Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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SnapeTear89
view post Posted on 28/8/2008, 15:07 by: SnapeTear89




Evviva!!!!indovinate chi è tornata?speravate di esservi liberate di me eh? :lool:
ma dopo tanto tempo eccomi!!!!^^
con il Sesto Capitolo nuovo di zecca!!!
beh..che dire..buona lettura!!! ^_^:-->:<img src=:">
CAPITOLO 6- IL MARCHIO E IL PENSATOIO

Vivian aprì gli occhi ,il dormitorio era immerso nel silenzio, diede uno sguardo rapido al suo orologio da polso, erano le sette, le sue compagne erano ancora profondamente addormentate.
La ragazza fece mente locale di ciò che era accaduto nella notte precedente, ma desiderò non averlo mai fatto...
Ricordò il motivo per il quale si era addormentata in divisa, le sembrò che una ferita dolorante le si fosse aperta in petto, qualcosa le dava un dolore indescrivibile ,aveva scoperto qualcosa della quale avrebbe preferito ignorare l’esistenza, ma non poteva... l’uomo che amava era un Mangiamorte.
Improvvisamente si decise, sarebbe andata da Severus, doveva parlargli ,d’altronde il professore sapeva ciò che lei aveva visto...
Vivian stava per prepararsi per le lezioni quando le venne in mente che era Domenica mattina, si chiese se nei giorni di festa avrebbe trovato il professore in ufficio.
Nonostante non avesse alcuna lezione continuò a prepararsi, avrebbe fatto colazione molto presto per poi decidere il da farsi.
Per non svegliare le compagne percorse il tragitto dal suo letto alla porta molto silenziosamente e senza scarpe per poi metterle una volta fuori.
Proprio nel momento in cui stava per mettere piede fuori una voce sommessa la raggiunse.
<vivian...ma..doooveee vaaii?>sbadigliò Jessy ancora dormiente.
<ehm...beh...a colazione!...non ..non volevo svegliarti per un mio...capriccio!.. capisci?>rispose Vivian in un sussurro quasi impercettibile per evitare di svegliare le altre.
<...uhm.. beh…sono sveglia...vengo con te...>disse Jessy ancora assonnata.
Vivian pensò ad una soluzione, non voleva che ci fosse anche Jessy mentre andava a parlare con Piton, e soprattutto...come doveva comportarsi dopo ciò che aveva visto?avrebbe avuto il coraggio di raccontare una cosa così delicata a Jessy?per non parlare di Silente, come mai un uomo potente come lui aveva ammesso un Mangiamorte nel corpo insegnanti senza accorgersene?
Alla fine si convinse a parlare prima con Severus per poi decidere se avrebbe raccontato a qualcuno il tutto.
<vorrà dire che ti aspetterò in Sala Comune, mentre mi metto le scarpe…>concluse Vivian rivolgendo un largo sorriso alla sua amica.
Mentre percorreva il tragitto verso la Sala Comune pensò ad un modo per essere sola quando sarebbe andata da Piton, ma non trovando soluzioni concrete decise di lasciare tutto all’improvvisazione, qualcosa le sarebbe venuto in mente!
Vivian affondò in una poltrona e indossò le scarpe, estrasse uno specchietto dalla borsa e si specchiò, si era pettinata e truccata di fretta, e il lato destro dei suoi capelli era scarmigliato, mentre il trucco, che per l’occasione era solamente matita nera ed un velo di lucidalabbra risultava sbavato, Vivian estrasse la bacchetta e fece un gesto conciso con il quale disegnò un piccolo otto a mezz’aria, con quel piccolo e semplice incantesimo di sua invenzione tornò perfettamente in ordine, infine ripose lo specchio.
Jessy era pronta, la raggiunse in un batter d’occhio.
<sono pronta!come sto?>chiese Jessy con tono svampito.
L’amica sfoggiava un trucco rosa shocking coordinato con un enorme rosa in seta che le teneva legati i capelli .
<ehm...bene!>mentì Vivian per non offenderla.
<si...lo so!>si vantò Jessy.
<perchè tanta eleganza?>chiese Vivian incuriosita.
<beh...c’è Vicky in giro.. per nulla al mondo me lo farei scappare!>esclamò Jessy.
<vuoi fare colpo su Krum?Sei sempre la solita!>rispose Vivian divertita dall’enorme rosa che svolazzava ad ogni movimento di Jessy.
<devo dirlo...anche senza Quidditch il Torneo mi attira!...ma chissà chi ha messo il nome di Potter nel Calice...>si chiese Jessy.
All’improvviso fu come se su Vivian si fosse abbattuta una pioggia gelida, chi poteva volere la morte di Potter?sentì come una nuova ferita al petto...Severus era un Mangiamorte, nulla gli impediva di fare una cosa del genere...era risaputo che lui odiasse Potter.
