Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

moon poisoned, godetevi questa storiella

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banchan
view post Posted on 12/6/2008, 13:51 by: banchan




ecco a voi il continuoooo :D

Un urlo straziante spezzò il silenzio che regnava sovrano nelle sale sotterranee, dolore, solo dolore, nient’altro, tutto come prima, era tutto esattamente come prima. non c’era niente di diverso dall’odio e dalla solitudine per lui ora che i ricordi si erano presentati più vividi che mai. Il braccio sinistro pulsava. Il dolore lacerante, la fronte imperlata di sottile e freddo sudore. Non c’erano speranze. Quando qualcuno bussò fievolmente alla porta quasi non se ne accorse, a bravi passi si fece avanti un uomo alto dalli folti capelli bianchi e dalla lunga barba altrettanto immacolata, una delle due persone che permettevano all’uomo in nero di ritornare ancora una volta alla vita che tanto detestava, una delle due? E quale sarebbe l’altra? Continuò a pensare insistentemente l’uomo sulla poltrona. Non fece in tempo a formulare il pensiero che un’altra immagine gli apparve nitida nella mente, una ragazza vestita di nero e blu notte dai capelli rossicci, gli occhi castani che lo fissavano con tenerezza e lo sguardo sicuro che si perdeva nei suoi occhi troppo cechi per capire, ancora... Una voce pacata fece tornare il professor Piton alla realtà “severus, come ti senti? Non hai mangiato molto a pranzo, eppure lo stufato era ottimo! Dovrò andare a congratularmi con gli elfi in cucina, hanno davvero superato loro stessi, che si stiano esercitando per la notte di Halloween?”. Il preside terminò la frase sorridendo, ma Piton non lo vide, lo guardava immobile e con voce piatta disse “non vivo più, non dormo da almeno 5 giorni, i sogni sono sempre gli stessi…li conosce, vero preside?”.
L’uomo alto dai capelli argentei gli si fece vicino e gli mise una mano sulla spalla, dolcemente gli rispose:
“Severus, possibile che in questi 14 anni non sia davvero cambiato nulla? Il tuo sguardo ancora così duro…”.
PERCHE’ LEI E’ MORTA, DANNAZIONE, dannazione…….da quattordici anni ormai, il suo calore, i suoi occhi, non potrà più mostrarmeli…ed è finito tutto così…quando ha esalato il suo ultimo respiro io non ero altro che un mangiamorte ai suoi occhi, tutta la sua felicità si rispecchiava in quelli di James, se solo l’avesse visto come lo vedevo io…”
“hai davvero la presunzione di pensare che conoscevi meglio James di quanto non lo conosceva sua moglie? Suvvia Severus e poi sai che lei ti voleva davvero bene, lo hai sempre saputo, gli ultimi anni di silenzio tra voi sicuramente non avevano cancellato la profondità della vostra amicizia eppure tu continui a distruggerti dentro, a punirti…”
“non ho potuto fare niente, ho implorato in ginocchio, ho messo in gioco la mia stessa vita, ma a quanto pare non valeva abbastanza…ho giurato che avrei protetto almeno suo figlio, ma non è abbastanza per placare il mio dolore, come sono debole…”
“sei convinto che la tua vita non sia abbastanza per essere ancora felice, per trovare la ragione di una vita in qualcosa di nuovo continuando a onorare i ricordi? Perché continui a vivere nel passato, Severus? I morti non ritornano in vita…per quanto crudele possa essere…stanno tornando tempi molto duri…cerca la felicità una volta per tutte…vivi, vivi anche per lei…vivi perché non ti rimane altro...”
detto questo prese la porta e uscì lasciando sola la nera figura che una volta rinchiusa nell’oscurità, vacillando ripercorse i momenti più drammatici della sua esistenza, cercando e ricercando motivi validi per stare ancora al mondo.

L’indomani mi preparai per uscire e scesi le scale diretta verso il sentiero che portava ai cancelli, quando arrivai George mi stava già aspettando con un sorriso a 32 denti stampato sulla faccia, prese la mia mano e facendo baciamano disse:”mia dama, è pronta a passare la giornata più divertente della sua vita?”. Sorridendo timida annuii.
Hogsmade era piena di studenti incappucciati, tirava un vento molto freddo essendo appena l’inizio di ottobre, la mia mano destra era legata a quella di George nella tasca della sua giacca, era decisamente piacevole, ci fermammo al locale più in voga fra gli studenti “i tre manici di scopa”, trovammo un tavolo solitario e prendemmo posto. Parlammo del più e del meno, risi a crepapelle e giocammo a trasformare i nostri capelli nelle tinte e nelle acconciature più improbabili, prima colorai i suoi di un verde acido rendendoli corti e dritti per poi passare a un bianco candido, lui invece si limitò a crearmi mille treccine colorate, infine resi i suoi di un nero corvino e scompigliatissimi, non feci in tempo a dire il controincantesimo che entrò nella locanda Piton, si guardò intorno e si andò a sedere in un tavolo solitario ordinando un cappuccino. Vedendomi disconcentrata George, sguardo serissimo, mi sfiorò le labbra con le dita mi prese la mano e mi trascinò fuori, i capelli ancora neri e scompigliati al vento, mi abbracciò forte e piano piano avvicinò il suo volto al mio non feci in tempo a capire cosa stesse succedendo che ritrovai le labbra del ragazzo sulle mie, riuscivo a vedere a tratti la frangetta nera, ero paralizzata, accadde tutto troppo velocemente, Piton uscì dal locale sbattendo la porta e all’improvviso ci vide, il suo volto appuntito assunse un’espressione prima scandalizzata poi enormemente triste, finalmente capii, sulla pelle, nel mio cuore, chi era Lily Evans per il mio professore di pozioni.



commentini pleasee e ditemi secondo voi cosa pensate che accada :woot:
 
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364 replies since 9/6/2008, 12:21   3723 views
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