitò a rispondere la ragazza, riuscendo finalmente a padroneggiare il suo tremolio.
<dicevo che.. dopo il tuo comportamento volevo assolutamente capire ciò che avevi in mente, ero preoccupato.. e ti ho letto nelle mente, credimi non volevo ricorrere all’Occlumanzia, ma la tua incolumità era più importante..>spiegò Severus.
Vivian era sconvolta, cosa aveva visto il professore nella sua mente?
<..io..beh..cosa..ha visto signore?>chiese lei.
<tranquilla, non ho visto nulla di compromettente, ma credo di aver avuto una lezione, stai soffrendo troppo, a causa mia..ho visto il piano che avevi in mente..ma non c’è da preoccuparsi.. amore mio..mi ha solo aiutato a capire, non posso rincorrere per sempre i miei ricordi, ciò che è andato non tornerà mai più, e devo farmene una ragione..>disse lui con un evidente sforzo, nel tentare di scacciare i ricordi della sua Lily, poi le carezzò dolcemente la morbida guancia.
<io..ne sono felice..mio signore…>rispose lei senza rendersene conto, e arrossendo lievemente.
Severus sembrava felice di aver sentito ciò che Vivian gli aveva appena detto, il suo sguardo triste sembrò illuminarsi.
Poi Vivian capì, le tornò in mente il ricordo che non le apparteneva, quelle immagini che l’avevano accompagnata per tutta la settimana, un bambino, con i capelli neri insolitamente lunghi, piangeva rannicchiato in un angolo mentre suoi genitori litigavano, lo capì quel bambino era Severus, evidentemente nel leggere la sua mente lui non se ne era accorto, ma era riuscito senza volerlo a mostrarle un suo ricordo.
<ora..capisco..io..ho visto un suo ricordo..signore..>disse lei.
<davvero?cosa hai visto?>chiese lui un tantino allarmato.
<beh.. credo sia accaduto quando lei ha letto la mia mente..io l’ho vista..era molto piccolo però, suppongo avesse circa nove anni, e quelli, erano i suoi genitori..lei piangeva mentre litigavano..>rispose cominciando a ricordare tutto nei minimi particolari, e commuovendosi.
<oh..beh..si..i miei genitori litigavano spesso quando ero piccolo.. e..come avrai capito.. ne soffrivo molto..>rispose lui malinconico.
<.. mi dispiace molto.. ma poi.. hanno fatto pace?>chiese lei con delicatezza.
<beh.. no.. vedi Vivian..lui era così.. violento ed aggressivo perché.. non ha mai accettato il fatto che io e mia madre fossimo.. dei maghi..>si interruppe Severus.
<..oh..capisco.. era un Babbano?>chiese Vivian curiosa ma comprensiva.
<..si.. e non gli andava a genio.. la nostra natura.. per mia madre forse ci era passato sopra, ma quando io nacqui .. e lui scoprì che anche io ero.. un mostro, come usava definirci, non riuscì più a vederci, era sempre furioso,e spesso.. alzava le mani su di me..>rispose lui sempre tristemente.
<non deve essere stata molto felice la sua infanzia..>osservò Vivian, poi lo guardò negli occhi, non poteva crederci, lei era li, di fronte a Severus, e stavano parlando del suo passato, Vivian aveva l’impressione che lui non avesse confidato mai a nessuno quelle cose, se non a Lily.
Poi la ragazza sollevò una mano, e continuando a guardarlo accarezzò il suo pallido volto, era impressionante come nonostante la differenza di età tra i due Vivian fosse attratta da lui, che interiormente sembrava non riportare alcun segno della sua età, ora che la ragazza stava accarezzando il suo viso le sembrava fosse molto più giovane.
Effettivamente la sua pelle sembrava essere solo lievemente segnata dalla sua età, era impressionante..