<cosa ti prende?se è qualcosa su Piton devi dirmelo!>disse Jessy fissandola, aveva lo sguardo assorto nel vuoto.
<oh...nulla...pensavo a lui...quanto...vorrei.. confessargli i miei sentimenti...>mentì al volo Vivian.
<allora che aspettiamo?La giornata è a nostra disposizione!>esclamò Jessy allegra.
Partirono alla volta della Sala Grande ,lungo il tragitto Vivian non fece altro che pensare a ciò che aveva visto il giorno prima.. avrebbe voluto tanto sbagliarsi...ma l’aveva visto...il marchio nero…
Arrivate in Sala Grande le due si accomodarono al tavolo e si servirono di deliziosi toast alla marmellata.
<...cosa facciamo per...ammazzare il tempo?>chiese Jessy speranzosa.
<...non saprei...mi piacerebbe fare un giro e godermi la giornata...ma domani è Lunedì...ho dei compiti da finire...>mentì Vivian, sperando che in quel modo avrebbe potuto agire indisturbata.
<dai!c’è Krum!voglio Vicky!i compiti li fari stasera...ti prego!>la supplicò Jessy.
<uhm...e va bene!insomma Jessy!non vale!sai che non ti direi mai di no quando fai così!>rispose Vivian meditando un altro modo per allontanarsi.
<certo che lo so!altrimenti col cavolo che ti supplicavo!>rispose Jessy con un largo sorriso.
Così le due ripresero a mangiare, Vivian non si rese conto che nel suo meditare silenziosamente era alla seconda porzione di porridge, inoltre aveva mangiato cinque fette di crostata al rabarbaro.
<wow !devi avere una gran fame!>esclamò Jessy stupita.
<davvero?oh...già!non me ne sono accorta!ma sai questa crostata è ottima!>rispose Vivian col solito tono sbrigativo, tipico dei momenti in cui era pensierosa.
Diede un’occhiata al tavolo dei professori, era vuoto , se non fosse stato per Severus, era seduto quasi all’estremità del tavolo, sembrava pallido, davanti aveva una fetta di crostata, teneva in mano la forchetta e guardava nel vuoto, sembrava che qualcosa lo turbasse.
Il cuore di Vivian ebbe un balzo, mentre la ragazza lo guardava con aria assente, estasiata da quell’uomo, colui che ..era un traditore.
Di nuovo sembrò che una ferita si fosse aperta nel suo petto.
<c’è Piton!che strano è l’unico professore a colazione, perché è solo?>chiese Vivian lanciando un occhiata interrogativa a Jessy.
<..non lo so!...sembra pallido...>rispose Jessy incuriosita.
<di...non è successo...>
<come puoi pensare che dopo la discussione che abbiamo avuto io non voglia ancora raccontarti delle cose?>chiese Vivian a bruciapelo.
<...scusami Vivian!ma, in pratica l’unico motivo per il quale può stare male è sei tu...>rispose Jessy sincera.
<non hai tutti i torti a pensarlo, ma credo ci sia un altro motivo...>rispose Vivian.
In un momento, una frazione di secondo lo sguardo di Vivian incontrò quello di Severus, per la ragazza fu come un’onda gelida che le si infrangeva contro, doveva assolutamente parlare con lui, e chiarire la situazione, si stava attaccando con tutte le forze alla speranza che ci fosse una spiegazione a ciò che aveva visto.
<ehi!lo stai mangiando con gli occhi!attenta ..potresti consumarlo!>esclamò Jessy divertita, a quanto pareva Vivian lo stava guardando quasi in trance.
<jessy!!non dire così!non è vero!>esclamò Vivian quasi scarlatta in volto.
Piton lanciò uno sguardo preoccupato a Vivian, per poi alzarsi dal tavolo ed andare via a passo svelto, la sua crostata era praticamente intatta, non aveva toccato cibo, forse era preoccupato per qualcosa..
“Forse è venuto in Sala Grande per vedere come sto...”pensò Vivian speranzosa.
<dai Vivian!muoviamoci!...non sei curiosa di sapere dove va Piton?e non vuoi parlargli?devi dirglielo!>disse Jessy in tono quasi lagnoso.
Una luce si accese nei pensieri di Vivian...
<jessy...non devi vedere Krum?e poi...sai preferirei andare da sola a parlare con ..con lui capisci?>chiese Vivian in tono più vago, Malfoy era appena passato dietro di lei.
<oh!certo...hai perfettamente ragione!non c’è motivo che io ti segua se decidi di andare da Piton, non credo che parlerebbe facilmente se ci sono anche io...devi andare ora a parlarci, è libero a quanto sembra...>rispose Jessy comprensiva.
Quella era l’occasione che Vivian stava aspettando, ma non poteva certo scaricare Jessy!
