Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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SnapeTear89
view post Posted on 30/8/2008, 09:26 by: SnapeTear89




ecco il settimo capitolo..anche se credo che a questo punto non lo leggerà più nessuno...comunque spero sia gradito.. :unsure:

CAPITOLO 7-IL CUORE NON DIMENTICA...

I giorni che seguirono furono molto calmi sia per Vivian che per tutta Hogwarts, a volte non sembrava affatto che ci fosse un grande evento in corso nella Scuola di Magia.
L’unica cosa che faceva intuire una certa aria di festeggiamenti erano le ragazzine urlanti che seguivano ovunque Cedric Diggory, il campione di Tassorosso, sembravano sbavargli dietro, cosa che Vivian non capiva, sia lei che Jessy non trovavano nulla di particolarmente attraente in lui, certo aveva un certo fascino da campione, e senz’altro lo sembrava molto più di Harry, che a quanto pareva non sembrava passarsela bene, come le raccontò quando si incontrarono durante le lezioni.
Poi c’era un altro gruppo di ragazze puntualmente al seguito di Viktor Krum, il campione di Durmstrang.
Vivian era ancora più perplessa riguardo a Krum, che aveva non solo una postura ed un aspetto che lo facevano sembrare assolutamente arcigno, ma anche un espressione assolutamente ebete, a parer suo non era altro che uno zuccone, ma Jessy non era d’accordo, lei lo adorava, Vivian pensò che lo adulasse tanto solo per la sua bravura al Quidditch, sport del quale lei non capiva assolutamente nulla.
Per di più in giro per tutta la scuola si erano diffuse centinaia di spille lampeggianti, che recitavano:“Tifate per Cedric Diggory, il vero campione di Hogwarts” per poi trasformarsi in :“Potter fa schifo!”.
L’iniziativa sembrava essere partita da Malfoy, che come al solito perseguitava Harry, Draco aveva provato a convincere anche Jessy e Vivian ad indossare quelle spille, ma con il risultato che le due gli avevano scagliato contro una Fattura Orcovolante e che le uniche Serpeverde a non aderire a quella buffonata erano state loro due, convinte sempre più che chiunque avesse vinto il Torneo Tremaghi tra Cedric e Harry, sarebbe stata lo stesso una grande onorificenza per tutta Hogwarts, ancora una volta le due ragazze si erano dimostrate due Serpeverde alquanto ambigue.
Per quanto riguardava Piton le acque sembravano mantenersi calme, da quando Vivian aveva scoperto quello che voleva sapere su di lui i due non avevano avuto più occasione di parlare o di stare un po’ insieme, si incontravano solo a lezione, e le loro effusioni si limitavano solamente ai saluti formali di inizio e di fine lezione, dopotutto non potevano rischiare di far capire in pubblico ciò che accadeva tra loro, sarebbero finiti entrambi in guai seri, ancora una volta l’ostacolo insormontabile dell’età sembrava frenare i due ,che sembravano aver oramai capito ciò che provavano l’uno per l’altra.
Per quanto riguardava Jessy, invece, Vivian dovette mantenere la promessa fatta a Severus, si limitò a raccontarle solo una parte della verità su cosa era successo nell’ufficio, le aveva raccontato che arrivata li Piton non c’era, era stata costretta ad aspettare il suo ritorno seduta su una poltrona, disgustata da ciò che i barattoli sugli scaffali contenevano.
Dunque dopo aver atteso Vivian lo aveva visto arrivare, e ,balbettando era riuscita a confessare i suoi sentimenti, ma quando giunse il momento di rispondere su cosa lui aveva detto si mantenne molto sul vago, affermando che forse Severus aveva fatto riferimenti velati ad un possibile sentimento che provava per lei, consapevole che ciò non fosse del tutto vero Vivian si convinse sempre più a non spifferare tutto, non poteva tradire la fiducia di Severus, anche se era consapevole che sarebbe arrivato un giorno in cui avrebbe dovuto spiegare a Jessy le sue menzogne…e sperava che quel giorno sarebbe arrivato il più tardi possibile.
In giro si vociferava che prima dell’inizio delle prove del Torneo ci sarebbe stato un altro evento, anche se meno rilevante, si trattava della cosiddetta “Pesa delle Bacchette”.
In occasione di tale evento i campioni erano tenuti a presentarsi con le proprie bacchette davanti ad una piccola giuria composta da giudici di gara e da un esperto fabbricante di bacchette, quest’ ultimo avrebbe stabilito il perfetto funzionamento e l’impeccabile manutenzione delle stesse, compito fondamentale per una buona riuscita del torneo e per una maggior sicurezza dei campioni stessi, inoltre dopo questa sorta di esame i campioni venivano intervistati e fotografati, il fabbricante di bacchette in questione era Olivander.
Colui che aveva venduto a Vivian la sua bacchetta, legno di tasso e crine di bicorno, una bacchetta abbastanza rara, dato che si raccontava che Olivander fosse stato il primo a riuscire a procurarsi quel crine, data l’astuzia innata dei bicorni e la loro forza.

