Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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SnapeTear89
view post Posted on 14/8/2008, 09:21 by: SnapeTear89




finalmente dopo una lunga attesa...ecco in arrivo il quinto capitolo!
è stato un pò più impegnativo, dati alcuni sviluppi..
sperando che non mi lancerete una maledizione Sectimsempra perchè il capitolo è troppo lungo...vi lascio alla lettura! :wii:


CAPITOLO 5- NUOVE RIVELAZIONI

<vivian!ehi Vivian!> la voce di Jessy risuonò squillante nel dormitorio femminile di Serpeverde.
Vivian, che fino a poco prima stava dormendo si destò lentamente e mise a fuoco a fatica la sagoma della sua amica che si stagliava contro la luce argentea proveniente dalle piccole finestre del dormitorio, Jessy aveva un candelabro d’argento con tre candele verde smeraldo in mano, emanavano una luce calda che tremolava sulle pareti del dormitorio.
<jessy...cosa...perché parli a voce cosi alta?>chiese Vivian ancora un po’ intontita per il brusco risveglio da un sonno che l’aveva stupita, era riuscita a non fare incubi, nonostante il momento triste nel quale si era addormentata.
<non sto urlando!>esclamò Jessy un pò irritata.
<jessy, che ore sono?>chiese poi stropicciandosi gli occhi.
<sono le due del mattino!Non sei tornata più al Banchetto, temevamo che ti fosse accaduto qualcosa!Ti abbiamo fatto cercare per tutta la scuola per poi scoprire che stavi dormendo!>Rispose Jessy ancora più irritata.
<sarà meglio che io vada ad avvertire Silente che ti ho trovata, o il corpo insegnati non andrà più a dormire stanotte!>concluse seccata Jessy, con passo affrettato aprì la porta del dormitorio e si precipitò fuori sbattendosela alle spalle.
L’amica si era davvero arrabbiata stavolta, Vivian si chiese se Jessy l’avrebbe perdonata...
La ragazza si sfilò la divisa oramai stropicciata e la gettò su baule ai piedi del letto, si infilò velocemente la camicia da notte candida e ricamata da eleganti pizzi, si mise a sedere con la schiena contro i cuscini e diede uno sguardo fuori dalla stretta finestra ,riuscì ad intravedere il cielo, con le sue stelle, era una splendida notte di luna piena...non riuscì a fare a meno di vedere proiettata l’immagine dell’uomo che amava nella luna, lacrime calde sgorgarono sul suo viso triste, avrebbe mai osato confessare al suo Severus ciò che provava per lui?
Si era andata a cacciare in una storia impossibile, cosa avrebbero pensato i suoi coetanei?Una ragazza così piccola non poteva essere innamorata di un uomo di quarant’anni...per non parlare di ciò che potava accadere ad un professore che ricambiava il sentimento...ormai non vedeva uscita in tutto ciò, era condannata a soffrire per il suo amore impossibile, si chiese se in quel momento Severus stesse dormendo o meno, quando un idea le giunse come un fulmine a ciel sereno...Jessy aveva detto che tutto il corpo insegnanti era stato impiegato per cercarla, quindi Severus doveva essere sveglio...senza indossare nemmeno le pantofole corse verso la porta del dormitorio e la spalancò ,la Sala Comune era immersa nel buio più denso, ma Vivian aveva imparato a conoscere quella stanza a memoria.
Avanzò scalza sul pavimento di gelida pietra fino a raggiungere il tappeto al centro della Sala, un brivido di freddo le corse lungo tutta la schiena.
Ripartì alla volta del passaggio per uscire dalla Sala, si era avvicinata quando il passaggio si spalancò e Jessy si precipitò dentro con aria stanca, si era tolta gli occhiali, e teneva ancora in mano il candelabro d’argento...
Vivian tentò di nascondersi dietro una poltrona, ma era troppo tardi...
<arghhhh!!!!>urlò Jessy impaurita, si rimise gli occhiali sul naso e tentò di avvicinarsi alla poltrona con passo lento, tremava così tanto dalla paura che lasciò cadere il candelabro involontariamente, e le candele si spensero sul pavimento gelido lasciando la stanza nella più totale oscurità .
