Se Severus fosse sopravvissuto...

(se fosse vivo)
Harry Potter mostrò il secondogenito, nato solo da un paio di giorni, al professore di pozioni:
- Hai visto Sev? Ha gli occhi di mia madre.
- L'ho notato. - rispose senza tradire nessun tipo di emozione e lasciando perdere la solita ramanzina che faceva al ragazzo quando lo chiamava Sev. Anche dopo la guerra, Severus Piton era rimasto lo stesso uomo di granito, ma non prendeva più in giro Harry, tranne quando lo chiamava con quello stupido nomignolo. Tra di loro era nata una sorta di tolleranza silenziosa.
- Abbiamo deciso di chiamarlo Albus...- iniziò il moro osservando divertito il sopracciglio destro dell'ex professore inarcarsi verso l'alto - e come secondo nome Severus.
Piton si voltò verso il mago ormai divenuto uomo.
- Stai scherzando vero Potter? Hai idea della crisi psicologica che avrà questo bambino quando si renderà conto del nome che gli avete affidiato?
- Io credo che gli piacerà.
In quel momento un'infermiera entrò nella nursery chiedendo a Harry di andare da sua moglie che lo chiamava da qualche minuto.
- Arrivo subito.Tieni Severus, prendilo tu.
- Potter! Io non so niente di bambini! - protestò Piton mentre il ragazzo usciva dalla nursery dopo avergli messo tra le braccia quel fagottino rosa che lo fissava curioso.
- Cos'hai da guaradre tu? - domandò in malo modo osservando la creatura.
I bambino non sorridono quando sono appena nati, ma Albus Severus sorrise a quello che un tempo fu uno dei nemici del padre. Sorrise mostrando le gengive sdentate.
A quella visione Severus Piton non riuscì a resistere, sorrise e iniziò a cullare il piccolo.
- Ciao... io sono lo zio Severus.