<beh...dopotutto.. vado da sola da Krum, e a me che piace non a te, e poi.. è meno importante accompagnare me a chiedere uno stupido autografo no?.. quindi.. va.. dai sbrigati.. poi mi racconterai!>rispose Jessy in tono pratico.
<allora...vado?>chiese Vivian.
<certo!cogli l’attimo fuggente!>rispose Jessy dandole dei colpetti sulla spalla per incoraggiarla.
<..fammi gli auguri!>rispose Vivian in tono allegro.
Mentre Vivian si allontanava dalla Sala Grande la sua mente viaggiava ..dove era Piton in quel momento?valeva la pena provare nel suo ufficio... partì alla volta dei Sotterranei, la verità si avvicinava...
Il Sotterraneo era silenzioso, gli studenti si stavano godendo il Weekend.
Vivian raggiunse la porta, stava per bussare quando si accorse che era aperta, non resistette alla tentazione di entrare...la porta si aprì al minimo tocco, rivelando l’ufficio in penombra con le alte scaffalature piene di barattoli contenenti viscidi occhi e cose simili che galleggiavano in dei liquidi, era inquietante, si chiese come facesse il professore a stare ore li dentro.
Evidentemente lui non c’era, la ragazza diede uno sguardo in giro alla ricerca di un indizio che le facesse capire dove fosse andato, ma non lo trovò.
Stava per uscire quando vide un armadio, lo stesso che aveva visto poco tempo prima, quando aveva visto Piton piangere,era l’armadio che conteneva quello strano bacile di pietra, la curiosità la divorava.
Chiuse la porta, estrasse la bacchetta e si diresse verso l’armadio, con sua sorpresa non era chiuso a chiave.
Vivian spalancò l’anta dell’armadio e la vide , la sostanza argentea e vorticante, doveva sapere cosa quel bacile contenesse, immerse la punta della bacchetta nel bacile, per tentare di dedurne la consistenza,si avvicinò di più , ora la sua immagine si rifletteva sul fondo del bacile, come se si fosse affacciata ad un pozzo, ad un certo punto delle immagini cominciarono a muoversi ,sembrava si trovassero dentro quel bacile.. come era possibile? Vivian stava per tirarsi indietro quando avvertì una strana sensazione, si sentiva tirare verso il basso, come se stesse per cadere, improvvisamente stava precipitando, e da un’altezza non indifferente, precipitava nel buio ,in un baratro che non poteva vedere, aveva paura, cosa le sarebbe accaduto?
Quando le speranze stavano per abbandonarla la sua caduta si arrestò, prima di alzarsi rimase qualche minuto rannicchiata con gli occhi chiusi, non era morta...dopo una caduta del genere.. era possibile?e soprattutto, era caduta.. in un bacile?era sempre più confusa.
Doveva aprire gli occhi, doveva sapere dove si trovava, cominciò a tastare la superficie dove era caduta, e si rese conto di trovarsi su un prato, la faccenda era sempre più strana...
Finalmente aprì gli occhi, era il parco di Hogwarts, dovevano essere le cinque del pomeriggio, era seduta dietro un cespuglio...
<oh..James...non ti lascerò mai...sei il mio unico amore!>esclamò dolcemente una voce femminile oltre il cespuglio, Vivian si affacciò oltre la siepe, a parlare era stata l’unica ragazza presente in quel momento , aveva bei capelli rossi, e abbracciava un ragazzo.
“Per tutti gli Ippogrifi!è identico a Harry!...un momento ..lo ha chiamato James?deve essere James Potter da giovane!ma dove sono?forse sono nel passato?”si chiese confusa.
<aha!Io sono migliore di Mocciosus!Non capisco perché lo frequentavi!>esclamò James spettinandosi il ciuffo come se fosse appena sceso dal manico di scopa.
“Mocciosus?cos’è Mocciosus?”si chiese Vivian perplessa.
<...preferisco non parlarne.. è storia vecchia...>rispose la ragazza dai capelli rossi.
Ad occhio e croce dovevano avere quindici anni, Vivian si chiese se quella ragazza dai capelli rossi era colei che sarebbe diventata la mamma di Harry.
<ehi!Tu sei James Potter vero?>chiese Vivian, ma nessuno sembrò vederla ne sentirla, così si avvicinò, ma ancora nulla.
<ehi!sarebbe educato almeno rispondere!>esclamò irritata.
Vivian insistette spazientita, mosse una mano davanti agli occhi di James, ma non vi fu alcuna reazione, allora realizzò...in quel passato nessuno poteva vederla, era come se si trovasse in una memoria, d’improvviso fu presa dal panico, se era caduta in quel posto...sarebbe tornata indietro?era condannata a vivere in un mondo dove non esisteva?