Vivian stava per aprire bocca per tranquillizzarla...
<cosa sei?Cosa ci fai qui dentro!>urlò Jessy in preda alla paura...
<jessy...sono...>Vivian non riuscì a finire la frase.
Il passaggio si spalancò ed una fioca luce verde filtrò attraverso l’apertura, subito dopo una mano che reggeva una candelabro entrò seguita da una sagoma inondata di luce.
Vivian si sentì mancare il respiro...era Severus!
Era la prima volta che Vivian lo vedeva senza il suo ampio mantello nero, non aveva neppure la giacca nera che portava di solito sotto il mantello, indossava solamente la camicia bianca nei pantaloni, il polsino della manica destra era sbottonato, evidentemente stava per mettersi a letto prima di sentire l’urlo di Jessy.
<cosa accade..Owen?>scandì Piton gelido.
<p...Professore...io....>rispose Jessy ancora atterrita.
<cosa- c’è-Owen-ho-detto!...>apostrofò Piton quasi spazientito.
<non...io ..non lo so...stava per ..per aggredirmi!>rispose Jessy balbettando.
<cosa stava per aggredirti ragazza!>insistette Piton che aveva quasi perso la pazienza.
<non c’è nessun aggressore...ci sono solamente io...>disse Vivian riemergendo dal nascondiglio offertogli dalla poltrona e avvicinandosi verso la scena con i pizzi della camicia da notte che sembrano danzare ad ogni suo passo.
Piton spostò il candelabro nella sua direzione e Vivian vide chiaramente il suo volto, era sorpreso.
Per qualche istante Piton la guardò negli occhi, per la prima volta lei vide un briciolo di calore in quello sguardo vuoto e freddo, il suo Severus accennò un sorriso che svanì all’istante, era preoccupato.
<morris...hai fatto preoccupare tutti...dovresti avvertire quantomeno i tuoi compagni quando vai via...>disse Piton con un tono che Vivian non aveva mai sentito da lui, un tono quasi soave.
Si guardarono nuovamente negli occhi, e di nuovo le sembrò che lui le stesse leggendo la mente, ma la ragazza non provava inquietudine...d’improvviso il professore fece un lieve cenno col capo nella direzione di Jessy senza perdere il contatto visivo con Vivian .
<la prossima volta vedi di restare nel tuo letto Morris!Non ne posso più di falsi allarmi!>mormorò irritato.
Inizialmente Vivian non capì, ma dopo averci pensato un po’ realizzo, forse Severus le aveva parlato in quel modo per non destare sospetto alcuno su ciò che c’era tra di loro, il cuore di Vivian si scaldò, ciò voleva dire che anche Severus provava qualcosa...
Piton girò sui tacchi senza fiatare e sparì oltre il passaggio della Sala Comune.
Vivian udì alcuni rumori, e dopo neanche un minuto l’amica Jessy le puntava contro la sua bacchetta illuminata.
<di un po’ Vivian!Ti sei bevuta il cervello?O hai mangiato lumache cornute a colazione?Ti sembra questo il momento di farmi uno scherzo!E per di più quando non ho gli occhiali?>sbraitò Jessy furibonda.
<jessy...scusami...non volevo spaventarti...io...stavo facendo un giro...>rispose Vivian senza trovare una scusa migliore.
<a quest’ora?Al buio e per di più scalza?>continuò con lo stesso tono gettando uno sguardo ai piedi di Vivian oramai tremanti a causa del pavimento gelido.
<beh...non avevo sonno...>continuò con un aria ingenua.
<vivian...seriamente...comincio a preoccuparmi davvero per te...sei sicura di stare bene?Succede sempre tutto a te!Avanti...sono la tua migliore amica, a me puoi raccontare tutto...>disse Jessy estremamente comprensiva dopo l’ondata di furia.
<...Jessy...non c’è nulla che non vada...credimi...dai, entriamo nel dormitorio, sono quasi le tre...>rispose Vivian che cominciava a sentire la stanchezza.
Le due ragazze si diressero nel dormitorio femminile, dove cominciarono a parlare.
