Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tale of a girl who loved Severus...

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SnapeTear89
view post Posted on 8/8/2008, 10:07 by: SnapeTear89




Ta Daaan!!!ecco qui!
Here comes the terzo capitolo!!! :lool:
Buona lettura!spero di non deludere nessuno!^^


CAPITOLO 3- Novità in arrivo

Vivian si trovava in Infermeria, sola nella penombra illuminata solamente dalla luna che filtrava attraverso le nuvole e proiettava ombre argentee sul copriletto.
Si era appena destata da un sogno che l’aveva turbata alquanto…aveva la fronte imperlata di sudore, si mise a sedere tentando di ricordare il più possibile di ciò che aveva sognato.
C’era Piton, stava percorrendo a grandi passi il suo ufficio…più la ragazza tentava di tenere a mente il sogno più i particolari scorrevano via come quando si cerca di trattenere dell’acqua tra le mani.
Si sforzò nuovamente di ricordare…lei era seduta in un angolo buio dell’ufficio, con la stessa camicia da notte bianca, stavolta però zuppa di sangue…fece un ulteriore sforzo di memoria, ma tutto ciò che riuscì a ricordare fu Piton che la prendeva per un braccio e la sollevava da terra, per poi cacciarla fuori dal suo ufficio in malo modo.
Era stato un sogno alquanto strano, e Vivian si convinse sempre di più che doveva aver fatto quel sogno per colpa delle ferite alle mani che in quel momento non erano altro che cicatrici rosse e palpitanti, si…doveva essere così, forse era proprio l’Infermeria a farle fare certi sogni.
Ciò che per lei rimaneva inspiegabile era perché mai nel sogno il professore la stesse cacciando in malo modo dal suo ufficio, cercò di non pensarci, diede un’occhiata all’orologio, erano solamente le due del mattino, si decise a svuotare la mente in modo da poter prendere sonno senza fare strani sogni…
Riuscì finalmente a prendere sonno…
La mattina seguente si svegliò alle sette in punto, guardò le sue mani, le cicatrici erano passate da un rosso acceso ad una tenue sfumatura sull’ocra, stavano per guarire, anche se per farle sparire del tutto ci sarebbero voluti almeno altri due giorni.
La ragazza non ricordava più nulla di ciò che aveva sognato, ricordava solamente di aver sognato Piton, si ritrovò ancora una volta a chiedersi il perché di quei strani sogni, ma fu costretta a scacciare quei pensieri perché Madama Pince stava arrivando puntualissima per cospargere le cicatrici delle mani con un unguento dall’odore pungente simile allo zolfo.
Vivian pensò che con il fetore emanato dalle sue mani mai più nessuno si sarebbe avvicinato a lei.
<tranquilla Morris!tra esattamente tre minuti non ci sarà più alcuna traccia di questo unguento sulle tue mani!> la rassicurò Madama Chips vedendo la sua espressione preoccupata.
<è stato fatto seguendo una nuova formula, ed è in parte il motivo per il quale ieri mattina non mi trovavo qui!Ma santo cielo non potevo immaginare che in questa scuola ci fossero alunni così maldestri!Dopo Paciock ovviamente!>continuò col suo tono svelto.
<beh...direi che hai passato il controllo, posso dimetterti stamattina stessa!se hai qualche problema o senti qualche fastidio vieni immediatamente qui!>concluse.
<allora se permette io andrei!La ringrazio Madama Chips!>disse allegra Vivian.
<bene allora prendi la tua roba e va!Spero di non vederti ritornare...almeno non troppo presto!>rispose Madama Chips per la prima volta un po’ rallegrata.
Vivian raccolse i suoi abiti ripuliti dal sangue grazie all’incantesimo autopulente che Piton aveva praticato la mattina precedente, li indossò e partì alla volta del dormitorio, erano le sette e venti, ciò stava a significare che Jessy stava dormendo ancora.
D’improvviso le venne in mente che da quando era arrivata ad Hogwarts non aveva fatto altro che restare chiusa in Infermeria, dunque non aveva nemmeno dormito la prima volta nel suo letto a baldacchino, perché stava capitando tutto a lei?
Ricordò inoltre che non aveva saputo nulla ne di eventi speciali a Hogwarts ne di quale sarebbe stato il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, si sentì molto a disagio per ciò e pensò di colmare le sue lacune appena le fosse stato possibile chiedere all’amica.
