Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

moon poisoned, godetevi questa storiella

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banchan
view post Posted on 11/6/2008, 19:18 by: banchan




dissanguatrici.... :B):

Piangendo come una fontana corsi fino alla torre del mio dormitorio mi buttai sul letto singhiozzando ancora completamente vestita e mi addormentai con le guance bagnate.
Per quasi tre settimane mi limitavo a fare solamente ciò che era necessario per sopravvivere: mangiavo quel che bastava, bevevo quello che bastava e soprattutto parlavo quello che bastava, che tradotto nel mio comportamento effettivo era “buongiorno, buonanotte, arrivederci”.
Cassandra e Amy erano preoccupatissime continuavano a chiedermi cos’è che non andava e mi circondavano di mille attenzioni. George mi stava praticamente sempre appiccicato, era nauseante ma non aveva lo forza di resistergli, quindi i contatti fisici con lui diventavano sempre più frequenti, ormai tutta la scuola era convinta che formavamo una coppia e io non mi curavo di smentirlo. A lezione ero completamente passiva, mi limitavo ad ascoltare quello che dicevano i professori, prendendo appunti o svolgendo gli esercizi in completo silenzio. Per quanto riguarda le lezioni di Piton, beh cercavo di sembrare più piccola che potevo e mi mettevo sempre agli ultimi banchi facendo consegnare i compiti svolti a Cassandra. Una sera George mentre eravamo a cena mi si mise seduto accanto, eravamo appena stati a una doppia lezione di pozioni e il mio sguardo era più vacuo che mai, dopo avermi dato un umido bacio sulla guancia disse tutto allegro “la settimana prossima c’è la gita a Hogsamde, ormai conto di andarci con te” mentre diceva queste parole il professor Piton sfilò proprio dietro di noi e si mise a discutere con il suo solito tono freddo e distaccato con un prefetto dell’ultimo anno, sicuramente aveva sentito quello che George aveva appena detto ma sembrava più impassibile che mai, anzi avrei giurato di aver visto un debole sorriso passargli sulle labbra. Ero decisamente adirata, durante la lezione aveva fatto l’appello e con noncuranza da manuale aveva erroneamente saltato il mio nome, correggendosi solo dopo che Lee Jordan gli aveva fatto notare che “si, effettivamente” il mio nome era sul registro. A voce alta e con prorompenza risposi a George “d’accordo ci vediamo davanti al castello appena prima che aprano i cancelli” e mi accoccolai docile fra le sue braccia avendo cura di risultare molto visibile agli occhi di Piton il quale dopo avermi osservato di sfuggita con una smorfia si congedò lasciandomi con l’amaro in bocca.
Passò un’altra settimana senza ulteriori cambiamenti quell’anno il campionato di quidditch era stato annullato a causa dell’imminente torneo tremaghi io facevo parte della squadra ufficiale giocavo da portiere, a quanto pare neanche lo sport poteva distrarmi, ero sempre più nervosa e sembrava, da quello che si sentiva nei corridoi, che non ero l’unica…a quanto pareva il professor Piton si stava divertendo a togliere punti alle case quasi come se piovesse, non che fosse una cosa nuova, ma aveva iniziato a toglierli anche a quelli di serpeverde, fatto assolutamente straordinario. Era venerdì e l’indomani avrei avuto il mio primo appuntamento ufficiale con George Weasley, lui era diventato euforico, l’avevo visto più volte pavoneggiarsi nei corridoi con i suoi amici dicendo cose come “finalmente ho catturato la preda tanto ambita” e quando mi vedeva non la finiva di ammiccare nella mia direzione, lo sorpresi anche che dava lezioni di galanteria al suo fratellino più piccolo, Ronald, che era tanto amico di Harry, Harry Potter…era da parecchio che non riflettevo sulla madre… Lily…da quando ero corsa via dall’ufficio di Piton mi sentivo come svuotata e sentivo che non mi interessava più, ma molto spesso mi ero soffermata a osservare i miei lineamenti allo specchio, ero così simile a lei…forse Piton era turbato dal fatto che semplicemente gli ricordavo una persona morta tempo fa? A questa domanda non sapevo ancora dare una risposta…

Appena dopo cena una figura nera s’incamminò verso i sotterranei, fece scattare la serratura della stanza con un semplice colpo di bacchetta, come soleva fare alla fine di ogni pasto, si sedette sulla poltrona dietro al lungo tavolo, pensieroso. L’uomo, dopo aver scansato un paio di lunghe ciocche nere dietro l’orecchio, si mise una mano sul viso mentre nella sua mente affioravano immagini nitide che ormai riteneva avvolte dalla nebbia dei ricordi. Una giovane donna con dei grandi occhi verdi i cui capelli rosso scuro ricadevano morbidamente sul mantello nero, sorrideva nella sua direzione, riusciva persino a cogliere il suono e il calore della sua tenera risata. Camminava sul prato, un enorme lago faceva da panorama, un castello alle spalle. L’unico sentimento che riusciva a scaldargli il cuore, l’unica, brillante luce in un mondo buio. Immagini, ancora ricordi, la stessa ragazza del sorriso teneva per mano quello che doveva essere il suo ragazzo, lo stesso panorama, camminavano lentamente ad un tratto guardandosi negli occhi si scambiarono un timido bacio, i capelli scuri e in disordine di lui coprono la vista del volto di lei, il cui viso nel frattempo era diventato di un forte color scarlatto, ancora risate, minuscoli ritagli del sorriso che si faceva sempre più lontano per lasciare spazio solamente a una giornata di pioggia, la piccola chiesa di un paese segnato dalla disgrazia, Godric’s Hollow 14 anni prima; sul pavimento del piccolo edificio sacro due grandi casse color dell’avorio, nella prima riposava tranquillo un uomo, i capelli neri sempre scompigliati che neanche il sonno eterno era riuscito a domare, l’espressione serena, non più spavalda e sorridente di vittoria come ricordava, l’uomo nella stanza buia sentiva mancargli il fiato anche nel tenue mondo dei ricordi, doveva, doveva alzare lo sguardo e affrontare la vista che lo attendeva a pochi centimetri dal corpo dell’uomo che aveva sempre detestato, lentamente la visuale passò alla seconda candida cassa, non c’erano più sorrisi a riscaldare la sua vita, l’ultimo era morto sul viso della donna che giaceva con volto pacato in quel mondo che lui, questa volta, non avrebbe potuto raggiungere.


capitolo intenso nè?? commenti please, mie care sanguisughe :P
 
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364 replies since 9/6/2008, 12:21   3723 views
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