| Io la vedo così (in paradiso):
L'aldilà di Severus é una casetta bianca, accanto al giardino dove vide Lily Evans la prima volta. In quei posti era stato veramente felice, con la sua migliore amica aveva passato momenti indimenticabili. Quello era l'unico luogo dove avrebbe voluto passare l'eternità.
Resta a casa la maggior parte dle tempo, ha recuperato qualche libro, alcuni fogli di pergamena dove scrive poesie e pensieri della sua vita terrena.
Spesso ha visite. A volte é Lily, altre Remus, James e Sirius non hanno mai smesso di provare un sottile rancore nei suoi confronti ma non possono odiarlo perché ha salvato le chiappe di HArry troppe volte. Vengono a trovarlo una volta a settimana insieme a Remus, passano le serate attorno ad un tavolo giocando a poker. All'inizio sembrava strano, ora ci ha fatto l'abitudine. Deve passare con loro molto, molto, molto tempo. Continua a ripetersi che é meglio farlo nel migliore dei modi.
Quel pomeriggio é seduto sulla veranda, un libro di racconti in mano, sonnecchiava mentre i raggi del sole scaldavano l'aria attorno a lui. Repira calma e quiete, una sensazione che non provava più da molto tempo.
Forse da quando aveva rovinato l'amicizia con Lily.
Fu svegliato da dei rumori di passi. Albus Silente si avvicinò alla sua casa, salì i tre scalini che portavano in veranda e sorrise al suo più fedele compagno di guerra.
- E' nato! - esultò felice.
Severus sbuffò, aveva fatto la stessa scena quando era nato il primogenito di Potter. La vita sessuale del suo ex alunno non gli interessava.
- E' maschio! - conitnuò il vecchio mago con un sorriso ragginate.
Il mago, vestito di nero anche in paradiso, sbuffò di nuovo. Un altro Potter a disseminare guai, non poteva ilmitarsi ad uno solo?
- E, senti un po', é stato chiamato Albus Severus Potter!
James potter lasciò perdere all'improvviso qualsiasi cosa stesse facendo.
- Lily... cos'é questo rumore agghiaccinate?
La giovane Lily Potter allungò l'orecchio e sorrise.
- Albus deve aver detto il nome di nostro nipote a Sev. A quanto pare ha trovato la cosa molto divertente.
(se fosse vivo)
Harry Potter mostrò il secondogenito, nato solo da un paio di giorni, al professore di pozioni:
- Hai visto Sev? Ha gli occhi di mia madre.
- L'ho notato. - rispose senza tradire nessun tipo di emozione e lasciando perdere la solita ramanzina che faceva al ragazzo quando lo chiamava Sev. Anche dopo la guerra, Severus Piton era rimasto lo stesso uomo di granito, ma non prendeva più in giro Harry, tranne quando lo chiamava con quello stupido nomignolo. Tra di loro era nata una sorta di tolleranza silenziosa.
- Abbiamo deciso di chiamarlo Albus...- iniziò il moro osservando divertito il sopracciglio destro dell'ex professore inarcarsi verso l'alto - e come secondo nome Severus.
Piton si voltò verso il mago ormai divenuto uomo.
- Stai scherzando vero Potter? Hai idea della crisi psicologica che avrà questo bambino quando si renderà conto del nome che gli avete affidiato?
- Io credo che gli piacerà.
In quel momento un'infermiera entrò nella nursery chiedendo a Harry di andare da sua moglie che lo chiamava da qualche minuto.
- Arrivo subito.Tieni Severus, prendilo tu.
- Potter! Io non so niente di bambini! - protestò Piton mentre il ragazzo usciva dalla nursery dopo avergli messo tra le braccia quel fagottino rosa che lo fissava curioso.
- Cos'hai da guaradre tu? - domandò in malo modo osservando la creatura.
I bambino non sorridono quando sono appena nati, ma Albus Severus sorrise a quello che un tempo fu uno dei nemici del padre. Sorrise mostrando le gengive sdentate.
A quella visione Severus Piton non riuscì a resistere, sorrise e iniziò a cullare il piccolo.
- Ciao... io sono lo zio Severus.
Edited by ellyson - 23/11/2007, 10:27
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