Entrò nella Sala Comune della sua casa, il fuoco nel camino era quasi spento, si mise a sedere qualche istante su una delle comode poltrone i pelle, osservò il sole che pian piano stava facendo capolino tra le nuvole umide che minacciavano un acquazzone.
Si decise dopo una decina di minuti a raggiungere il dormitorio femminile, dove le sue compagne di stanza tra qui Pansy Parckinson con quel suo grugno da carlino stavano ancora dormendo.
Diede un occhiata all’orologio, erano le otto, si avvicinò al letto di Jessy e la scosse lievemente per farla svegliare , l’amica aprì gli occhi assonnati e sembrò metterci un po’ prima di accorgersi che davanti a lei si trovava Vivian.
Jessy prese i suoi occhiali squadrati dal comodino e li indossò, finalmente riconobbe l’amica, senza occhiali Jessy era praticamente una talpa!
<vivian!Sono felice che ti abbiano dimessa!>la accolse felice Jessy.
<come vanno le mani?>chiese preoccupata.
<oh…beh…ora va tutto bene, vedi?sono guarite, ma le cicatrici spariranno tra due giorni.>Rispose tranquilla Vivian.
<meno male!sono stata sinceramente preoccupata per te…ma , sei sicura di stare bene?>chiese Jessy perplessa.
<certo che sto bene!tranquilla non è nulla…>rispose Vivian.
<allora posso star tranquilla?Non c’è nulla che tu mi devi raccontare?>insistette l’amica.
<no!Perchè qualcosa ti fa pensare che io nasconda segreti?>domandò Vivian con una vena di impazienza.
<no!!Ma certo che no, ma vedi in giro per la scuola si dice...>
<cosa si dice??Esigo saperlo…dimmelo!>esclamò Vivian iraconda.
<calmati Vivian!Nulla...abbassa la voce altrimenti si sveglia tutto il castello!>
<ok…va bene ..mi calmo, ma devi dirmi cosa succede…>disse Vivian costringendosi a restare calma.
<beh…i soliti sai, Malfoy e compagnia bella…dicono che tu sei svenuta perché Piton ti ha incantata come se fosse una Veela, e dicono che l’incidente è accaduto perché non puoi resistere all’irresistibile fascino del Professore…e per quel motivo hai sbagliato a fare la pozione…>esternò Jessy spaventata per la reazione che avrebbe avuto Vivian.
“Ecco!!è la fine !!e ora come faccio!queste voci saranno arrivate all’orecchio del professore, non mi perdonerà mai una cosa simile!sarò espulsa!!” pensò triste Vivian.
<su dai non abbatterti…lo sai che sono solo stupidaggini!Perchè non sei innamorata di Piton vero?Non è assolutamente possibile!!> chiese Jessy un po’ incuriosita.
Vivian non riuscì a controllarsi e arrossì ,le sue guance erano diventate del colore dei capelli dei Weasley, non seppe spiegarsi per quale motivo, “forse fa caldo…” pensò.
<certo che non mi piace!!Sei forse impazzita?non può piacermi un professore!è vecchio!>sibilò Vivian a denti stretti trattenendo la rabbia per il pasticcio in cui si trovava.
Fortunatamente nella camera era ancora buio, e Jessy non riuscì a decifrare il colorito di Vivian, chissà cosa avrebbe pensato nel vedere che era arrossita..
<ne ero certa!è ovvio che non ti piace…è così antipatico poi!>rispose Jessy.
Vivian sentì un moto di rabbia inspiegabile contorcersi nelle sue viscere, decise però di non dire nulla, temeva quello che avrebbe potuto dire in quello stato.
<si...hai proprio ragione…anti..antipatico!è proprio antipatico!>concluse.
Le due amiche si prepararono per andare in Sala Grande a fare colazione.
Lungo il tragitto Vivian si rese conto che ogni tanto qualcuno rideva fragorosamente alle sue spalle e simulava uno svenimento, sentiva una rabbia irrefrenabile montargli dentro, ma colse il saggio suggerimento di Jassy di far finta di non ascoltare.
