| Aggiorno!
Natalie si trovava a Londra da poco più di un mese, dopo i MAGO presi a Beauxbatons stava frequentando uno stage al Ministero della Magia come completamento del suo percorso di studi. Presto avrebbe intrapreso la carriera diplomatica, aveva giurato ai suoi genitori che ci sarebbe riuscita, loro purtroppo non potevano più gioire con lei ma Natalie era comunque fiera di aver tenuto fede alla sua promessa. Una sera, rientrando a casa dopo una cena con dei colleghi, si era imbattuta in un gruppo di persone avvolte in mantelli neri con una maschera d’argento sul viso. Stentava a credere ai suoi occhi! Aveva sentito parlare dei Mangiamorte, servi fedeli di Lord Voldemort capaci delle più atroci nefandezze, ma il loro padrone era morto quindici anni prima e, per quanto ne sapeva lei, da allora nessuno di loro si era più fatto vedere. In Francia avrebbero sicuramente rischiato la prigione e credeva che fosse così anche in Inghilterra. Era rimasta nascosta nell’ombra, cercando perfino di non respirare e sperando con tutta se stessa che non si accorgessero di lei. Sembravano in attesa di qualcuno o qualcosa, tenevano d’occhio la strada guardando in tutte le direzioni, le bacchette pronte, strette nella mano destra. Ad un tratto Natalie riuscì a capire quello che stava succedendo: un altro gruppo di Mangiamorte uscì da un portone tirandosi dietro un uomo legato ed imbavagliato, chiunque fosse quell’uomo era appena stato rapito dai seguaci di Voldemort! Era ancora immobile, paralizzata dalla paura, quando accadde una cosa che mai avrebbe ritenuto possibile, ad uno degli uomini cadde la maschera. Riuscì a vederlo perfettamente in volto, era un uomo giovane, con lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri ed un’ espressione spaventosa. Quell’immagine l’avrebbe tormentata ogni notte, ne era sicura! L’uomo si chinò a raccogliere la maschera e mentre si rialzava scorse la ragazza che lo guardava terrorizzata. Puntò la bacchetta verso di lei e pronunciò: -Avada Kedavra- Ma l’istinto di sopravvivenza fu più forte della paura e Natalie si smaterializzò schivando la maledizione appena in tempo.
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Era ormai notte fonda e Lord Voldemort, in compagnia di alcuni tra i suoi servitori più fedeli, stava attendendo nel salone centrale del castello il ritorno dei suoi Mangiamorte. Aveva affidato la direzione della missione a Lucius Malfoy e non dubitava che l’avrebbe portata a termine in maniera soddisfacente, cominciava comunque ad essere impaziente. -Padrone credo che siano arrivati…- -Alla buon’ora! Codaliscia accertati che non ci siano intrusi. Bellatrix va con lui!- Il gruppo dei Mangiamorte entrò nel salone guidato da Malfoy che giunto al cospetto dell’Oscuro Signore si inchinò in segno di rispetto e sottomissione. -Dunque Lucius, hai fatto quello che ti ho chiesto?- -Si mio signore. Abbiamo rapito Gedeone Templeton e l’abbiamo portato qui.- Il gruppo dei Mangiamorte si allargò e sospinse davanti a Voldemort un uomo legato e imbavagliato. -Molto bene, molto bene! Il signor Templeton scoprirà presto in che cosa potrà esserci utile!- Poi guardando l’espressione stupita del prigioniero, sebbene ancora molto preoccupata, con un ghigno aggiunse: -Oh no… non verrà ucciso per il momento, ma questo non significa che impedirò ai miei ragazzi di divertirsi un po’! Codaliscia portalo nelle segrete!- Si rivolse poi agli altri Mangiamorte: -La riunione di stasera è conclusa. Andate!- Una volta usciti dal castello si diressero verso il cancello principale per potersi smaterializzare, Malfoy però rallentò il passo e fece cenno a Piton di fare altrettanto. -E’ sorto un problema Severus…- -Di che cosa stai parlando Lucius?- -Quando abbiamo rapito Templeton qualcuno ci ha visto! C’era una ragazza nascosta nel vicolo, quando me ne sono accorto le ho scagliato una maledizione ma è riuscita a smaterializzarsi… conosci il piano dell’Oscuro Signore, nessuno deve sapere che il vero Templeton è stato rapito! E c’è di più… mi ha visto in faccia!- -Com’è possibile?- -Mi è caduta la maschera. Quando mi sono chinato per raccoglierla ho visto la ragazza che mi fissava! -Che cosa pensi di fare?- -Trovarla e ucciderla, non ci sono alternative. E devo farlo prima che quell’impicciona riveli quello che ha visto mandando a monte l’intera operazione.-
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L’alba cominciava a rendere visibili i contorni del castello di Hogwarts mentre Piton, ancora avvolto in un lungo mantello nero, emergeva dalla foresta proibita dove si era appena materializzato. Di solito, quando tornava dalle riunioni con Voldemort, cercava di raggiungere velocemente il suo appartamento nel sotterraneo per poi conferire con il preside in orari più consoni. Quella mattina però non poteva rischiare di perdere tempo e raggiunse immediatamente il gargoyle che immetteva nell’ufficio del preside. -Che cosa succede Severus?- -Hanno rapito Gedeone Templeton il responsabile degli Auror al Ministero della Magia. Il Signore Oscuro vuole mantenerlo in vita in modo che un Mangiamorte, servendosi della pozione polisucco, possa impersonarlo mantenendo il suo posto al Ministero; vuole avere il controllo sugli Auror.- -Chi impersonerà Templeton?- -Deaver- -Astuto, ma non originale! L’aveva già fatto fare a Barty Crouch l’anno scorso quando gli ha fatto impersonare Alastor Moody proprio qui ad Hogwarts! Immagino che l’impostore occuperà il suo posto fin da oggi. Bene, dovremo trovare una soluzione…- Il preside si voltò con aria assorta come se la flebile luce che cominciava a filtrare dalle finestre potesse aiutarlo a risolvere questo nuovo problema. -Albus c’è dell’altro…- Piton raccontò al preside della ragazza presente nel vicolo e delle intenzioni di Malfoy. -Devi trovarla prima tu Severus!- -E come posso fare? Non so neanche chi è la ragazza, che faccia ha!- -Devi pensare ad un modo per identificarla e trovarla Severus. Sempre se vuoi evitare la morte di un’altra persona innocente!-
che ne pensate?
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