Severus Piton & Alan Rickman Fan Forum

In difesa del diritto delle donne di abortire

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Ida59
view post Posted on 19/3/2008, 13:13 by: Ida59
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I ♥ Severus


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Di norma non frequnto mai la sezione Off Topic di un forum, (nemmeno del mio! ;) ) ma questa volta ritengo che l'argomento sia troppo importante per noi donne per lasciare che altri decidano per noi.

Mi sto riferendo ai tentativi in atto per modificare la legge 194 sull'Aborto tohgliendo alle donne il loro diritto di autodeterminazione.


Personalmente ritengo che l'attacco che viene portato alla legge sull'aborto sia inqualificabile ed inaccettabile.

Ritengo vergognoso che uomini, soprattutto, ma anche donne, accusino chi abortisce di essere un assassina, senza neppure sapere che cosa una donna può provare (ma anche suo marito, che la ama) quando è costretta a compiere una scelta terribile come quella di abortire.

Nessuno, salvo la donna che l'ha provato sulla sua pelle, e chi le è stato accanto, sa con quale dolore si arriva a compiere una scelta così tremenda.
Solo quella donna sa quale sofferenza si prova a sentire progressivamente il proprio figlio smettere di muoversi nel pancione, movimenti sempre più lenti e deboli, mentre il cuoricino, che prima sembrava il galoppo di un puledrino felice, si fa flebile, sempre più debole e lento, fino a spegnersi del tutto.

Solo una donna conosce la disperazione di quegli attimi, quando non ha il coraggio di guardare e le mani bruciano di colpa, una colpa che non potrà mai dimenticare.

L'aborto è una scelta terribile, ma sta solo alla donna decidere, e al suo uomo di sostenerla.

Non escludo che ci sia anche chi abortisce a cuor leggero, per totale ignoranza o per la troppo giovane età, ma per ogni donna così ce ne sono migliaia che soffrono terribilmente, che sono costrette a rinunciare al loro sogno, al loro bambino, per motivi diversi, dalla malattia propria o del feto, alla mancanza di un padre o dei soldi, o per il fatto che sono loro stesse ancora troppo bambine.

Le donne non vanno colpevolizzate, non sono assassine, hanno solo bisogno di assistenza, sanitaria e psicologica. La tecnica medica è ora in grado di scoprire molto presto malformazioni/malattie del feto: la villocentesi dovrebbe essere proposta a tutte di rountine, quando, solo alla 12a settimana, abortire non è ancora una tortura per il corpo della donna (anche se continuerà ad esserlo per la sua psiche) come lo è invece alla 22 settimana, quando il feto già scalcia nel pancione, termine troppo avanzato cui si arriva se è solo con l'amniocentesi o l'eco morfologica che vengono rilevati i problemi.



Non voglio aprire qui sul forum una discussione sul tema dell’aborto, non sarebbe il luogo giusto, ma vi invito tutte a leggere la lettera che segue e a firmare l’appello.
Non è questione di schieramento politico, in questo caso, ma solo di spronare chi già difende questo diritto delle donne a farlo con maggiore determinazione ed efficacia.

_________________________________________________


MICROMEGA PROMUOVE QUESTO APPELLO: FIRMATE e FATE CIRCOLARE!


Per sottoscrivere la lettera-appello: CLICCA QUI




Caro Veltroni, caro Bertinotti, cari dirigenti del centro-sinistra tutti, ora basta!
L'offensiva clericale contro le donne - spesso vera e propria crociata
bigotta - ha raggiunto livelli intollerabili. Ma egualmente intollerabile
appare la mancanza di reazione dello schieramento politico di
centro-sinistra, che troppo spesso è addirittura condiscendenza.
Con l'oscena proposta di moratoria dell'aborto, che tratta le donne da
assassine e boia, e la recente ingiunzione a rianimare i feti ultraprematuri
anche contro la volontà della madre (malgrado la quasi certezza di
menomazioni gravissime), i corpi delle donne sono tornati ad essere "cose",
terreno di scontro per il fanatismo religioso, oggetti sui quali esercitare
potere.
Lo scorso 24 novembre centomila donne - completamente autorganizzate -
hanno riempito le strade di Roma per denunciare la violenza sulle donne di
una cultura patriarcale dura a morire. Queste aggressioni clericali e
bigotte sono le ultime e più subdole forme della stessa violenza, mascherate
dietro l'arroganza ipocrita di "difendere la vita". Perciò non basta più,
cari dirigenti del centro-sinistra, limitarsi a dire che la legge 194 non si
tocca: essa è già nei fatti messa in discussione. Pretendiamo da voi una
presa di posizione chiara e inequivocabile, che condanni senza mezzi termini
tutti i tentativi - da qualunque pulpito provengano - di mettere a rischio
l'autodeterminazione delle donne, faticosamente conquistata: il nostro
diritto a dire la prima e l'ultima parola sul nostro corpo e sulle nostre
gravidanze.
Esigiamo perciò che i vostri programmi (per essere anche nostri) siano
espliciti: se di una revisione ha bisogno la 194 è quella di eliminare
l'obiezione di coscienza, che sempre più spesso impedisce nei fatti di
esercitare il nostro diritto; va resa immediatamente disponibile in tutta
Italia la pillola abortiva (RU 486), perché a un dramma non debba
aggiungersi una ormai evitabile sofferenza; va reso semplice e veloce
l'accesso alla pillola del giorno dopo, insieme a serie campagne di
contraccezione fin dalle scuole medie; va introdotto l'insegnamento
dell'educazione sessuale fin dalle elementari; vanno realizzati programmi
culturali e sociali di sostegno alle donne immigrate, e rafforzate le norme
e i servizi a tutela della maternità (nel quadro di una politica capace di
sradicare la piaga della precarietà del lavoro).
Questi sono per noi valori non negoziabili, sui quali non siamo più
disposte a compromessi.




PRIME FIRMATARIE:
Simona Argentieri
Natalia Aspesi
Adriana Cavarero
Isabella Ferrari
Sabina Guzzanti
Margherita Hack
Fiorella Mannoia
Dacia Maraini
Alda Merini
Valeria Parrella
Lidia Ravera
Elisabetta Visalberghi


Per sottoscrivere la lettera-appello: www.firmiamo.it/liberadonna
 
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