Era una mattinata molto tranquilla di fine ottobre, quando Vivian si svegliò per prepararsi alla lezione doppia di Pozioni, come al solito non vedeva l’ora, i suoi voti erano finalmente migliorati negli ultimi tempi, specialmente in Pozioni, il merito era solamente della ragazza, che ,improvvisamente più motivata aveva ricominciato la scalata verso l’Eccellenza in tutte le materie, inutile dire che anche Severus ne fosse contento, Jessy invece non sembrava essere molto migliorata, era sempre stata una frana in quella materia, e si riteneva fortunata di non aver mai fuso un calderone, motivo per il quale la ragazza riusciva sempre per un pelo a rimediare un Accettabile.

Vivian si sentiva frastornata dal brusco risveglio, e mentre si alzava e cominciava a rilento a prepararsi si rese conto dell’ora che si era fatta, era talmente tardi che la ragazza stentava a crederci, di quel passo si sarebbe persa la prima mezz’ora di Pozioni, non sarebbe riuscita a stare al passo con gli appunti, si rese conto inoltre che anche Jessy era in ritardo, la svegliò bruscamente e cominciarono entrambi a prepararsi velocemente, ficcando a forza il libri nello zaino che sembrava quasi esplodere.
Non sembrava un mattinata molto propizia, a metà strada verso la Sala Grande le due ragazze si resero conto di aver dimenticato gli antidoti che il professore aveva fatto preparare come compito, furono costrette a tornare indietro per andare a prenderli, sembrava che Piton avesse deciso di avvelenare qualcuno a sorpresa per verificare la loro efficacia, Vivian non aveva assolutamente dubbi, il bersaglio sarebbe stato Potter.
Le due ragazze ebbero solamente un minuto scarso di tempo per rubare al volo dei toast imburrati e divorarli durante il tragitto verso l’aula di Pozioni, che si trovava in profondità nei Sotterranei, molto più lontano e tre rampe di scale più giù rispetto alla Sala Comune di Serpeverde, a volte Vivian desiderava di potersi smaterializzare, il castello era talmente immenso che spesso si perdeva, oppure arrivava in ritardo alle lezioni per colpa dei lunghi tratti da percorrere, ma era consapevole che all’interno delle mura di Hogwarts non ci si potesse materializzare, e per di più bisognava essere maggiorenni e passare un esame per poterlo fare...
Mentre le due amiche stavano per raggiungere l’aula videro che da questa ne usciva Potter accompagnato da un piccolo ragazzino, che non poteva che essere Colin Canon ,dal suo collo pendeva un enorme macchina fotografica pronta all’uso.
Le due salutarono Harry, che rispose distrattamente, sentirono inoltre Colin parlare di foto e di campioni, al che le due amiche capirono, probabilmente ci sarebbe stata la pesa delle bacchette la mattina stessa,e Potter stava andando proprio li...
Temendo un ramanzina coi fiocchi per il forte ritardo le due amiche si avvicinarono alla porta, e sbirciarono dal buco della serratura, la lezione non era ancora iniziata... con molta cautela aprirono la porta, Vivian entrò per prima, nell’aula faceva più freddo del solito, ed ogni loro respiro si condensava in nuvole di vapore.
Vivian guardò Severus negli occhi e disse :
<buon giorno Signore, ci scusi per il ritardo...non ci siamo svegliate in tempo...>
<...andate a.. sedervi... e la prossima volta sarà meglio per voi se...vi presentiate qui in tempo!non posso perdere una mattinata per i vostri comodi!>rispose in tono gelido.
Senza fiatare andarono a sedersi, a Vivian sembrò strano sentire quel tono gelido da lui, proprio lui che fino a qualche giorno prima l’aveva abbracciata e le aveva carezzato affettuosamente i biondi capelli , colui che l’aveva chiamata “piccola mia”... ma purtroppo doveva farci l’abitudine, non potevano comportarsi così anche in pubblico.
Piton cominciò la lezione, non avendo Potter da avvelenare ordinò alla classe di preparare un nuovo veleno da poco inventato, che sarebbe stato oggetto della nuova lezione, l’Ambrafatale.