<sai Vivian...ultimamente Piton è strano, mi sembra di non riconoscerlo proprio...a volte sembra stanco...non so...con la testa fra le nuvole..>disse Jessy mentre parlavano a bassa voce.
<strano...non saprei dirtelo...>rispose Vivian cercando di evitare lo sguardo interessato dell’amica.
<vivian...se credi di potermi mentire ti sbagli...ti conosco da quando avevamo cinque anni, e intuisco che tu mi stai raccontando una bugia...>continuò Jessy.
<bugia?Jessy su cosa dovrei mentirti?>chiese Vivian con aria quasi ingenua.
Jessy sembrò misurare per bene le parole prima di parlare.
<beh...Vivian...so che tu me lo stai nascondendo, ma è successo qualcosa tra te e Piton...ne sono sicura!> disse Jessy trovando il coraggio.
<jessy!Ti rendi conto di quanto sia ridicolo ciò che stai dicendo?Cosa diavolo dovrebbe essere successo?...Sono solo diventata una frana nella sua materia e quindi non mi sopporta quasi al livello di Potter!...>rispose Vivian in tono sbrigativo.
<vivian perché non vuoi dirmi nulla!Cosa può essere successo di tanto grave tra te e Piton!>.
<nulla!Assolutamente nulla!e non insistere!FATTI GLI AFFARACCI TUOI UNA VOLTA TANTO!>sbraitò infine Vivian.
Jessy sembrò sul punto di esplodere, quando...
<ah...le cose stanno così?sai qual è la soluzione?...mi hai rotto!tieniti pure i tuoi “affari” ma non parlarmi più!con te ho chiuso!VA AL DIAVOLO!>esplose Jessy mentre si rimboccava la coperta e si girava dall’altro lato in modo brusco.
Vivian non riuscì a formulare una frase compiuta da poter dire alla sua amica, che oramai non voleva parlarle più, così s’infilò sotto le coperte inondata da una rabbia improvvisa, strattonò le tende del letto fino a chiuderle e si girò dall’altro lato, aveva perso la sua migliore amica...tutto per colpa della sua testardaggine nel non voler raccontarle nulla, era il primo passo verso la rovina, il suo cammino aveva già bruciato la prima tappa...Vivian versò una lacrima amara.
All’improvviso decise di mettere da parte le preoccupazioni, cadde quasi immediatamente in un sonno sereno e indisturbato, nonostante l’imminente litigio che c’era appena stato...
Quando il mattino seguente si svegliò, aspettò prima di aprire gli occhi, sperando con tutto il cuore di aver sognato il litigio della sera precedente, ma si accorse che intorno a lei non volava una mosca..
Aprì gli occhi e si guardò intorno, il dormitorio era completamente vuoto, al suo fianco Jessy era già andata via, ebbe dunque la conferma di non aver sognato il litigio, Jessy non sarebbe mai andata via prima di Vivian senza avvertirla.
Scrutò l’angolo di cielo che si intravedeva dalle basse finestre e intuì che dovevano essere circa le otto del mattino, ciò significava che aveva solamente un ora per prepararsi, si buttò giù dal letto e cominciò a vestirsi, decise di indossare nuovamente i suoi gioielli in onice ed argento ed il cerchietto della sera prima, e di nuovo si truccò con un lieve strato di ombretto viola, si guardò allo specchio, era perfetta.
Senza pensarci due volte si gettò la borsa in spalla e si precipitò fuori dal dormitorio, dritta verso l’uscita dei Sotterranei per poi giungere al Salone d’Ingresso...
Al centro del salone c’era lo sgabello che solitamente accoglieva il Cappello parlante ad ogni Smistamento, ma stavolta su di esso era posata quella che sembrava una ciotola di legno rozzamente intagliata, intorno allo sgabello era stato tracciato un cerchio, Vivian si chiese il perché di quella ciotola posizionata in quel modo, di certo doveva riguardare l’inizio del Torneo Tremaghi avvenuto la sera prima, al quale lei non aveva partecipato.
Mentre si avvicinava alla scena osservava quella ciotola ,vide che al suo interno danzavano fiamme azzurre, che sembravano tutt’altro che calde .