Stava per farsi prendere dal panico, quando qualcosa la fece tornare in se, due cespugli dietro di lei c’era qualcuno, che sembrava stesse tirando su col naso, rivolse un occhiata a James e alla ragazza dai capelli rossi, erano abbracciati, e lui stava accarezzando i capelli di lei, decisamente non voleva assistere a quella scena.
Decise di esplorare i cespugli, dopotutto era invisibile agli occhi di tutti in quel momento, si mosse verso il cespuglio che l’aveva attirata, si sporse oltre questo e intravide un ragazzo, aveva i capelli neri che gli arrivavano quasi alle spalle, il ragazzo aveva la testa china e sembrava stesse piangendo.
Vivian si chiese chi fosse, quando quello alzò la testa per guardare oltre il cespuglio, Vivian si ritrovò faccia a faccia con lui, era pallido,col volto rigato di lacrime, quando vide i suoi occhi il cuore le mancò di qualche battito, erano neri e vuoti, come un abisso...
“Oh santissima Acromantula!...riconosco quegli occhi.. è lui!”disse Vivian tra se.
Ed aveva ragione, davanti a lei si trovava Severus, ma era giovane, stava piangendo...si chiese il perchè, si allontanò di qualche passo per osservare meglio la scena, il giovane Severus stava dietro un cespuglio, dal quale ogni tanto sbirciava, sembrava stesse guardando James e quella ragazza dai capelli rossi.
Ora James stava baciando la ragazza, Vivian lanciò uno sguardo a Piton che si era accasciato al suolo assalito da un altro attacco di pianto...
Allora lei capì...Severus doveva essere innamorato di quella ragazza...all’improvviso Vivian fu invasa dalla tristezza...se il professore era innamorato di quella ragazza, voleva dire che a meno che lei non fosse morta avrebbe potuto tranquillamente portarglielo via, forse Severus non era realmente innamorato di Vivian...
Corse nella direzione dei due fidanzatini, voleva vedere che aspetto avesse la ragazza, si avvicinò, i capelli erano stupendi, di un rosso acceso, poi la guardò in volto,e qualcosa la fece sentire inquieta, mentre guardava quel viso luminoso le sembrò di specchiarsi, la ragazza aveva il suo stesso viso, occhi a parte, lei aveva dei bellissimi occhi verdi, occhi che Vivian aveva già visto…ma non ricordava dove...
Mentre osservava quel volto tanto simile al suo pensò:
”Non è può essere mia madre da giovane...non ha mai avuto i capelli rossi ne gli occhi verdi!come mai c’è questa somiglianza?vorrei saperlo...dopotutto mi hanno sempre detto che non somiglio molto ai miei genitori, ma non può essere che io sia la figlia d’altri...”
Stava per tornare da Piton quando accadde una cosa strana, la scena cominciò a sbiadirsi, a vorticare...
Il parco di Hogwarts sparì trasformandosi in una stanza da letto in penombra.
Si guardò intorno, vi erano cinque letti a baldacchino, uno dei quali illuminato dalla luce di una candela verde, su di esso giaceva qualcuno, mentre si avvicinava le sembrò che questo stesse piangendo...
Avvicinatasi meglio vide che un ragazzo giaceva sul letto, era Piton...alla luce della candela stava scrivendo qualcosa, Vivian si avvicinò e lesse:
“Cara mamma,
la scuola va bene, sto ottenendo il massimo dei voti in tutte le materie...
se può farti stare tranquilla sembra che Potter e la sua gang abbiano smesso di infastidirmi, credo sia a causa degli esami dei M.A.G.O ,tutti sono impegnati a studiare negli ultimi tempi.
Ultimamente non accade nulla di nuovo...e suppongo tu voglia sapere come va tra me e Lily...credo che non mi rivolgerà mai più la parola, non saremo mai più amici, forse dovrò solamente dimenticarmi di lei...dei suoi bellissimi capelli, dei suoi splendidi occhi verdi e del suo bellissimo viso...non l’avrò mai.. ma non voglio che tu sia triste per me, voglio che tu sappia che rimani la mia preferita, tu non mi abbandonerai mai... ti vorrò sempre bene.
Forse ho deciso...non voglio più avere a che fare con le ragazze, se un giorno qualcuna mi amerà allora ne sarò felice...intanto mi basta così, mi basta avere il tuo affetto.
So che è inutile chiedertelo, ma come va con papà?urla ancora?...quanto vorrei che per una volta fosse gentile, mi sento poco tranquillo se penso che sei sola con lui, se ti farà del male ti prego di scrivermi, provvederò a raggiungerti chiedendo un permesso al Preside...almeno così potrò difenderti...
Spero che risponderai presto alla mia lettera mia cara mamma e spero che tu stia bene.