<l’Ambrafatale è...un veleno molto pericoloso...qualcuno sa dirmi i suoi effetti?>chiese Piton in tono gelido guadando tutta la classe.
Subito la mano di Hermione Granger scattò fremente, come accadeva ogni volta che sapeva qualcosa e non vedeva l’ora di dirla, ma come al solito Piton la ignorò, fu così che Vivian alzò la mano, Jessy la guardava allibita, come era possibile che lei sapesse già tutto su un veleno che era stato inventato da poco?
Piton sembrò stupito, fino a quel momento Vivian aveva ottenuto ottimi voti, ma restando in silenzio, senza mai intervenire durante le spiegazioni.
<si?...Morris?>disse sempre mantenendosi gelido e distaccato.
<beh...L’Ambrafatale è stata inventata recentemente, si tratta di un nuovo veleno, i cui effetti sono devastanti.. e...>Vivian non finì la frase.
<morris...non mi pare di averti chiesto di raccontarmi la storia della tua vita!...ti ho chiesto solamente gli effetti!...come avevo previsto nessuno di voi lo sa...>disse in tono fatale.
<mi scusi ...signore.. ma lei mi ha interrotta se posso permettermi.. vede io..>intervenne rapida Vivian.
<...signorina Morris!non si arrampichi sugli specchi!le ricordo che sta parlando con un insegnante , esigo un po’ di rispetto!>concluse quasi iracondo.
Dietro Malfoy sghignazzò silenziosamente.
Vivian non riusciva a capire.. perchè Severus si stava comportando a quel modo?la ragazza sperò con tutto il cuore che fosse solo un messa in scena.. ma a quanto pareva non lo era…
<dicevo che l’Ambrafatale è un veleno che si distingue per il suo caratteristico colore ambrato, molto simile al miele , anche se meno denso.. ha effetti devastanti...se la si dovesse ingerire la morte sopraggiungerebbe, naturalmente i tempi variano in base alla dose assunta...ma anche se ingerita in piccola quantità la morte è assicurata...>spiegò sempre più glaciale, Vivian continuava a chiedersi perché lui la ignorasse.
<passando ai sintomi...il soggetto che ingerisce tale veleno comincerà immediatamente ad avvertire una pesantezza agli arti, le gambe non lo reggeranno più facendolo cadere al suolo come uno straccio umido, lo stesso comincerebbe a perdere la sensibilità di tutto il corpo...anche se bruciato o sollecitato in qualche modo il soggetto non sentirebbe più ne il dolore ne qualsiasi sensazione...>si interrupe all’improvviso e rivolse un altro sguardo glaciale alla classe, che sembrò rabbrividire alla sconcertante spiegazione.
<la fase successiva degli effetti di questo veleno consiste in una perdita della parola ed un annebbiamento della vista…che si conclude con la morte del soggetto, non a caso è anche detta la Pozione dell’Omicidio Silenzioso...>concluse.
Vivian era rimasta allibita dalla spiegazione, sapeva di effetti simili, ma non sapeva che fossero così devastanti, la ragazza non riuscì a sostenere lo sguardo del professore mentre spiegava, sembrava fatale...
In un folle momento la ragazza immaginò la faccia del professore sul corpo di un Basilisco, era più o meno quella la sensazione , temeva che lo sguardo pericoloso del professore la avrebbe ucciso tanto era penetrante, raccontò sottovoce a Jessy ciò che aveva immaginato, e la ragazza seppellì il volto nelle mani facendo finta di starnutire , non riusciva a trattenere le risate, Vivian le diede un calcione sotto il banco per farla smettere, Piton la stava fulminando con lo sguardo...
<owen!...cosa c’è di tanto divertente?..forse lei e la signorina Morris potete darci una spiegazione?.. così almeno ridiamo insieme a voi no?>la fulminò in tono rabbioso.
<beh..io...>Jessy non ebbe il tempo di rispondere.
<non accetto alcuna scusa Owen!Cinque punti in meno a Serepverde!e come punizione alla vostra impertinenza dovrete scrivere un metro di pergamena in più per la prossima lezione!>le aggredì iracondo.
Le due ragazze chinarono il capo annuendo silenziosamente, si erano fatte punire per una stupida battuta di Vivian, che a quel punto non sapeva più cosa pensare...perché Severus cel’aveva così tanto con lei?