All’improvviso Severus si ritrasse scosso da un brivido, prese la mano di Vivian e senza convenevoli la portò alle labbra, baciandola come fosse un padre con la sua bambina, poi continuò a tenerla stretta.
<beh.. se non altro.. mia madre ora non soffre .. lui ci ha lasciati.. morì quando io diventai insegnante qui ad Hogwarts, la cosa gli aveva provocato una forte delusione, perché aveva sempre creduto che crescendo avrei evitato di usare la magia, e sarei diventato “normale” , con un “lavoro normale”..>si interruppe un attimo, e fissò il vuoto, come a voler ricordare qualcosa.
<..nonostante mio padre non avesse mai dimostrato affetto nei nostri confronti la sua morte fu straziante.. aveva bevuto quella sera, fin troppo vino, dopo aver litigato per l’ennesima volta con mia madre uscì per strada completamente ubriaco, fu coinvolto in una rissa con altri Babbani, quando il giorno dopo tornai a casa con la buona notizia, ovvero che ero diventato insegnate, trovai la camera ardente, mia madre non aveva voluto avvertirmi la sera prima, temeva di poter distrarre i miei esami per diventare insegnante, dunque la mia bella notizia dovette aspettare, e per riprenderci dal tragico evento ci volle un po’ di tempo..>disse lui ancora triste.
<oh..è così triste..io..>disse Vivian incerta, poi una lacrima rigò il suo viso, era davvero molto triste.
<no Vivian..ti prego.. non piangere.. tu per me.. sei importante, e non voglio che tu sia triste per il mio passato, ora è andato, e non tornerà..>disse Severus dolcemente mentre con la mano le asciugava la lacrima.
<potrei farle una domanda?>chiese Vivian stropicciandosi le mani nervosamente.
<certo..>rispose Severus fissandola in attesa della domanda.
<dunque lei.. non odia Harry Potter?>chiese Vivian con cautela.
<..è difficile.. darti una risposta, vedi.. ho sempre portato rancore per suo padre, e per ciò che lui mi ha fatto in età giovane,ma amavo Lily, e non ho potuto mai averla..>cominciò Severus inondato dalle sue vecchie memorie.
Vivian ora pendeva letteralmente dalle sue labbra.
<poi feci quel maledetto errore, mi ritrovai ad ascoltare una parte di una profezia, che raccontai subito ..al Signore Oscuro, ero un Mangiamorte a quei tempi, e non potevo mai immaginare che quella profezia fosse riferita al figlio di colei che amavo.. >si interruppe, quelle parole sembravano fargli male, Vivian mise una mano sulla sua spalla per confortarlo, Severus sembrò apprezzare il gesto, ma non si trattenne, scoppiò in lacrime e la strinse forte al suo petto, Vivian si sentiva morire, era abbracciata al suo amore, stretta al suo petto, mentre l’uomo carezzava affettuosamente i suoi capelli rossi, la ragazza poteva sentire il suo cuore battere, ed era una sensazione sublime..
<io.. non v-volevo.. n-non potevo s-sapere..>disse Severus continuando a tenerla stretta, Vivian non riuscì a resistere e scoppiò in lacrime anche lei, non sapeva perché, ma non capiva nemmeno cosa stesse provando, era felice, ma allo stesso tempo profondamente triste per lo stato in cui era ridotto Severus in quel momento.
Lui le carezzò nuovamente i capelli con fare paterno, e la baciò sulla testa.
I due si divisero, si stavano guardando, mentre si asciugavano le lacrime e si rimettevano seduti, il cuore di Vivian era quasi in fibrillazione.
Poi Severus si schiarì la voce e continuò con voce un po’ rauca.
<beh.. il Signore Oscuro decise che il suo nemico, sarebbe stato Harry Potter, e sarebbe passato sul cadavere di chiunque si frapponesse sul suo cammino, lui lo doveva uccidere, fu così che scoprì dove si rifugiavano i Potter, qualcuno glielo rivelò..raggiunse il luogo e tentò la sua impresa, Lily.. lo difese, difese Harry fino alla morte,e .. beh il resto lo sai..>concluse Severus con una nota malinconica nella voce.