Per un attimo provò la spiacevole sensazione che Piton avesse saputo tutte le stupidaggini che giravano sul suo conto…
Ne ebbe la conferma quando nell’uscire dai sotterranei per dirigersi alla Sala Grande vide che all’ingresso di questi era stata affissa una sua enorme foto , la cui pellicola era stata incantata in modo da far svenire la Vivian “fotografica”, affianco, nella foto era stato aggiunto un uomo disegnato ad arte, si capiva benissimo che quel disegno fosse Piton.
Vivian si sentì mancare il respiro…doveva assolutamente togliere quel cartellone!!anche se dubitava che qualcuno potesse non averlo visto ancora.
Cominciò a infierire furiosamente contro il cartello lanciando la prima cosa che le capitò a tiro, un calamaio con l’inchiostro che teneva in mano fino a tre secondi prima.
<vivian!calmati!dai non è il caso di prendersela !magari Piton non…> Jessy non finì la frase…
<…non?...cosa stava per dire signorina Owen?non l’ha visto?>disse una voce gelida ed inconfondibile alle spalle di Jessy.
Vivian era impietrita, pulì subito il disastro causato dall’inchiostro con un incantesimo e si voltò molto lentamente verso Piton.
<professore io non…>disse Vivian senza sapere come continuare la frase, intanto Jessy fu costretta ad andare via al seguito del professor Vitious che l’aveva chiamata per parlare con lei di un compito, dispiaciuta si allontanò e Vivian rimase sola di fronte a Piton.
D’istinto sempre per quella sgradevole sensazione che Piton riuscisse a leggerle nella mente si ritrovò di nuovo a fissarsi le scarpe.
<come poteva pensare che io non l’avrei visto?eh…Morris?…>continuò Piton.
Vivian si costrinse ad alzare lo sguardo, per quale motivo doveva temere di tenergli testa?
Lo guardò negli occhi e per un istante le sembrò di cogliere un’espressione quasi trionfante sul suo volto, doveva essere solo una sua impressione.
<beh…io non metto in dubbio che lei l’abbia visto Signore!.. ma sa, sono tutte stupidaggini!Lei sa bene che non è colpa sua se sono svenuta!...>rispose Vivian con tutto il coraggio che riuscì a raccogliere.
<mi sembra un argomentazione valida...Morris, ma lei non può negare che nell’istante in cui è svenuta il suo sguardo era rivolto al tavolo degli insegnanti…e per colpa di questo ora tutta la scuola da credito a simili…intollerabili sciocchezze!>disse Piton in una sorta di soffio gelido.
<no...ma stavo male…avevo la febbre alta!!IO…IO…IO NON GUARDAVO LEI SIGNORE!NON SONO INNAMORATA DI LEI!!PERCHE TUTTI DICONO COSi!HO URLATO IL SUO NOME MENTRE AVEVO LA FEBBRE E L’HO SOGNATA STANOTTE!MA NON SONO INNAMORATA DI LEI!!!>gridò disperata la ragazza, si rese conto che era finita, aveva perso la pazienza di fronte ad un professore, aveva detto cose che si ere ripromessa si non dire nemmeno sotto tortura, Piton l’avrebbe fatta espellere per il suo comportamento irrispettoso.
Piton sembrò accorgersi solo in quel momento che si trovavano in un luogo di passaggio che fortunatamente era deserto perché tutti si trovavano a colazione, fu così che senza pensarci due volte la prese per un braccio e la trascinò senza fiatare fino al suo ufficio nei sotterranei.
Chiusa la porta del suo ufficio si girò con aria furibonda verso la ragazza che era alquanto confusa.
<morris!!Pretendo un po’ di autocontrollo da parte sua!sta parlando con un insegnante!nessuno la sta accusando di nulla!>rispose Piton irritato.
<signore…Perché quando sono svenuta stava per urlare?> chiese senza pensarci Vivian.
<io…come…come osa Morris!!Io urlare??Io non perdo mai il controllo!a differenza di voi studenti!>Rispose Piton stavolta furibondo.
La ragazza si sentì mancare, aveva osato troppo…dove sarebbe finita?pensò che probabilmente sarebbe morta di vergogna quando tornando a casa perché era stata espulsa sarebbe stata ripudiata per essere l’unica in tutta la famiglia a farsi espellere da Hogwarts, pensò alla delusione dei suoi genitori.
Piton la stava ancora guardando più che furioso, per un attimo Vivian si ritrovò a temere che da un momento all’altro Piton l’avrebbe schiantata o qualcosa di simile.