Il professore riprese nuovamente a spiegare, come se nulla fosse accaduto.
<...i pochi che sono sopravvissuti a tale veleno raccontano che oltre a questi sintomi silenziosi si avverte una strana sensazione durante l’arco egli effetti prima elencati, caratterizzata da un forte bruciore, una sensazione quasi di tortura, il soggetto sente come se le sue viscere ribollissero, come se stesse per bruciare dall’interno...>concluse.
<..ovviamente la produzione a scopi che non si limitino allo studio è assolutamente illegale...oggi la prepareremo solamente per studiarne il modo tempestivo di curare i gravi effetti...tutti gli ingredienti sono nell’armadio...avete dieci minuti per procurarvi tutto ciò che vi serve...>concluse con il suo solito tono.
Vivian e Jessy si diressero silenziosamente verso l’armadio, presero altrettanto silenziosamente ciò che le occorreva e tornarono ai calderoni, Vivian non si sentiva in vena di preparare pozioni, e un’idea si era fatta spazio nella sua mente, fu così che mentre Jessy accendeva un fuoco sotto il calderone le disse:
<jessy..io..ho bisogno del bagno...questo è il mio libro, è pieno di annotazioni che ti saranno molto utili per una buona riuscita...mi raccomando non farti scoprire da Piton!...> e così facendo le porse un volume intitolato “Pozioni Avanzate di Terzo Livello”.
<ma..Vivian!questo è un libro per il settimo anno!come fai a studiare su questo?>le chiese Jessy allibita.
<beh...ti basti sapere che...ho imparato tutto quello che so riguardo alle pozioni da questo libro, e non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori per avermelo regalato!e poi ho scoperto io stessa alcuni piccoli accorgimenti che renderanno la preparazione più facile e più efficace...>spiegò Vivian.
<beh...non so cosa dire.. grazie!non sapevo che tu possedessi un tesoro simile!>aggiunse l’amica.
<beh.. ora devo andare... fanne buon uso...>concluse Vivian.
La ragazza si avvicinò alla cattedra per attirare l’attenzione di Severus.
<morris?..cosa c’è?>chiese lui alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo con aria seccata.
<avrei bisogno del bagno...e mi chiedevo se lei mi potesse dare il permesso di assentarmi un attimo...>rispose Vivian evitando il contatto visivo, aveva di nuovo la sensazione che lui le volesse leggere nella mente...
<e va bene...Morris...ma ti consiglio di muoverti...>rispose lui freddo.
Senza fiatare Vivian uscì dall’aula, e mise in atto il suo piano, voleva saperne di più ,doveva capire il comportamento ostile di Severus, che non sembrava così burbero da tempo.
Allora cominciò a risalire le rampe di scale che portavano al piano superiore, per dirigersi nell’ufficio del professore, voleva entrare di nuovo nel Pensatoio, forse avrebbe trovato ciò che cercava.
Mentre continuava a salire le scale pensava... quale poteva essere il modo per uscire dal Pensatoio e quindi tornare presto in classe per non destare sospetti?
Stava per rassegnarsi pensando che forse l’unico modo per uscire era farsi tirare fuori da qualcun altro, quando decise di non darsi per vinta.. avrebbe provato in tutti i modi.
Intanto era arrivata davanti all’ufficio, spinse la porta e si introdusse rapidamente al suo interno, per poi chiudersela immediatamente alle spalle.
Come aveva fatto il professor Piton in precedenza diede un colpetto alla serratura della porta, e il chiavistello scattò, ora era chiusa dentro l’ufficio.
Con il cuore che le martellava furioso in petto per l’emozione si avvicinò al solito armadio, che stavolta era stato chiuso con un grosso lucchetto.