Si udì un rumore provenire dalla scalinata di marmo e subito dopo Fred e Gorge Weasley si precipitarono a rotta di collo giù da questa.
<fatta!> esclamarono insieme.
“Fatta?Cosa è fatta?” si chiese Vivian , non capiva cosa stava accadendo.
Dopo essersi fermati a parlare con i loro compagni di Grifondoro si avvicinarono alla ciotola, Fred indugiò sul bordo del cerchio come un nuotatore che sta per tuffarsi, quando lo attraversò ed inserì un piccolo cartiglio con scritto Fred Weasley-Hogwarts tra le fiamme blu, questo diventò rosso per un attimo e sprizzò scintille, per poi sparire, Fred cominciò ad esultare sotto gli applausi di tutti e Gorge lo imitò mettendo anche lui un cartiglio tra le fiamme.
D’improvviso i due vennero sbalzati fuori dal cerchio come se al suo interno ci fosse stata un esplosione invisibile, due barbe bianche spuntarono sui volti dei due ed esplose la risata generale, Vivian continuava a non capire la funzione della ciotola.
<vi avevo avvertiti> disse la voce di Silente che si stava avvicinando con aria un tantino divertita.
<suggerisco ad entrambi di andare da Madama Chips.Si sta già occupando della signorina Fawcett di Corvonero e del signor Summers di Tassorosso.A quanto pare anche loro hanno deciso di invecchiarsi un po’, anche se le loro barbe non sono belle come le vostre!>concluse Silente prima di andare via.
I gemelli si diressero in infermeria accompagnati dal loro migliore amico Lee Jordan, ridacchiando per l’accaduto Vivian entrò nella Sala Grande.
La ragazza si guardò intorno come spaesata, prima di ricordarsi che era il giorno di Halloween, aveva proprio perso la cognizione del tempo, stormi di pipistrelli svolazzavano sui tavoli, mentre zucche fluttuanti e illuminate sorridevano sinistre in ogni angolo.
Vivian si decise , doveva sapere a tutti i costi cosa era accaduto la sera prima, non poteva rimanere l’unica a non sapere nulla sul Torneo Tremagli!
Diede un veloce sguardo ai tavoli per tentare di individuare Jessy, quando la vide, stava consumando una modesta colazione tutta sola, era concentrata sul piatto pieno di deliziosi Toast imburrati alla marmellata di zucca.
Vivian decise di avvicinarsi a lei, non le importava se la sua amica si sarebbe arrabbiata, valeva la pena tentare, non voleva essere l’unica sciocca a non essere informata su ciò che accadeva, ma soprattutto, aveva intenzione di fare la pace con la sua migliore amica.
<ehi...Jessy...>disse Vivian con tono estremamente cauto.
<...cosa vuoi?>rispose Jessy in tono brusco e senza distogliere l’attenzione dal suo piatto.
<beh...mi domandavo se...>azzardò cautamente Vivian
<cosa?Non ho tempo da perdere, non per i tuoi segreti di stato!>rispose Jessy stavolta con tono sarcastico.
<il fatto è che...mi domandavo se tu...avresti accettato le mie scuse...>disse Vivian nel tono più umile che riuscì a trovare.
<ah...non lo so devo pensarci...> mugugnò Jessy in modo burbero.
<senti...Jessy...lo so che sono stata brusca, e... che ho avuto la sensibilità di un Troll a risponderti a quel modo...ma...ti prego!facciamo la pace!non posso sopportare i non parlare proprio con te!..Jessy..io ti voglio bene...lo sai...>disse Vivian implorante.
Vivian si aspettava un'altra esplosione con conseguente va al diavolo, ma si stupì dell’effetto sortito dalle sue parole.
<mph mph mph...sensibilità di un Troll!questa è bella Vivian!come al solito mi fai morire dal ridere!bwa ha ha ha!>esclamò Jessy tra risa convulse.
<allora...mi perdoni?eh...Jessy?>chiese Vivian con le lacrime agli occhi.