<ora capisco.. mi dispiace.. ma lei non.. poteva saperlo..>rispose Vivian tentando di consolarlo.
<..fatto sta che oramai era fatta, colei che amavo era morta.. ed era colpa mia.. avevo riferito le parole che la condannarono a morte.. così feci una promessa, avrei aiutato suo figlio, era il minimo che io potessi fare per lei.. ma.. non dire nulla ad Harry, io non posso farglielo sapere.. non ora.. non puoi nemmeno immaginare quale peso gli cadrebbe addosso se in questo momento venisse a sapere il suo destino, ciò che lo aspetta.. e poi.. non nutro molta simpatia nei suo confronti.. come credo tu sappia..>concluse.
<oh.. ma certo io.. non gli dirò nulla.. posso capire..>rispose Vivian, chiedendosi quale fosse questo peso di cui lui parlava.
<mi parli di lei.. di Lily intendo..>disse Vivian improvvisamente.
<beh.. era.. bellissima, ed era.. come te, dolce ,speciale.. non c’è molto da dire, mi innamorai di lei quando eravamo bambini, e non smisi mai di provare ciò che provavo, il resto l’hai letto nelle mie memorie..>rispose lui.
Poi il silenzio si diffuse nella stanza, Vivian si chiese a che punto fosse la prova, nei Sotterranei non giungeva alcun rumore dall’esterno.
<.. ora basta con i ricordi ..Vivian.. sei qui perché è il tuo compleanno, e non voglio rovinartelo..>disse Severus interrompendo il silenzio.
<oh..certo..io>Vivian non sapeva cosa dire.
<auguri Vivian..buon compleanno>disse lui prima che Vivian proferisse parola, poi le diede un bacio sulla guancia e la guardò negli occhi, ora il suo sguardo era dolcissimo, come non lo era mai stato..
<g-grazie.. signore.. io.. questo è il compleanno più bello della mia vita!io..la ringrazio!..sono molto felice signore..>rispose Vivian un po’ balbettante .
Severus era contento, continuava a contemplare il suo piccolo amore, e Vivian era al settimo cielo, come era accaduto in precedenza lui le sorrideva, era il sorriso che rivolgeva solamente a lei.
<ma.. sono consapevole che.. non possiamo.. rivelarlo ad anima viva.. nessuno deve sapere di noi amore mio.. saremmo costretti a fuggire se una cosa del genere dovesse scoprirsi..>disse lui un po’ triste.
<lo so.. come farò?a fare finta di nulla..a fingere che tra di noi non ci sia nulla! sperò che andrà tutto bene..>rispose Vivian anch’essa triste.
<vedrai ..troveremo una soluzione..>disse lui affettuosamente.
<ora.. fidati di me Vivian..chiudi gli occhi..>le disse.
Vivian chiuse gli occhi, pensando a cosa la attendesse.
<non sbirciare ..solo un attimo..>
Vivian sentì un peso in meno al suo fianco, Severus si era alzato in piedi, stava camminando per la stanza, poi sentì che lui era alle sue spalle, Severus le prese i capelli, li spostò su una spalla, Vivian ebbe un brivido, lui aveva le mani gelide ,per un istante Severus carezzò il suo collo candido, poi la ragazza udì un piccolo rumore metallico.
Qualcosa di freddo era stato poggiato sul suo collo, sembrava essere una catenina, sul petto di Vivian scivolò qualcosa, probabilmente una specie di medaglione. Sistemato il tutto Severus rimise i capelli a posto sfiorando la pelle della ragazza, e Vivian ebbe di nuovo un brivido, poi cominciò a sentire una dolce melodia, come una ninna nanna, un suono sublime, che le sembrava di conoscere, quella melodia le scaldava il cuore.