Vivian non si rassegnò, impugnò saldamente la bacchetta, colpì il lucchetto e mormorò
<alhomora!>.
Con un po’ di fortuna il lucchetto scattò ,Vivian lo rimosse e aprì immediatamente le ante, ma non trovò ciò che si aspettava, il Pensatoio non c’era e la ragazza immaginò che Piton l’avesse spostato proprio per non farla tornare li.
La ragazza richiuse l’armadio, pensò a dove potesse essere il Pensatoio, ma era inutile cercarlo, se il professore lo aveva spostato per non farglielo trovare non lo avrebbe trovato.
Fu così che la ragazza cominciò ad aggirarsi per l’ufficio, doveva trovare assolutamente qualche indizio.
Come ulteriore precauzione la ragazza impugnò la bacchetta, e diretta verso la porta mormorò ”Muffliato!” e “Colloportus”, in questo modo sarebbe stata più al sicuro, senza rischiare di essere scoperta.
Cominciò a cercare quanti più indizi poteva, l’armadio era pulito, in pratica vi erano solamente ingredienti per le pozioni, la ragazza era consapevole di tutte le regole che stava infrangendo in quel momento,ma doveva assolutamente saperne di più, non poteva sopportare di essere trattata così...
Tentando di creare meno disordine possibile cominciò ad analizzare ciò che si trovava sulla scrivania, ma trovò solamente fogli riguardanti la scuola e pile su pile di compiti da correggere, tra cui il suo sul quale era stampata ad inchiostro verde un “E” di Eccellente.
Vivian si sedette dietro la scrivania, e intravide quattro cassetti ai lati della sedia, cominciò ad aprirli uno ad uno, i primi tre cassetti contenevano solamente altri ingredienti e piume e pergamene di riserva.
Poi aprì il quarto cassetto, notò qualcosa di strano, apparentemente a prima vista c’erano solo pergamene, ma sembrava strano che un solo strato di pergamene arrotolate riempisse già il cassetto data la profondità di questo profondità di questo visto dall’esterno, fu così che la ragazza cominciò a togliere tutte le pergamene dal cassetto, riponendole una ad una sul piano della scrivania.
Quando ebbe finito di svuotare il cassetto toccò il fondo con le mani, confrontandolo con quelli degli altri cassetti, effettivamente il fondo del quarto cassetto risultava molto più spesso degli altri.
Questo poteva significare una cosa sola... in quel cassetto vi era un doppio fondo, forse Severus nascondeva qualcosa...
Estrasse il cassetto dalla scrivania e lo capovolse, una sottile copertura di legno cadde sul pavimento, rivelando una sorta di piccola cassaforte sotto di esso.
Vivian poggiò il cassetto sulla scrivania in preda ad un improvvisa curiosità, cominciò ad esaminarlo, era come un piccola cassaforte d’ottone con una serratura alquanto minuscola, dove poteva essere la piccola chiave che la apriva?
Senza sperarci troppo la ragazza riprovò l’incantesimo che aveva usato per forzare l’armadietto, ma senza alcun risultato..
Si guardò intorno, e un’immagine le si stampò nella mente, la stanza di Severus, forse la chiave si trovava li, ma temeva di essere scoperta se si fosse aggirata per il corridoio verso la camera.
All’improvviso la ragazza notò qualcosa alla quale non aveva fatto proprio caso, una delle librerie che si trovava nell’ufficio sembrava essere leggermente spostata dal muro, si avvicinò e notò che ben nascosta dietro di questa vi era una piccola porta.
Immediatamente cercò di spostare la libreria, ma con scarso successo dato il suo peso, allora si allontanò di qualche passo ed estrasse la bacchetta, la puntò contro la libreria e disse chiaramente “Accio!”, la libreria scattò verso di lei senza oscillare di un millimetro e si fermò, ora la porta era davanti a Vivian, ma non sembrava essere vecchia, anzi a giudicare dalla manutenzione veniva usata spesso.