<ah!...Ma certo che ti perdono!Ci vuole ben altro perché io smetta di parlarti!Dai non fare così Vivian è tutto ok!>esclamò Jessy asciugandosi le lacrime per quanto aveva riso, per poi abbracciare Vivian che stava piangendo in silenzio.
<oh..Jessy...sono felice che sia tutto passato tra noi...non avrei sopportato un minuto di più questa situazione!>esclamò Vivian rincuorata.
<se c’è qualcosa che io posso fare per te...ti prego dimmela!>disse Vivian sorridendo a Jessy.
<beh...una cosa ci sarebbe...potresti cominciare a non tenermi nascosti i tuoi “segreti” sai bene che se li confidi a me sarai in una botte di ferro, li terrò per me...beh...a meno che non usino il Veritaserum!In quel caso ritieniti spacciata!>rispose Jessy allegra.
<ho capito...va bene…da ora in poi non ti terrò nascosto nulla...ma prima avrei bisogno di essere aggiornata su ciò che è accaduto ieri sera, sai credo di non aver capito nulla!>disse Vivian un po’ imbarazzata.
<ah è vero...allora spara!Cosa vuoi sapere?>rispose Jessy in modo molto disponibile.
<...allora, cosa cos’è successo dopo che io sono andata via?>
<bene...sono arrivati Barty Crouch e Ludo Bagman...poi il professor Silente terminato il banchetto ha fatto entrare un forziere...>rispose Jessy.
<capisco...Barty Crouch..Ah!il direttore dell’Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale!...e poi Ludo Bagman...vediamo..Ma certo!Il direttore dell Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici, non che ex battitore delle Vespe di Winbourne!...ho capito...ma cosa c’era nel forziere?>Chiese Vivian avida di sapere.
<beh.. nel forziere c’era il Calice di Fuoco...>rispose Jessy che vedendo la curiosità stampata chiaramente sul volto di Vivian continuò <è quella specie di ciotola che avrai senz’altro visto entrando nella Sala Grande...>
<ah!Ecco cos’è quella buffa scodella!...ehm...ma a cosa serve?>chiese Vivian speranzosa.
<...quello è il giudice imparziale che selezionerà un campione per ogni singola scuola>rispose Jessy in tono pratico.
<ho capito!è per quel motivo che si inserisce nel fuoco un pezzetto di pergamena con il nome e la scuola scritti sopra!Ora mi è tutto chiaro...qualcuno di Hogwarts ha gia messo il proprio nome nel calice a parte il tentativo di Fred e Gorge che immagino sia fallito perché quella linea serviva a respingere chi non ha 17 anni?>chiese Vivian.
<esatto è quella la funzione della linea dell’età ..beh che io sappia... solamente Warrington della nostra Casa e Angelina Jonhnson di Grifondoro si sono fatti avanti, ma gira voce che anche Cedric Diggory di Tassorosso voglia mettere il suo nome...>
<capisco...beh chiunque sarà estratto da quel calice spero soltanto che farà vincere Hogwarts...>
<si...hai ragione, non vale la pena schierarsi sola dalla parte della propria Casa, quando c’è in ballo l’onore della scuola intera!>rispose Jessy solennemente.
<e quando si scoprirà chi sono i tre campioni?>Chiese infine Vivian.
<vediamo..ehm...chi vuole tentare di partecipare ha tempo fino a stasera per mettere il suo nome nel Calice, perché stasera si scopriranno i campioni!>rispose Jessy in tono ufficiale.
<...grazie Jessy!Mi sentivo in imbarazzo ad essere l’unica che non sapeva nulla su questo Torneo!>esclamò Vivian in tono riconoscente.
<ma di nulla Vivian, tra amiche questo ed altro!...ora veniamo a te...scusami se insisto ma vorrei sapere tutto su ciò che ti sta succedendo ultimamente...naturalmente se non te la senti non sei costretta a parlarne, non mi arrabbierò se sceglierai di rimanere in silenzio...>disse Jessy in tono estremamente comprensivo.
<no Jessy...ho raggiunto il limite, devi sapere tutto, altrimenti non potrò mai confidarmi con te, finirò per esplodere!>rispose Vivian in tono risoluto.