<ehm.. ora ..puoi aprire gli occhi..Vivian>disse Severus.
Quando Vivian aprì gli occhi finalmente la vide, al collo aveva una spessa catenina d’argento, alla quale era appeso un bellissimo ciondolo che stava nel palmo di una mano, era un cuore sul quale era incisa una “S” con calligrafia sottile ed inclinata, infine in un angolo era incastonata una bellissima pietra verde, forse uno smeraldo.
Vivian non aveva parole, era senza dubbio il regalo più bello che avesse mai ricevuto, lo aprì, dentro vi era racchiuso un carillon, che generava quella musica celestiale, ancora una volta Vivian ebbe la sensazione di averla già sentita.
Nell’altra “valva” del ciondolo vi era una piccola iscrizione che dettava:
“SEMPRE NEL MIO CUORE”.

<beh.. questo è il mio regalo di compleanno.. spero tu lo gradisca..>disse Severus.
<io.. si!è bellissimo!io.. grazie signore!>disse lei commossa.
<vedi.. mia madre me lo regalò quando avevo nove anni, e mi disse.. portalo sempre con te.. e ti sarò vicina.. così mi porterai “sempre nel tuo cuore” >le disse Severus sorridendo.
<lei mi voleva molto bene, e me ne vuole tuttora..>aggiunse.
<beh.. signore.. io.. non posso accettarlo.. è un suo ricordo!>esclamò Vivian dispiaciuta.
<e invece si che puoi, voglio che tu mi porti.. sempre nel tuo cuore, vedi, la “S” sta per Severus.. così quando ti mancherò potrai ascoltare il carillon e ricordarti di me..>rispose lui guardandola negli occhi.
Vivian era ancora più felice, il suo amore le aveva fatto un regalo bellissimo, ed era rimasta senza parole.
Si alzò in piedi e senza più controllarsi si buttò tra le braccia di Severus, dal suo metro e cinquanta di altezza dovette alzarsi sulle punte per raggiungere le spalle del suo amore, che superava il metro e ottanta di altezza, e gli diede un bacio affettuoso sulla guancia, i due rimasero abbracciati per qualche minuto, senza mai lasciarsi..
Vivian passò il resto della serata in compagnia di Severus, ad un certo punto si udivano urla per tutto il castello, evidentemente aveva vinto la prova uno dei due campioni di Hogwarts, ma i due non si mossero nemmeno in quel caso, brindarono ai quindici anni con dell’ottimo Idromele che Severus aveva comprato per l’occasione.
Si ritrovarono spesso ad osservare quelle meravigliose rose blu, Severus le aveva confessato che quelli erano i suoi fiori preferiti, naturalmente anche Vivian li adorava..
Poi passarono tanto tempo a discorrere serenamente sul divano e stando abbracciati, erano entrambi felicissimi, erano le due del mattino quando tutti i rumori si spensero, Vivian si chiese se Jessy avrebbe preso male il fatto che non si era più presentata da lei, ma in quel momento no le importava nulla, era stata la serata più bella della sua vita e non voleva rovinarla, poi senza rendersene conto si addormentò sul divano, tra le braccia del suo amore.. era l’espressione della felicità.
Allora Severus le gettò il suo mantello addosso per non farle prendere freddo, la prese in braccio dolcemente, era talmente piccola che non sembrava pesare affatto, controllato che nel corridoio non vi fosse nessuno Severus la portò nella Sala Comune, come aveva fatto una settimana prima evitò le misure “anti-maschi” del dormitorio femminile con un incantesimo ,poi entrò e la ripose dolcemente sul suo letto senza fare alcun rumore.
Le sistemò al meglio il suo mantello addosso e le diede un bacio sulla fronte, come un padre fa con la sua bambina, poi carezzò lievemente quel suo visino da bambina e andò via..
Sotto quell’ampio mantello Vivian si girò dall’altro lato, un espressione serena era stampata sul suo viso mentre dormiva serenamente..

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