Come si aspettava era chiusa a chiave, nulla che l’incantesimo Alhomora non potesse risolvere, la porta si aprì finalmente rivelando una camera da letto, Vivian si rese conto, era la stanza di Severus, e quella dalla quale era appena entrata era la porta dalla quale lo aveva visto entrare quando aveva scoperto il Marchio Nero.
Senza volerlo era giunta proprio nel posto in cui voleva andare, si guardò intorno nella stanza appena illuminata, vide che sul comodino di fianco al letto a baldacchino vi era una piccola scatola d’argento, Vivian lo osservò, sul coperchio recava incise delle iniziali scritte con calligrafia sottile e incurvata, erano una “L” ed una “E” incrociate tra loro, la ragazza pensò che fossero le iniziali per Lily Evans, la malinconia si fece spazio nei pensieri di Vivian, il professore sembrava essere ossessionato da Lily soltanto, e Vivian non era più così certa di voler scoprire cosa contenesse quella piccola cassaforte.
Senza pensarci due volte la ragazza tolse il coperchio dalla scatoletta d’argento, che rivelò contenere una sottile catenina d’argento alla quale era attaccata un piccola chiave d’ottone, l’aveva trovata…
Prese la catenina e se la assicurò al collo, poi ripose accuratamente la scatoletta e si diresse nuovamente nell’ufficio, dove rimise a posto la libreria con un’incantesimo e si sedette di nuovo alla scrivania, era passata circa mezz’ora da quando era uscita dalla classe, si chiese se Severus avrebbe manato qualcuno a cercarla, ma non le importava, chiusa nell’ufficio era al sicuro, nessuno poteva immaginare che lei fosse li.
La ragazza staccò accuratamente la chiave dalla catenina, la inserì nella serratura ,la girò è lo sportello scattò quasi automaticamente, sembrava tutto troppo facile.
Vivia tolse la chiave dalla serratura e si assicurò nuovamente la catenina al collo.
La ragazza guardò meglio la cassaforte e scorse una sorta di meccanismo che sembrava funzionare con una combinazione di cinque lettere, quale poteva essere?Istintivamente scrisse la parola “Evans”, ma non accadde nulla, così provò con “Amore”, ma ancora nulla, provò molte parole fino a quando non le venne in mente qualcosa di davvero improbabile, e se la parola fosse stata “James”?sembrava improbabile che il professore avesse usato il nome del suo acerrimo nemico per custodire qualcosa, ma provò ugualmente, e con sua grande sorpresa il secondo sportello scattò, rivelando quello che sembrava un quaderno rilegato in pelle nera, che recava scritto sulla copertina “Memorie”.
Il cuore di Vivian prese a battere più forte, la ragazza aprì il quaderno ingiallito dal tempo e vide varie note che sembravano risalire almeno a vent’anni prima, erano note scritte da Severus , tutte riguardanti la sofferenza causatagli dal suo amore non corrisposto per Lily Evans, fu particolarmente colpita da una nota, dove c’era scritto che lui aveva fatto l’errore più grande della sua vita, in preda alla rabbia causatagli da Potter e Black aveva chiamato Lily “sporca mezzosangue”, perchè lei aveva tentato di difenderlo.
Vivian si sentì triste, allora era quello il motivo per il quale i due avevano litigato... la ragazza non riuscì a fare a meno di pensare che se l’epiteto fosse stato rivolto a lei avrebbe comunque perdonato Severus.
Dopo aver sfogliato rapidamente tutte le pagine giunse ad una nota molto nuova, dalla data la ragazza intuì che risaliva al giorno in cui lei era stata trovata a curiosare nel Pensatoio, subito pensò che aveva trovato ciò che cercava, cominciò a leggere:

Quindici anni dopo...
il cuore non dimentica...

Oggi è un giorno assai triste...
un giorno che ricorre ogni anno,
e che credo non dimenticherò fino alla mia morte,
è il giorno del triste ricordo...
Il ricordo di quel avvenimento che mi straziò il cuore rendendomi morto dentro...

Oggi sono oramai quindici anni che tu non ci sei più,
sono quindici anni che hai lasciato questo mondo,
senza salutarmi...
continuando ad odiarmi...
Eppure non ho dimenticato..
ho continuato ad amarti...
e credo che non smetterò mai...
fu colpa mia se tu te ne andasti...
l’errore più grande della mia vita...

Ma oggi una piccola luce si è accesa,
sembra che tu mi stia dando un segno,
che tu sia tornata qui,
la piccola Vivian ha illuminato la mia mattinata come un astro splendente,
dolce come un candida mattinata di prati innevati.
Lei è come te...
è dolce..
mi fa sentire unico,
quello che non sono mai stato..
mi fa sentire amato...
lei sa trovare del bello in tutti...

Lei ha il tuo stesso viso,
ma sono consapevole che lei non è ...
e non sarà mai te...

E intanto continuo ad amarti bella e fragile come l’ultima volta in cui ti vidi,
l’ultima volta in cui ebbi la sensazione che potevi essere mia...
l’ultima volta che mi rivolgesti la parola...

Quando te ne andasti eri sposata...
a colui che io non ho mai tollerato..
colui che mi ha reso suo divertimento solo per mettersi in mostra...
Ma che tu amavi...

Ed i rimpianti si fanno largo nel mio cuore straziato...
quanto avrei voluto poter conoscere meglio lui...
l’uomo che amavi...
probabilmente da adulti sarebbe stato diverso.

Nel totale odio che provavo per lui...
ahimè sono dispiaciuto della sua morte...
E i miei pensieri vanno al frutto del vostro amore...

Harry, quel ragazzo che crescerà solo...
come me, senza amore...

l’unica cosa che mi resta da fare...
è stare agli ordini di colui che non smette di credere in me...
colui che mi ha dato un’altra opportunità..
Albus Silente...
al quale sarò sempre devoto...

Dio mi è testimone..
giurò che lo farò..
in tuo ricordo amore mio..
il tuo bambino, io difenderò...
so che sarà difficile continuare senza farglielo capire..
ma devo farlo..
per il mio amore di tutta la vita...
per colei che se ne’andata da questo mondo...
ma che non se ne andrà mai dal mio cuore...
Perché...IL CUORE NON DIMENTICA...

Alla mia adorata Lily...in sua memoria..
in memoria dell’amore che non smetterò mai di provare per lei...