Con affetto
Severus”

Severus stava scrivendo una lettera a sua madre, qua e la sul foglio vi erano delle lacrime, Vivian si chiese se la Lily di cui parlava fosse la ragazza che aveva visto prima, non poteva essere altrimenti, la descrizione era perfetta, ma come mai aveva scritto che lei non gli avrebbe più rivolto la parola? Forse erano amici ma avevano litigato.
Il ragazzo avvolse un piccolo spago attorno al rotolo di pergamena, si alzò dal letto e, asciugate le lacrime spense la candela e andò verso la porta.
Vivian lo seguì attraverso il familiare dormitorio di Serpeverde , evidentemente stava andando a spedire la lettera alla Guferia.
Quando furono nel Salone d’Ingresso la ragazza vide che non era notte, come aveva creduto dato il buio che c’era nella stanza, ma dovevano essere al massimo le cinque del pomeriggio, continuò a seguirlo, giunti a destinazione vide che anche quel posto non era per niente diverso dal presente.
Severus scelse un grosso barbagianni, stava per attaccare la lettera alla zampa dell’animale quando..
<ehi Mocciosus!> esclamò una voce roca alle loro spalle.
<mocciosus cosa ci fai qui!stai scrivendo una letterina alla mammina? >disse un’ altra voce con tono canzonatorio.
Vivian si girò, sulla soglia c’era James accompagnato da un altro ragazzo, nel presente potevano essere passati molti anni, ma Vivian lo riconobbe...era Sirius Black!il famigerato pluriomicida, che a quei tempi non era che un ragazzo...
Severus non fece in tempo a fare nulla, Black era già vicino, estrasse la bacchetta e un lampo di luce colpì Severus, facendolo ritrovare penzoloni a testa in giù , la cravatta gli ricadeva sul viso.
Black gli strappò la lettera di mano con prepotenza mentre continuava a tenerlo sospeso.
Poi con un ghigno la passò a James che la aprì.
<no!Potter!Come osi!dannatissimo...>esclamò Severus iracondo.
<dannatissimo cosa?eh Mocciosus?>chiese James beffardo.
Vivian si tappo le orecchie , una pioggia di insulti colpì i due bulli.
James e Sirius non si curarono di lui, e cominciarono a leggere la lettera ad alta voce sghignazzando ad ogni frase.
<”Credo che Lily non mi rivolgerà mai più la parola!”meglio per te Mocciosus!Scordatelo!Lily Evans appartiene a me!>esclamò James in tono irato ma allo stesso tempo divertito per ciò che stava leggendo.
“Lily Evans?...anche mia madre si chiama Evans!...non.. può essere che ci sia una parentela!”si disse Vivian.
<forse ho deciso...non voglio più avere a che fare con le ragazze, se un giorno qualcuna mi amerà allora ne sarò felice...BWA HA HA!ma non farmi ridere!mai nessuna ti amerà disgustoso e unto come sei!>esclamò Black perfidamente.
Vivian voleva fare qualcosa, ma le era impossibile, lei non esisteva in quel momento, all’improvviso Severus raggiunse il limite, estrasse la bacchetta e ..
<avada...>
I due bulli si accorsero di ciò che stava per pronunciare ed immediatamente Black lo lasciò andare, il ragazzo battè forte la testa e rimase al suolo, mentre i due se la davano a gambe.
Vivian aveva gridato quando il ragazzo era caduto,e stava per avvicinarsi a lui, quando le sembrò che una mano la afferrasse per la divisa e la tirasse verso l’alto...
<morris!Come osi!>esclamò la voce del Severus adulto.
Ora Vivian giaceva sul pavimento dell’Ufficio, e Piton , bianco come un cencio, la stava osservando, era chino su di lei.
Vivian non sapeva cosa dire, era paralizzata...si preparò a ricevere un rimprovero che non avrebbe dimenticato.
Stranamente il rimprovero non arrivò, Severus le tese la mano ancora visibilmente preoccupato, lei la afferrò stupita ,il professore la tirò su continuando a guardarla.
<morris...siedi...>la invitò in tono gentile, intanto chiuse la porta.
La ragazza si accomodò, finalmente si trovava faccia a faccia con lui, e non intendeva uscire prima di aver saputo tutto .
<dimmi...ragazza...cosa ci facevi nel Pensatoio?>chiese Piton ancora preoccupato.
<pensatoio?vuole dire quel bacile di pietra ,signore?>chiese Vivian mentre indicava l’oggetto.
<esattamente, quello è un Pensatoio, viene utilizzato per conservare memorie quando ci si sente molto confusi, o quando lo si desidera...>spiegò quasi dolcemente.
<..capisco signore...ma.. ci sono caduta per sbaglio...ero venuta qui per parlare con lei, ma...non era qui, e quindi non ho saputo resistere…lo giuro non volevo impicciarmi!ci sono caduta mentre tentavo di capire cosa fosse la sostanza che contiene...>confessò imbarazzata.