Vivian decise che avrebbero parlato in un posto più tranquillo, le due amiche partirono alla volta del lago stringendosi sempre più nei mantelli e sistemandosi le sciarpe al meglio per non far penetrare il freddo tagliente.
Decisero infine di sedersi sotto un grosso albero in riva al lago.
<bene ...racconta...>la incitò Jessy, ad ogni parola si sprigionavano dense nuvolette di vapore attraverso la sciarpa.
<ehm...cosa vuoi che ti dica...ti sei già fatta un’idea del perché mi siano accadute queste cose?Ti do un indizio, non è stato a causa di un malocchio o cose simili...>cominciò Vivian.
<...scusami se te lo dico, ma per un pò ho creduto a ciò che si diceva in giro...>disse Jessy imbarazzata.
<...cosa vuoi sapere?>chiese Vivian a Jessy con tono un po’ più serio.
<è...vero che ..sei innamorata di Piton?>chiese Jessy un po’ intimorita dal risultato che la sua domanda avrebbe potuto suscitare.
<ehm...si...è così...>rispose Vivian arrossendo violentemente mentre i suoi occhi si riempivano di gioia.
<ah…ehm...questo mi lascia spiazzata.. ma...lui.. lo sa?>chiese Jessy.
<non lo so...credo di si...e forse ricambia...>rispose Vivian sempre rossa in volto.
<oh.. santissimo Ippogrifo!ma questo è...sconcertante ..il professore è molto più grande di te...non è possibile!>rispose Jessy visibilmente spiazzata.
<lo so...ma non dirlo a nessuno, posso raccontarti qualcosa che te lo farà intuire...>
<ehm...va bene.. dai dimmi tutto sono curiosa!> chiese Jessy infine con sguardo implorante.
Vivian raccontò tutto all’amica, di come il professor Piton l’avesse abbracciata nel suo ufficio, dei vari scambi di sguardi che c’erano stati tra loro, della pozione sbagliata, e di ogni minima cosa, ma decise di tralasciare il pianto del professore, non voleva suscitare strane idee sul di lui.
Alla fine Jessy risultò alquanto scossa, ma senz’altro felice delle tanto attese confessioni di Vivian.
Era quasi l’ora dei cena quando si decisero a partire alla volta della Sala Grande, dove a breve ci sarebbe stato il banchetto di Halloween e poi sarebbero stati proclamati i tre campioni.
Quando le due amiche entrarono la Sala Grande era gremita di studenti di tutte e tre le scuole, e il Calice di Fuoco era stato spostato di fronte al posto di Silente.
Durante il banchetto quasi nessuno gustò le pietanze che riempivano i piatti, erano tutti impazienti di sapere chi sarebbero stati i tre campioni.
Vivian gettò una rapida occhiata nella direzione di Piton, e notò che lui e Barty Crouch erano gli unici a sembrare quasi annoiati.
Severus sembrò accorgersi dello sguardo della ragazza, e lo ricambiò facendo quel sorriso che riservava solamente a lei, come un fulmine a ciel sereno, quel sorriso che svaniva sempre troppo in fretta per i gusti di Vivian, ma era comprensibile, Severus non poteva dare a vedere una cosa simile, sarebbe finito nei guai.
Vivian si sentiva speciale, era l’unica persona alla quale Piton sorrideva, perché da tempi memorabili nessuno aveva mai visto Severus sorridere…
Finalmente i piatti d’oro si svuotarono, la Sala Grande cadde in un silenzio freddo mentre Silente si alzava.
<bene il Calice è quasi pronto a prendere le sue decisioni, ritengo che abbia bisogno di un altro minuto>annunciò Silente.
<ora.. prego i campioni che verranno proclamati di passare davanti al tavolo degli insegnanti ed entrare nella stanza accanto, dove riceveranno le prime istruzioni>.
Disse infine indicando la porta dietro il tavolo degli insegnanti, poi con un ampio gesto della bacchetta tutte le candele, tranne quelle delle zucche si spensero, il Calice brillava nell’oscurità emanando una luce blu sfavillante.
Vivian e Jessy si tenevano per mano emozionate.
