Purtroppo l'articolo non è più accessibile, ma posso immaginarlo dai post precedenti.
Severus purtroppo è partito svantaggiato dalla vita, crescendo in una famiglia con un padre violento e una madre succube. Non ha di sicuro ricevuto grande affetto, e infatti nel suo primo incontro con James la Rowling sottolinea proprio questa differenza: ".
.. (James) smilzo, con i capelli neri come Piton. ma con quell'aria indefinibile di chi è stato molto curato, perfino adorato, di cui Piton era così vistosamente privo".
Ecco, con questa frase ha detto tutto.
Non a caso James è molto sicuro di sé. Qualcuno potrebbe dire:e Sirius? Anche lui non è cresciuto molto amato dai genitori, né amandoli a sua volta. Ecco, io credo che sia anche importante l'indole dei personaggi in questione... Sirius era un "combattente", reagiva e trasformava in odio il suo essere rifiutato.
Severus invece voleva solo essere amato e si riduce a spiare una bambina al parco. Non era debole, ma aveva solo bisogno di affetto (e comunque rispetto a Sirius viveva in un ambiente molto degratato e povero, il che ritengo che abbia il suo peso. Anche Harry in fondo cresce non amato, solo, dormendo in uno sgabuzzino e costretto a indossare vestiti orrendi, tuttavia le condizioni economiche dei Dursley erano migliori di quelle dei Piton).
Mi è molto piaciuto quanto detto da Lilyscent:
CITAZIONE
emotivamente era rimasto fermo all'adolescenza (come anche Sirus). Non si comporta come un adulto, attua vendette davvero infantili (far cadere dal tavolo la pozione di Harry per dargli un brutto voto..roba da bambini delle elementari..), quindi è come un ragazzino tormentato e umiliato a cui improvvisamente viene dato un grande potere e lo sfrutta per vendicarsi.
E' vero, molti "cattivi", sia nella letteratura che nella storia, hanno avuto una mancanza di serenità nell'infanzia e nell'adolescenza, che è il momento in cui si costruiscono le basi del proprio essere adulti.
L'insicurezza in quegli anni tanto delicati può essere davvero deleteria.
Severus a Hogwarts è il bersaglio dei Malandrini e non ha che Lily come amica, perché i compagni di Serpeverde sono più dei sodali e non c'è un'amicizia sincera tra di loro. Li accomuna l'esaltazione per le arti oscure e quelle robe lì, non a caso diventano tutti Mangiamorte.
Lily invece è l'unica che va oltre l'aspetto fisico di Severus e le sue frequentazioni, anche se lo mette in guardia ed è molto appassionata quando intuisce il pericolo di gente come Avery e Mulciber. E' sempre stata pronta a difenderlo ("
Ti ho giustificato per anni, nessuno dei miei amici riesce a capire come mai ti rivolgo la parola!") fino a che Severus non si rovina da solo chiamandola
Mudblood.
Da lì si spezza per sempre qualcosa e Severus -che già era fragile- ne uscirà malissimo.
Se poi ci si aggiunge che Lily sposa la persona che lui odia di più al mondo, beh, è facile capire come si sia invischiato ancora di più nelle arti oscure. James non solo lo ha tormentato per anni, ma si piglia pure la felicità che lui desiderava per sé: nell'ottica di Piton, James gli ha rovinato il passato e ora gli ruba il futuro.
Ed è finita? No!!
E' Severus a condannare inconsapevolmente a morte Lily. Direi che ce n'è abbastanza per minare qualsiasi personalità.
Da lì in poi ci sarà un uomo adulto, capace di un eroismo estremo ma irrimediabilmente spezzato.
E ci sarà un'anima segnata dalla fragilità passata che si rifà su tutto ciò che gli capita a tiro, ovvero gli studenti.
In fondo, Alan Rickman in un'intervista ha ben colto un aspetto del suo carattere, descrivendo Piton come una persona ossessionata dall'ottenere il rispetto da parte degli altri.
Pensate alla fine del 3° libro quando pensa di star per ricevere l'Ordine di Merlino, o nel 5° quando si arrabbia moltissimo con Harry che non lo chiama né "signore" né "professore", o nel 6° quando Harry fa la battuta proprio a proposito dell'appellattivo "signore".
Così come chiedeva amore e affetto da piccolo, da adulto chiede rispetto.