Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

Tears an Rain, la mia prima FF...NON LINCIATEMI VE NE PREGO!

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Kowalski_Snape_Lupin
view post Posted on 26/4/2008, 01:26 by: Kowalski_Snape_Lupin




Voi siete troppo buone ...temo che andando avanti diventerà una cavolata ma cmq... ecco che aggiorno image ...

Ps.consigliabile ascoltare questo durante la lettura: <

5 Capitolo



-Annie! Ti prego, non correre! -
- Annie ti prego! -
- Avanti! Muovetevi pelandroni!-

Gridava la ragazza dai lunghi capelli marroni tendenti al biondo che correva verso il Lago Nero.
- Sev! Fermala ti prego -
Gridò Lily che si era fermata a prendere fiato mentre un giovane Piton continuava a seguire l' amica.
-Annie! Fermati! Ti supplico! Siamo mezzi morti! -
Annie rallentò.SBRIGATEVI! Stà per nascere!
Gridò lei agitata e felice. I due amici la raggiunsero e finalmente arrivarono sulle rive del lago dove una sirena stava partorendo. Aveva bisogno di un cesario.
-E meglio che l' aiuti da sola. Voi restate qui -
Severus e Lily si misero dietro un macigno ed osservarono in silenzio. Si legò i capelli dove spiccavano due eleganti orecchie a punta. Si avvicinò alla sirena parlandogli in una lingua sconosciuta.
Dopo tre interminabili ore di travaglio uscì la coda, poi il torace ed il fine la testa. Tensione. Silenzio. Si gira. Sorride e grida

- E' FEMMINA!-
Sollevò le braccia mostrando la creatura. Lily e Sev gridarono di gioia...

Annie... Lily... per sempre...


Quando riaprì gli occhi aveva tutti i muscoli indolenziti.
Come spesso capitava, si era addormentato seduto sulla scrivania. Si passò una mano sulla faccia, massaggiandosi gli occhi le tempie.
L' album era ancora aperto sulla foto di lui, Lily e la ragazza dagli occhi di ghiaccio che lo torturava dispettosa.
Andò alla toilette a lavarsi. Si sciaquò la faccia e poi si guardò in volto. Quanto tempo era passato, com' era invecchiato. Ormai era un uomo che viveva per redimersi dagli errori del passato. Si guardò il marchio nero. Un senso di ribrezzo per se stesso gli pervase il corpo.
Si vestì velocemente e, uscito dal suo ufficio, si diresse in Sala Grande per la colazione.

Nel frattempo nella sala...
- ... e ti ricord quella volta che hai fatto esplodere quella tazza a Trasfigurazione? Aveva il viso nero, gli occhialetti storti e la crocchia sfatta! -
Poi Dean si alzò sul tavolo ed iniziò ad imitare la docente.
- "Signor Finigam! Se vuole fare il "bombarolo" lo faccia FuUoRi DaAlLa MiA ClAaAaAsSeEeE!!" -
risero tutti
- Ma non l' ho fatto a posta! -
si difese Seamus diventando rosso
- Vi ricordate invece in terza quando Nevil ha vestito il suo PitonMolliccio con gli abiti di sua nonna?!? -
Al ricordo una risata strappalacrime.
- No ?!?! Davvero! Ciumbia, quanto avrei voluto esserci! -
Disse Gin mentre pucciava i biscotti nel cappuccino.
- Dovevi vedere la faccia del professor Lupin! Stava morendo dalle risate (ma doveva trattenersi!) -
Un fulmine colpì in pieno Ginevra. Lupin? Aveva detto professor Lupin? Il SUO Remus James Lupin ?
Il viso congelò, gli cadde il biscotto di mano e gli occhi divennero color ghiaccio per una piccola frazione di secondi.
- ... e ti ric... Gin? Stai bene? Sembri sconvolta! -
chiese Ginny che si accorse subito della reazione dell' amica.
- No stò... stò bene, grazie -
sorrise dolcemente e ritornò il lieve rossore sulle sue gote. Ginny la fissò. Sapeva che c'era qualcosa che non andava.
- Hermione mi fai copiare i compiti di Storia Della Magia? -
- Harry ma non potevi farli ieri nell' ora buca? -
-Avevo le selezioni per formare la nuova squadra di Quiddithc! -

Gli si avvicinò a mani congiunte facendo un buffo sorriso a denti stretti. Hermione sbuffò.
- UFF! VA BENE! -
Ieli passò.
-Quando fai così sembri Ron DIAMINE! -
A sentirsi nominare sollevò la testa. Aveva la bocca piena.
- Mfpf?!? -

16.00. Nevicava. La prima neve dell' anno.
Severus guardava fuori dalla finestra della sua aula. Per quel giorno aveva finito tutte le lezioni e non aveva, per fortuna, compiti da correggere.
Notò una figura vestita completamente di nero e con lunghi capelli color dell' oro che correva giù per la stradina che portava al Lago Nero. Alzò un sopracciglio.
* Chissà dove và... *
pensò fra sè e sè
- Ma che me ne importa! E' solo una stupida alunna! -
disse voltando di scatto il viso.
Passarono 20 minuti.
Annoiato uscì dall' aula ed iniziò a passeggiare per i corridoi nella speranza di scovare dei Grifondoro che violassero le regole.
Senza nemmeno rendersene conto si ritrovò nell'atrio, davanti alla porta che portava all' esterno. C' era qualcosa che lo attirava all' esterno.
Aprì il portone ed uscì. Notò un gruppo di ragazzine di prima correre verso il Lago Nero. Alzò nuovamente un sopracciglio. Si appoggiò al ponte. Un altro gruppetto. Questa volta di terza. Anche loro verso il lago. E poi un altro . Ed un altro ancora. Ma che diamine stava succedendo?
A passi lunghi e ben distesi raggiunse anche lui il lago.
Dove anni prima Annie aveva fatto partorire la sirena ora Ginevra era seduta su di un macigno, con una chitarra babbana in mano e circondata da tanti ragazzi e ragazze che ridevano e cantavano. Il professore sgranò gli occhi. Spesso aveva visto da giovane scene molto simili... quasi identiche...
- Gin canti quella canzone che ti viene così bene? -
- Ma l' ho gia fatta tre volte-
- TI PREGO! -