Quando Vivian finì di leggere stava piangendo a dirotto e silenziosamente...la scrittura sul foglio si stava sbiadendo per le lacrime che vi erano cadute sopra...
Oramai era evidente...non c’era posto per lei nel cuore di Severus.
Lui amava ancora lei, seppur consapevole che non l’avrebbe avuta, lui era votato solamente a Lily, e non l’avrebbe dimenticata...
Vivian fu invasa da un immensa tristezza, che sembrava incombere su di lei con il suo peso straziante, Severus non la amava, era solo attratto dai lineamenti del suo viso, era attratto dalla strabiliante somiglianza che c’era tra il suo volto e quello di Lily, e Vivian era giunta al limite...
Sentì di nuovo la familiare sensazione di essersi incamminata verso una strada senza uscita, era innamorata di un uomo che non poteva avere, perché questo era troppo legato ai suoi tristi ricordi, non sarebbe mai stato suo, non fino a quando quel ricordo sarebbe rimasto nel suo cuore.
Decise che non ci avrebbe mai più pensato, aveva creduto per un attimo di poter essere amata, ma era stato tutto in vano, perché si era innamorata proprio di lui?non avrebbe potuto innamorarsi di un ragazzo della sua età?perchè non poteva avere la normale e infantile vita sentimentale di una quattordicenne?
Mentre la sua mente era assalita da domande che la rattristavano rimise tutto al suo posto, era passata un ora ,e doveva tornare in classe...
Cercava qualcuno con cui prendersela, ma l’unica ad averne la colpa era lei, che si era innamorata della persona sbagliata, decise che semplicemente non avrebbe più nemmeno guardato in faccia Severus, e non avrebbe avuto nessun rancore verso di lui, dopotutto lui aveva avuto un passato burrascoso, e Vivian non poteva prendersela con lui per nessun motivo..avrebbe continuato a vivere, ma senza amare più nessuno..doveva dimenticarsi di Severus.
Mentre la depressione si impossessava di lei, la ragazza si affrettava verso la classe, quando la raggiunse spalancò la porta e stava per dirigersi verso il suo calderone quando...
<morris!che fine avevi fatto?...non ti ho autorizzata a fare i tuoi comodi con calma!!se non ricordo male ti avevo detto di sbrigarti!tutti hanno quasi finito di preparare il veleno!>sbraitò Severus furioso.
Vivian non lo degnò di uno sguardo, rimase immobile voltandogli le spalle e disse:
<...io...non mi sentivo bene...>.
<questo non ti autorizza a perdere tempo!>continuò ancora più furioso perché la ragazze gli dava le spalle.
<ha ragione.. signore...non accadrà mai più...>rispose con voce tremula.
A questo punto Piton non disse più nulla, e sembrò turbato dal modo in cui la ragazza gli aveva risposto.
Lacrime calde sgorgavano sul viso della ragazza mentre si avvicinava al suo calderone, la pozione di Jessy sembrava riuscire alla perfezione.
Il volto di Vivian si illuminò...ora aveva la soluzione, e si trovava proprio nel calderone di Jessy...
Vivian non ci pensò due volte, e curandosi che nessuno la guardasse, incluso il professore immerse un piccolo mestolo nell’Ambrafatale di Jessy, lo portò alla bocca e bevve un abbondante sorso.
L’effetto fu immediato, si sentì bruciare dentro, credeva che le sue viscere stessero per prendere fuoco, d’improvviso le sue gambe non la ressero più, cadde al suolo come un sacco, voleva gridare, ma non poteva, la sua voce veniva meno, le sue labbra erano sempre più pallide, mentre in un turbinio di colori sfocati sentiva le voci dei suoi compagni che urlavano, distinse la voce di Severus che stava forse imprecando, urlava anche lui...
Poi accadde...
Vivian chiuse gli occhi...e tutto si fece freddo e buio...




beh...fine capitolo...non so se continuerò a scrivere...anche se le idee ci sono... :ciau:
 
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122 replies since 4/8/2008, 20:56   2702 views
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