<...Morris...cosa hai visto?>chiese lui quasi supplichevole.
<nulla...>mentì Vivian.
<ragazza mia...conosco gli alunni, non ti aspetterai di mentire a me?>disse Piton in tono gelido.
<...ho visto.. lei da giovane, in un cespuglio...>rispose Vivian mentre arrossiva senza saperselo spiegare.
Piton sembrò sul punto di svenire.
<...ragazza sai bene che si tratta di cose avvenute molti anni fa...non...ora non importa...>rispose Piton con sguardo triste.
<...quindi lei...non è più innamorato di Lily Evans?>chiese Vivian speranzosa.
<come fai a sapere di lei?>chiese Severus quasi spaventato.
<...poi ho visto anche voi, signore, ...scrivevate una lettera, a vostra madre ...e poi la spedivate...>rispose Vivian attendendo il peggio.
Piton sembrava umiliato, stava guardando in un'altra direzione per non incontrare lo sguardo di Vivian.
<vedi...Morris...Lily Evans...non c’è più...è...morta...>disse Piton triste.
<...mi spiace signore...ma.. come è accaduto?>chiese Vivian.
<...non.. non sai come è morta Lily Evans?>chiese Piton visibilmente stupito.
<lily Evans è morta per mano dell’Oscuro Signore ragazza!come fai a non saperlo?>
<...forse non se ne è parlato molto quando è successo...>azzardò Vivian chiedendosi il perché di tanto stupore.
<ragazza!mi prendi in giro?..Lily Evans era...la madre di Potter!>esclamò Piton nervoso.
<oh...non sapevo che...ora capisco...>rispose Vivian pensierosa.
Per qualche minuto ci fu un silenzio imbarazzante, fino a che Severus non decise di romperlo.
<...ragazza...cosa succede?>chiese.
<ehm...nulla...ma.. io sono scritta sui registri come Vivian Morris, ma il mio nome per esteso è Vivian Evans Morris, i miei...hanno voluto darmi entrambi i loro cognomi...>rispose Vivian perplessa.
Piton sembrò accendersi in volto, era più stupito di prima...
<...tua madre si chiama.. Evans?>chiese Severus.
<si signore.. Ofelia Evans >rispose Vivian <ma credo sia solo una coincidenza..>concluse.
Piton sembrò abbracciare la teoria e rispose:
<si...deve essere solo una coincidenza...>.
Di nuovo ci fu un silenzio imbarazzante, e di nuovo a romperlo fu Severus.
<morris...cosa eri venuta a dirmi?>chiese stavolta più tranquillo.
<ehm...volevo parlarle riguardo ad una cosa che è accaduta...stanotte...>chiese Vivian temendo di essere cacciata.
<stanotte?>chiese lui con finto stupore.
<si...signore, vede.. ho visto qualcosa che...come dire...mi ha lasciata perplessa...>rispose la ragazza misurando ogni parola.
<..credo di aver capito...Morris...vuoi parlarmi riguardo a...>non finì la frase, fece un cenno col capo rivolto al suo braccio sinistro.
<beh...è di questo che vorrei parlare ...>ammise Vivian.
<bene...>cominciò il professore, poi si alzò dalla sedia dietro la scrivania e si avvicinò alla porta, con un colpo di bacchetta fece scattare il chiavistello.
Vivian si sentiva inquieta...perché il professore stava chiudendo tutto?aveva deciso di fargliela pagare per averlo sbirciato?
Dopo essersi assicurato della tranquillità dell’ambiente, agitò la bacchetta verso la porta e mormorò “Muffliato!”, Vivian capì al volo, era l’incantesimo che rendeva gli ambienti come insonorizzati, facendo udire a chi tentava di spiare solo un ronzio.
Fatto questo Piton tornò a sedere alla scrivania, poggiò l’avambraccio sinistro su questa e lo scoprì fino all’altezza del gomito.
Inizialmente la ragazza sussultò, non aveva visto male, un teschio dalla cui bocca usciva un serpente era marchiato a fuoco...il Marchio Nero.
<...desolato di averti spaventata Morris...ma...sapevo che prima o poi sarei arrivato a questo...sai già qualcosa al riguardo?>chiese Piton mentre la guardava negli occhi.
<ehm...so tutto...ma ..quello che volevo sapere è... lei è dalla sua parte?di Lei-Sa-Chi intendo...>chiese la ragazza con cautela.
<ragazza...ascoltami...sto per dirti qualcosa della quale molto solo io e il Preside siamo al corrente...qualcosa che io non ho mai raccontato a nessuno...e ...non dovrai raccontarlo ad anima viva...ne va della mia vita.. e...se ci tieni a me...ti prego di mantenere la tua parola...>disse dolcemente lui, che sembrava un po’ colorito.