Poi non riuscì a trattenersi, cadde in ginocchio sul pavimento, seppellì il volto tra le mani e scoppiò in lacrime, la sua carriera scolastica sarebbe finita, e per di più Piton era furioso con lei, e probabilmente credeva alle voci che giravano per Hogwarts, avrebbe voluto morire, stava piangendo di fronte ad un professore.
Contrariamente alle aspettative di Vivian, Piton non si arrabbiò ulteriormente.
<morris…ehm…non è il caso che tu pianga sul pavimento…>
Le tese la mano per aiutarla ad alzarsi, tremante Vivian l’afferrò e si alzò in piedi senza guardare in faccia Piton.
<io…io n…non so cosa m…mi sia p…reso…mi…mi scusi Signore, non vo…volevo avere una si...simile reazione…>Vivian aveva gli occhi gonfi e cercava di pulirsi le lacrime con la manica del mantello.
<è …comprensibile che…non si senta…ehm…al meglio...sono due giorni che non fa altro che uscire ed entrare dall’infermeria, non potrei prendermela ...con una persona fragile..>Vivian non credeva alle sue orecchie, Piton si stava comportando in modo gentile con uno studente?Doveva essersi capovolto il modo!
La ragazza non riusciva a frenare le lacrime, avvertì che Piton sembrava essere in difficoltà.
Con sua enorme sorpresa vide le braccia del professore avvicinarsi sempre più a lei, sentì queste tirarla a se, Piton la stava abbracciando!Pensò che quello fosse tutto un sogno, Piton non avrebbe mai abbracciato un’alunna!
Per di più il cuore di Vivian sembrava stesse per esplodere, continuò a non spiegarsi questa reazione, forse si trattava di imbarazzo per una situazione simile, se fosse entrato qualcuno?
D’istinto posò il capo sul petto di Piton che la strinse più forte con fare quasi paterno, era sempre più confusa.
Piton accarezzò i morbidi capelli di Vivian con le dita.
Dopo quella che sembrò un eternità il professore sembrò accorgersi di quello che stava facendo, si staccò bruscamente dalla ragazza tentando di guardare altrove, Vivian fece la stessa cosa, facendo finta di essere interessata a una fila di barattoli con occhi viscidi di diverse misure in salamoia, era arrossita nuovamente…
Piton sembrò un tantino più colorito del solito, ma riassunse presto la sua solita espressione distaccata.
Vivian aveva visto una cosa per lei ancora più inspiegabile, sul volto di Piton sembrava essere caduta una lacrima…
<è meglio che tu vada…Morris, perderai le lezioni!e poi non posso perdere una giornata per colpa tua!...>Disse gelido.
<beh…allora...vado..>rispose Vivian con tono un po’ deluso.
Uscì dall’ufficio di Piton ancora più confusa, quando uscì dai sotterranei si curò di staccare lo striscione che continuava a muoversi e lo buttò nel primo camino che trovò.
Erano le nove meno venti, avrebbe avuto solo il tempo per mettere qualcosa sotto i denti per poi scappare a lezione.
Entrò in Sala Grande dove ad aspettarla sola al tavolo c’era Jessy, con l’aria un tantino preoccupata.
<vivian va tutto bene?Volevo venirti incontro ma al mio ritorno non ti ho trovata!Mi dispiace!>disse Jessy preoccupata.
<sta tranquilla Jessy va…tutto bene..>indugiò la ragazza.
<ma che fine avevi fatto?Stavi parlando con Piton quando Vitious mi ha chiamata…>chiese Jessy.
<no nulla, non è successo nulla, il professore mi ha dato ripetizioni nel suo ufficio sulla pozione che ho sbagliato ieri, ha ritenuto giusto ripetere la lezione per chiarirmi un po’ le idee…>mentì Vivian.
<oh capisco…e...si è risolta quella faccenda?>chiese di nuovo Jessy.
Vivian era assorta, non riusciva ancora a capacitarsi di ciò che era avvenuto nemmeno mezz’ora prima, e soprattutto non riusciva ancora a capire come mai Piton si fosse comportato in quello strano modo.
<ah...si quella faccenda?Ho staccato il cartellone, Piton dice che non crede ad una sola parola, perché sarebbe ridicolo che una ragazza di quattordici anni si innamorasse di un professore!>mentì nuovamente Vivian.