gridarono in coro. Rise
- E va bene... ma per l' ultima volta! -
Ci furono commenti positivi e quando incomiciò a suonare calò il silenzio più assoluto. La sua voce echeggiava nell' aria stregando la mente con le sue dolci e malinconiche note. Il professore rimase a bocca aperta. Si sentiva leggero come da anni non si sentiva più...

"...Correre lontano, via lontano; trovare conforto nel dolore,
tutto il piacere è lo stesso; mi sottrae appena preoccupazione,
nasconde la mia vera forma, come Dorian Gray.
Ho ascoltato ciò che dicevano, ma non sono qui per preoccuparmi.
E' appena più di una parola: sono solo Lacrime e Pioggia..."



Finì di cantare ed un' applauso fragoroso la investì.
- Ma come fai a cantare così? Sei bravissima! -
gridò una piccola Tassorosso dai capelli bruni stretti in due codini.
- Esercizio.-
disse semplicemente. Un piccolissimo Serpeverde (venuto li da solo e dinascosto dagli altri compagni della sua casa) porse un fiorellino alla ragazza diventando tutto rosso e dicendo
- sei... bravissima -
- Oh grazie Neal ma al mondo c'è di meglio -

Gli diede un bacio sulla guancia. Il bambino quasi svenne. A quell' immagine Piton viaggio coi ricordi. Ma tornò subito in sè. Uscì dal suo nascondiglio.
- Ma bene! Signorina Lolli, vedo che si è fatta un piccolo " Fan Club". Vuole forse fare a gara con Potter per caso? Se continuerà di questo passo avrà anche il " maggiornomo" -
Disse fulminando con lo sguardo il piccolo Neal che chinò il capo morendo di vergogna.
- Buon pomeriggio " a lei " professore -
sorrise
- Quello che lei definisce "il mio FanClub" son semplicemente ragazzi che hanno voglia di ridere e cantare per rilassarsi un po'. Forse " l' illustre professore " si è offeso perchè non l' ho invitato? -
Si alzò mettendo la chitarra nella sua borsa di Jeans con l' immagine di "Jack Skeletron"
- Si sieda allora e favorisca-
Sorrise.
Il docente si irrigidì. La rabbia saliva in lui. Sembrava una bomba prossima all' esplosione.
- Filate via tutti, se non volete 100 punti in meno... SUBITO! -
Si alzarono tutti scocciati ed umiliati e si incamminarono verso il castello.
- Lei-NO! -
disse inpedendo alla ragazza di passare. Lo guardò perplessa.
Rimasti soli lei ritornò a sedersi sul magigno muntre lui rimase in piedi ad osservarla. Sorrise.
- Vuole dirmi qualcosa? -
Lui rimase in silenzio e sovrappose l' immagine dell' amica con quella della ragazza che stava davanti a lui. Identiche. Precise. Clonate. Un'idea gli balenò in testa...
- Chi è sua madre? -
chiese freddo
- Come scusi? -
chiese sorpresa
- Siete sorda, oltre che sfacciata? Chi-è-vostra-madre! -
Sorrise
- si chiama Lucia Di Pace ed è una babbana-
disse in tono fiero. Il professore alzò un sopracciglio. Gli lesse la mante. Vide una donnamolto simile alla ragazza, con capelli corti color dell' oro. Non era Annie.
- Mmm... e tuo padre? -
A quella domanda abbassò il capo.
-Mio padre si chiama Giorgio Lolli.Metamorfocus mago -
disse sollevando il capo e sorridendo lievemente.
Controllò che fosse vero. Vide un uomo alto, robusto con lunghi capelli corvini, il viso truce, le labbra lievemente carnose e gli occhi lucidi di chi ha sofferto per tutta la vita... gli stessi della figlia...
- Ma perchè mi chiede tutto ciò professore? -
chiese amichevolmente.
- Non sono affari suoi -
rispose scostamte.
Un soffio di vento mosse elegantemente la folta chioma di lei e scostò lievemente i neri capelli di lui.
- Metamorfocus mago... mmm... interessante... suppongo che lo sia anche lei -
ghignò maligno
Esatto, ma, al contrario di mio padre, non amo cambiare il mio aspetto -
disse facendosi un codino morbido. Giusto per contenere i capelli un poco ( sempre coprendo le orecchie che non mostrava mai)
- e poi molta gente è "suscettibile" a chi è " diverso"-
disse dolcemente nacondendo un lieve acceno malinconico.
La capiva perfettamente ma, come suo solito rimase freddo.
- Ma "quanta umiltà" signorina Lolli. Le dovrebbero fare "un monumento" -
la sbeffeggiò
- Oh grazie-
Si voltò
- Fili dentro ora, prima che gli tolga dei punti-
Disse allontanandosi velocemente senza nemmeno voltarsi una volta.
Gin si girò verso il lago a fissarlo. Estrasse dalla borsa la bacchetta e fece comparire tre fiori che mise in acqua: Un fiore di vaniglia, un crisantemo ed una rosa nera.
Sorrise. Li vide allontanarsi e poi se ne andò...







Siate clementi!! ( non siate Mastella! :uhuh: :uhuh: ) image image image image image

Edited by Kowalski_Naminè_Snape - 1/9/2009, 21:10
 
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