<...non è certo nel mio interesse che lei perda la vita ,signore...la ascolto..>rispose Vivian arrossendo violentemente.
<vedi...Morris...un tempo sono stato dalla sua parte...ma ...ho commesso...un.. grave, gravissimo errore, che purtroppo è costato la vita...di...colei che amavo...ho riferito una notizia sbagliata all’Oscuro Signore...>ammise malinconicamente Severus, che sembrava avere le lacrime agli occhi.
<..già schierarmi dalla su parte... fu un errore...sta di fatto che...dopo questo triste avvenimento...decisi di.. aiutare.. per così dire.. il Preside...a mio rischio e pericolo...>concluse Severus tirando un sospiro di sollievo, sembrava si fosse liberato di un grosso peso.
<quindi lei...è un Mangiamorte, ma ...è come se fosse una spia di Silente?>chiese Vivian incuriosita.
<diciamo di si...>rispose Piton.
<posso...toccarlo?>chiese Vivian imbarazzata rivolgendo uno sguardo curioso a quella specie di tatuaggio.
Il professore sembrò non capire il desiderio della ragazza, ma senza proferire parola fece un cenno di assenso, Vivian sollevò la mano e la posò sul marchio, sfiorandolo con la punta delle dita, al tatto la pelle sembrava bruciata , sembrava essere un marchio a fuoco.
Mentre la ragazza continuava ad osservare il marchio, aveva un’espressione concentrata, allo stesso tempo infantile, sembrava un bimba curiosa, e in realtà lo era, Piton la osservava incantato.
D’un tratto Vivian disse:
<la pelle...è bruciata.. deve averle fatto un gran male quando...quando lo hanno fatto..>Vivian alzò lo sguardo e lo allacciò a quello del Professore, uno sguardo preoccupato.
<...credo...di si...Morris...è stato fatto con una specie di maledizione…>rispose Severus senza perdere il contatto visivo.
La ragazza afferrò la manica del professore e la tirò giù, fino a ricoprire tutto il braccio...poi abbottonò il polsino della camicia e della giacca,e istintivamente accadde...i due si stavano tenendo mani nelle mani, e si guardavano negli occhi, senza proferire parola.
Vivan sentì il cuore inondarsi di calore, come sempre quando si trovava con Severus...il suo battito accelerò...
Qualcosa in un angolo cadde, i due sembrarono svegliarsi ,si resero conto della scena, lui le strinse le mani con fare affettuoso, per poi lasciarle e ritrarsi di nuovo...
Vivian ruppe il nuovo silenzio che si era fatto strada tra di loro.
<...quei due devono averle reso la vita difficile...>disse.
<ti riferisci a...Potter e Black?>chiese lui.
<...si non pensavo che nella storia di Hogwarts potessero esserci simili bulli...>rispose la ragazza.
<...purtroppo si...ma...è passato.. non mi importa di ciò che è accaduto tanti anni fa...preferisco non indugiare troppo su simili ricordi...per questo motivo ricorro spesso al Pensatoio...>rispose Piton.
<non dovrei chiederle cose così personali...ma...quel giorno...l’ho vista...piangere...quando mi trovavo nel suo ufficio...>disse Vivian pensando di essersi spinta troppo oltre.
<morris...lo ammetto...era ..così..>rispose.
<...per quale motivo?>chiese ancora cautamente Vivian.
<..vedi...Vivian...>cominciò Severus, d’un tratto la ragazza si sentì inondare dalla gioia, per la prima volta l’aveva chiamata per nome...un sorriso le si stampò in volto.
Vedendo quella dolce espressione, Piton non riuscì a fare a meno di sorridere, lei era al settimo cielo, il suo Severus le stava rivolgendo un sorriso, il sorriso che riservava solamente a lei...
<...come ricorderai ti avevo appena sgridata, ma allo stesso tempo…non riuscivo a guardarti negli occhi, il tuo viso è così familiare...>disse lui, poi si sporse in avanti fino a sfiorare la guancia di Vivian con il dorso della mano, carezzando con fare paterno la sua bella pelle, morbida come una pesca, la ragazza arrossì.
<sai...tu.. le somigli...mi ricordi tanto lei...stranamente per qualche scherzo del destino somigli a colei che ho amato in giovane età, colei che non è più tra noi...averti trattata a quel modo mi ha fatto star male, era come se stessi commettendo ancora lo stesso errore , stavo per litigare si nuovo...con la persona...a cui tenevo...per questo motivo...ho pianto...>concluse malinconico.
Vivian non sapeva che cosa dire...sembrava che Severus le avesse appena rivelato ciò che provava per lei, come doveva comportarsi?
Poi Piton diede uno sguardo alla vecchia pendola sul camino, era quasi ora di pranzo...