<bene...allora posso stare tranquilla…Piton mi ha fatto spaventare arrivando alle mie spalle all’improvviso!Sembrava un enorme pipistrello!!>disse Jessy ridendo.
Per quanto Vivian avesse provato di nuovo quel moto di rabbia inspiegabile dentro se, si unì alla risata dell’amica.
<le lezioni!!Miseriaccia sono le nove!!>esclamò Vivian preoccupata.
<tranquilla!…avevamo Erbologia, ma la Sprite si è assentata e quindi abbiamo tutta la mattinata libera!l’ho saputo pochi minuti fa…>rispose Jessy allegra.
<oh!molto bene!Allora che ne diresti di passarla in Sala Comune ?>chiese Vivian speranzosa.
<va bene!così giochiamo a Scacchi oppure a Spara Schiocco, anche se mi batti sempre!>disse Jessy un tantino avvilita.
<vorrà dire che te la darò vinta!>rispose Vivian sorridendo.
<e così potrai raccontarmi tutte le novità che Silente ha spiegato a cena due sere fa!Sono anche curiosa di sapere chi sarà il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure!>continuò.
<è vero!!tu non hai saputo nulla!quasi quasi me ne dimenticavo!beh...andiamo nel dormitorio, così potremmo accomodarci e chiacchierare davanti a qualcosa di caldo mentre te lo racconto!>concluse Jessy.
Più tardi le due ragazze s’incamminarono nei sotterranei portando via una bottiglia che avevano riempito di tè bollente.
Mentre si accingevano a scendere Piton stava uscendo, le ragazze salutarono entrambe, ma sia Vivian che il professore non si guardarono in faccia.
Raggiunto il passaggio Jessy mormorò “Somma Gloria” e si aprì rivelando la Sala Comune di Serpeverde, era illuminata da lanterne verdi data la mancanza di finestre.
Introrno al fuoco scoppiettante del camino vi erano varie poltrone di pelle nera, alcune posizionate intorno a fragili tavolini in legno di mogano antico.
Le due amiche si sedettero al tavolino e si versarono del tè bollente per riscaldarsi, quando furono comode Vivian chiese:
<allora?dimmi tutte le novità Jessy!sono impaziente di sapere quale grande evento ci sarà!sai con tutta questa gente che vocifera emozionata!mi è venuto da pensare che sarà quantomeno qualcosa di grandioso!>.
<bene..Vivian..tieniti forte…quest’anno ad Hogwarts avrà luogo il “Torneo Tremaghi”!>disse Jessy tutta emozionata.
<torneo Tremaghi?cos’è?>chiese Vivian disorientata.
<non sai cos’è il Torneo Tremaghi?...è un importantissima competizione che non si svolge da secoli!>rispose Jessy esterrefatta.
<ah!!Scusami tanto allora!l’ultima volta dov’ero cent ’anni fa?oh...non ricordo!forse ero in vacanza?o forse non esistevo ancora!!>rispose Vivian sarcastica.
<ok ammetto che non posso pretendere che tu lo sappia, scusami!strano che i tuoi non te ne abbiano mai parlato però….> s’interrupe, ma vedendo la faccia di Vivian decise di continuare.
<va bene te lo racconto, si tratta di una competizione a livello internazionale, nella quale tre scuole di magia si sfidano per conquistare la “Coppa Tremaghi”…>
<wow!e quali sono le scuole?>chiese Vivian estremamente curiosa.
<le scuole in questione sono Hogwarts, Beauxbatons e Durmstrang.>rispose tranquilla.
<wow!e in cosa devono affrontarsi?>chiese ancora Vivian.
<beh..questo non lo so, le prove verranno scoperte di volta in volta dagli sfidanti tramite degli enigmi che dovranno risolvere.
L’unica cosa certa è che le prove saranno tre, e chi conquisterà il Trofeo Porterà onore e gloria alla propria scuola…>disse solennemente Jessy.
<ma...ci saranno delle selezioni no?come fanno a stabilire chi dovrà rappresentare ogni singola scuola?>chiese Vivian.
<è semplice, uno soltanto rappresenterà ogni scuola, e dovrà essere scelto tra tutti i candidati da un giudice imparziale…ovviamente c’è un limite di età che è stato stabilito quest’ anno per motivi di sicurezza…solo coloro che avranno già compiuto diciassette anni potranno partecipare…>spiegò Jessy.