Ed ecco che le fiamme si fecero di un rosso acceso, e da una lingua di fuoco dardeggiante volò fuori un pezzetto di pergamena, mentre tutti trattenevano il fiato Silente l’afferrò e lesse facendosi luce con le fiamme del Calice che erano tornate blu.
<il campione di Durmstrang è…Viktor Krum!>.
<siiii!!!!lo sapevo che saresti stato tu!!!bravo Viktor!!hai sentito Vivian?è proprio LUI!!>esclamò Jessy senza badare a tanti convenevoli e stringendo finalmente la mano a Krum che si trovava di fronte a lei.
La sala esplose in un applauso mentre Krum spariva dietro la porta accanto al tavolo degli insegnanti.
Subitò però calò il silenzio, le fiamme tornarono rosse, e un secondo foglietto ne volò fuori.
<il campione di Beauxbatons è...Fleur Delacour!>
una ragazza dagli occhi azzurri ed i capelli d’oro simile a una Veela si diresse verso il tavolo e sparì anch’essa dietro la porta ,mentre Vivian notò che le sue compagne escluse piangevano a dirotto.
La sala tornò ancora una volta in silenzio, Vivian e Jessy erano alquanto tese, che sarebbe stato il campione di Hogwarts?
Ancora una volta nel silenzio carico di tensione il Calice divenne rosso, un’altra lingua di fuoco tirò fuori il terzo cartiglio che Silente afferrò di nuovo.
<il campione di Hogwarts è...Cedric Diggory!>
un applauso fragoroso esplose dal tavolo di Tassorosso mentre Diggory si dirigeva al tavolo degli insrgnanti per poi entrare anche lui nella porta.
Mentre Silente tentava di riportare la Sala al silenzio si arrestò, e tutti capirono il perché, il calice era di nuovo rosso.. come è possibile?si chiesero Jessy e Vivian all’unisono...
Un foglietto fuoriuscì dal calice e Silente lo prese tra le dita, per un attimo lo fissò incredulo, per poi schiarirsi la voce e decretare:
<harry Potter!>
Vivian e Jessy, insieme a tutta la sala, si voltarono increduli verso Harry, non vi fu nessun applauso.
Harry si diresse verso il tavolo per poi entrare nella porta come gli altri campioni, e Jessy e Vivian erano ancora più incredule, come era possibile che ci fosse un quarto campione?
Uno ad uno quasi tutti gli insegnanti entrarono in quella stanza, compreso Piton, che gettò uno sguardo rapido Vivian prima di varcare quella soglia.
Quando oramai la Sala grande si era svuotata, Vivian e Jessy decisero che era proprio ora di tornare al dormitorio, la serata era stata piena di sorprese inspiegabili, quattro campioni Tremaghi, non era mai capitato...
Mentre si accingevano a scendere nei sotterranei le due amiche notarono molte persone che nel andare a dormire anche loro sussurravano malevole affermazioni su Potter.
Passando davanti all’ufficio di Severus notò che la luce al suo interno era accesa, probabilmente lui non aveva ancora sonno e se ne stava nel suo ufficio, Vivian resistette alla tentazione di aprire la porta e si diresse verso il passaggio che portava alla Sala Comune, passò notandola solo in quel momento davanti a una porta che aveva sempre ignorato, si chiese cosa ci fosse dietro, ma Jessy la tirò per la manica del mantello ed entrarono nella Sala Comune, entrambe stanche si diressero nel dormitorio facendo ancora supposizioni su come avesse fatto Potter a mettere il suo nome nel calice.
Ma Vivian non aveva intenzione di andare a dormire, era decisa a vedere cosa ci fosse dietro quella porta, e soprattutto aveva deciso di andare a parlare con Severus dato che sembrava essere ancora sveglio ed a quell’ora nessuno l’evrebbe notata mentre sgattaiolava verso il suo ufficio.
Vivian attese fino a che Jessy non si addormentò.
Allora senza pensarci due volte saltò giù dal letto ed indossò le scarpe, non aveva proprio tolto la divisa, per evitare di farsi vedere di nuovo in camicia da notte da Severus.