<si è fatto tardi...verranno a cercarti se non raggiungi i tuoi compagni...>disse Piton.
<oh...è meglio se vado...>rispose Vivian <ma vorrei sapere un ultima cosa...>continuò.
<si?...Vivian?>chiese Severus .
<quel giorno...quando sono svenuta...lei si è preoccupato?>chiese cautamente.
<...si...lo ammetto...temevo che ti stesse accadendo qualcosa di grave...>rispose.
Vivian annuì silenziosamente...
Piton sciolse gli incantesimi che aveva praticato per rendere la stanza sicura, poi si alzò in piedi per farle strada verso la porta.
<spero...che non racconterai quello che hai scoperto...>disse lui un po’ preoccupato.
<sai.. piccola mia...è stato difficile tenere per me tutto questo...tu sei la prima persona all’infuori di Silente, con la quale mi sono confidato...>continuò con fare paterno.
“Piccola mia?per tutti i Troll!mi ha chiamata piccola mia!”pensò Vivian tra se, l’uomo che amava le aveva parlato a quel modo, lei non sapeva cosa rispondere...
<beh...professore...capisco... può stare tranquillo...il suo segreto è al sicuro...>rispose educatamente.
<allora non posso far altro che augurarti una buona giornata...Vivian...>rispose lui sorridendo.
<grazie...lo stesso spero di lei...>rispose Vivian rossa come un peperone.
Per l’ultima volta si rivolsero uno sguardo intenso, poi lui le cinse il collo con le braccia, Vivian ,che era molto più bassa del professore(almeno trenta centimetri), si alzò sulle punte mentre si reggeva con le mani al petto di lui, e istintivamente diede un dolce e casto bacio sulla guancia di Severus, che la strinse a se, baciandole affettuosamente i lunghi capelli biondi.
Il cuore di Vivian stava per esplodere, martellava furiosamente, premuto contro quello di Severus, ancora una volta i loro cuori battevano all’unisono, come una cosa sola...
Poi si separarono...e senza più dire una parola Vivian gli sorrise prima di sparire dietro la porta e lasciarlo solo con se stesso.
C’era stato un contatto...un contatto puro, mosso dai sentimenti...la ragazza lo amava sempre più...
Mentre si dirigeva nella Sala Grande per il pranzo si chiese se Jessy fosse già li ad aspettarla impaziente...ma Jessy non c’era, si chiese dove fosse andata...infine pensò che forse era meglio così...avrebbe avuto più tempo per elaborare ciò che doveva raccontarle.
Così decise che avrebbe portato con se del cibo nel dormitorio per servirsene sia a pranzo che a cena...non era in vena di vedere nessuno, era talmente felice che voleva passare con se stessa il resto del tempo, voleva contemplare quell’improvvisa felicità che non provava più da tempo...
Nulla le avrebbe rovinato quella splendida giornata.
La ragazza imboccò tutte le scorciatoie che conosceva per evitare di incontrare i suoi compagni e ritrovarsi indisturbata nel dormitorio, quando giunse a destinazione controllò prima che fosse tutto deserto, e ne approfittò per consumare il pranzo in Sala Comune, davanti al piacevole fuoco che scoppiettava nell’alto e nero camino, si sentiva rilassata.
Decise poi che avrebbe trascorso il pomeriggio distesa sul letto a leggere, ne approfittò anche per mandare una lettera ai suoi genitori e raccontare del suo andamento scolastico, la spedì con Ubert, il piccolo gufo nero di Jessy che adorava sfrecciare per la stanza quando era libero.
Per cena aveva portato con se degli ottimi panini al prosciutto arrosto e formaggio, che gustò seduta sul davanzale mentre osservava ciò che accadeva nel parco, oramai quasi vuoto data l’ora, la ragazza rimase sola per molto tempo.
Erano le dieci quando indossò la sua lunga camicia da notte, si pettinò con fare allegro allo specchio e si mise a letto tra le calde coperte, prima di spegnere la candela sul comodino diede un ultimo sguardo al cielo oramai nero.
Ora giaceva al buio, per la prima volta stava per addormentarsi più felice che mai...
Era stata una giornata ricca di novità...novità che la avevano allietata a tal punto che pensò di non poter essere mai più triste.
Prima di addormentarsi Vivian seppe che poteva stare tranquilla, il suo Severus non nascondeva nulla, tutto si era risolto per il meglio.
“Buona notte Severus...”sussurrò felice.
Per la prima volta da quando era cominciato l’anno scolastico la ragazza si addormentò molto serena, e un dolce sorriso apparve sulle sue labbra morbide e rosee come boccioli di rosa...




ecco fatto!!Santa Acromantula è lunghissiiiimooo!!!scusate!!!^^
aspetto vostri commenti! :ciau:
 
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