<ah!capisco!Wow!!che bello!e quando comincerà questo Torneo?>chiese nuovamente Vivian.
<allora…Silente ha detto che ad ottobre arriveranno le delegazioni di Durmstrang e Beauxbatons con i rispettivi presidi…e ad Halloween avranno luogo le selezioni dei campioni che parteciperanno…ah dimenticavo, durante tutto il periodo in cui si terrà il torneo noi ospiteremo gli alunni delle delegazioni, e beh non ci sarà il Quidditch quest’anno…>rispose Jessy un po’ avvilita dall’ultima frase.
<beh..dai Jessy non avvilirti!lo so che ti piace tanto assistere alle partite, ma per un evento così bello ne vale la pena no?>le chiese amichevolmente.
<..infondo hai ragione…dai sarà un anno bellissimo!...beh...se trascuri come è cominciato ovviamente!>rispose Jessy rallegrata.
<severus! Sevvy oh il mio sevvy!!>disse Jessy prendendo in giro l’amica.
<smettila!...è già abbastanza che lo dicano in giro per la scuola!...e tu non ti vergogni?a te piace Vitious!!ti ho sentito nel sono che dicevi Filius!!oh Filius tesoruccio mio!>rispose Vivian.
Le ragazze risero di gusto almeno per dieci minuti per le battute che avevano appena fatto.
Ad un tratto a Vivian tornò in mente un’altra curiosità che voleva togliersi da giorni..
<jessy…ma chi è il nostro nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure?>chiese interessata.
<è vero!!me ne ero completamente dimenticata...tu non sai ancora di Malocchio!>
<malocchio?a qualcuno è stato fatto il malocchio?>chiese Vivian perplessa.
<no!!Malocchio sarebbe Moody!Alastor Moody!il nuovo professore!>
<moody…quel Moody?Il vecchio Malocchio?>chiese.
<certamente è proprio lui!Auror del ministero ormai in pensione...>
<wow!!non dicevano che fosse un tantino...paranoico?>
<si...così dicono…ma io non ci credo!>
<e di un po’ ..com’è fatto?io non l’ho mai visto..>chiese con una curiosità che dovette subito dopo pentirsi di avere avuto.
<beh...vediamo...non spaventarti!ha il viso ..tutto ricoperto di cicatrici, impressionante.
E zoppica perché ha una gamba di legno, è facile distinguere la sua camminata da miglia e miglia di distanza!...ma la cosa più sconcertante è che possiede un occhio diverso dall’altro, un occhio magico, con il quale può vedere attraverso pareti e…so che ti farà un po’ schifo, può girarlo all’interno della testa e vederci attraverso…>spiegò un po’ indecisa Jessy.
Trattenendo un moto di orrore al sol pensiero di quanto potesse essere inquietane quel professore disse.
<beh...se non altro sembra interessante, magari è un insegnante valido...sai, tra impostori, posseduti e lupi mannari, sembra quasi normale!!>concluse sorridendo.
Finirono la loro mattinata libera giocando a scacchi, per poi andare a pranzo nella Sala Grande.
Vivian notò che Piton non era presente, e si chiese come mai, fissava il suo posto vuoto quasi con aria malinconica, avrebbe voluto chiedergli spiegazioni, ma non ne aveva il coraggio ,temeva che sarebbe stata cacciata in malo modo.
Ma perché si stava preoccupando di una cosa simile?D’altronde a lei non importava di Piton, non era mica innamorato di lei!
Il resto della giornata trascorse in modo tranquillo, Vivian riuscì finalmente a seguire una giornata scolastica decente.
Dopo cena le ragazze tornarono al loro dormitorio, passarono molto tempo nella Sala Comune immaginando come sarebbe stata la prima lezione di Difesa Contro le Arti Oscure del mattino seguente.
Quando andarono a letto il fuoco era quasi spento, ed erano molto stanche…
Quando Vivian si infilò nel suo letto a baldacchino non potè fare a meno di sentirsi felice di quella giornata ricca di novità, novità che l’avevano confusa e novità che le avevano messo allegria…in pochi minuti si addormentò serena, lasciandosi alle spalle ogni piccola preoccupazione...



fine del terzo capitolo! :cheer:
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