Sgattaiolò in silenzio nella Sala Comune ed uscì dal passaggio senza il minimo rumore, da lontano nel corridoio vide che la luce dell’ufficio era spenta, perché dalle fessure della porta non si sprigionava più alcuna fonte di luce, ma con sua sorpresa vide che nella stanza dove voleva entrare era accesa una luce.
cosa poteva mai esserci li dentro?ed ora che ci pensava, chissà dove si trovava la camera del professor Piton...
Prese coraggio ed afferrò il chiavistello della porta senza fare rumore, lo fece scattare sempre molto lentamente e aprì la porta quanto bastava a guardare dentro...
La camera era illuminata da una luce soffusa e fredda emanata dalle candele blu sparse per tutta la stanza, sembrava essere una camera da letto, con un ampio letto a baldacchino di colore Blu scuro, su tutte le pareti vi erano delle librerie stracolme, e su una poltrona di pelle Vivian notò quello che sembrava un enorme mantello nero ripiegato...di chi era quella stanza?
Fu così che da una piccola porta che in un primo momento non aveva notato uscì qualcuno...il cuore di Vivian mancò di qualche battito...era Piton!quella doveva essere la sua stanza...
Il professore aveva la stessa camicia bianca che Vivian aveva visto la notte prima, Piotn raggiunse la poltrona di pelle, ora dava le spalle a Vivian.
Si stava sbottonando i polsini della camicia, Vivian cercò di non guardare, si sentiva in imbarazzo, cosa avrebbe pensato Severus se avesse scoperto che lei lo spiava?
E poi accadde qualcosa che lasciò Vivian senza parole, Piton si era tolto la camicia e sul suo avambraccio sinistro la ragazza notò qualcosa che la fece sobbalzare...
Era il Marchio Nero!Nitido come quello che aveva visto sui giornali quando era apparso nel cielo durante la Coppa del Mondo di Quidditch, Vivian voleva fuggire, non sapeva come prendere ciò che aveva visto.
Una cosa era certa , lei apparteneva alla casa di Serpeverde, dalla quale erano usciti i peggiori Maghi Oscuri, e sapeva per eccellenza che quello era il simbolo del Mago Oscuro più potente, il simbolo che lui usava per richiamare i suoi seguaci, che lo avevano impresso a fuoco sulla pelle...
Era impietrita, tentò di non fare il minimo rumore, ma sfortunatamente mentre cercava di fuggire la chiave cadde dalla toppa della porta e tintinnò fragorosamente sul pavimento.
Era fatta, Piton se ne era accorto, la ragazza prese a fuggire con tutte le sue forze, e arrivata davanti al passaggio lo strattonò quasi gridando la parola d’ordine.
Arrivata nella sala mormorò “Lumos” e la punta della sua bacchetta si illuminò, corse all’impazzata verso il dormitorio femminile e chiuse la porta con cautela, si lanciò poi sul letto senza togliersi le scarpe e scoppiò in lacrima...
L’uomo che tanto amava si era rivelato un traditore, era un Mangiamorte, un seguace di Lord Voldemort in persona.
Si sentiva confusa e triste allo stesso momento, le cose si complicavano di più, sotto quello sguardo vuoto e triste che tanto amava si nascondeva un traditore.
Un diavolo travestito da angelo, ora Vivian aveva paura...come avrebbe fatto a raccontare ciò che aveva visto?Temeva che Severus gliel’avrebbe fatta pagare, e d'altronde non poteva far arrestare l’uomo che amava...
Fu così che Vivian affondò il viso nel cuscino e scoppiò in un pianto dirotto senza riuscire a fermarsi...perchè stava capitando proprio a lei?perchè proprio l’uomo che amava...alla fine si addormentò con il volto ancora rigato dalle lacrime e fissando la luna fuori dalle basse finestre...era un ora triste, assai triste...”la povera ragazza non poteva fare nulla per tornare indietro, mentre dormiva si girò dall’altro lato ed ancora una volta sussurrò il nome di Severus...ora dormiva indisturbata...


bene..spero vi sia piaciuto! :ciau:
Comments Pleae! :uhuh:
 
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